Il 21 novembre si celebra la Giornata Mondiale della Televisione, un’occasione per riflettere sul ruolo che questo media ha avuto e continua ad avere nella nostra società. La televisione, infatti, sin dalla sua nascita, ha influenzato in modo incommensurabile ogni sfaccettatura della società, dalla cultura fino all’economia, assumendo un ruolo fondamentale nel processo di globalizzazione degli ultimi decenni.
Documenti sonori, testimonianze dirette, film, programmi radiofonici… Tante narrazioni parallele che insieme, a gran voce, parlano di un solo avvenimento: l’alluvione che nel novembre 1966 sommerse Firenze e le zone limitrofe al capoluogo toscano. Nell’articolo esploreremo il patrimonio mediale derivato dalla tragedia e tratteremo i fatti ante litteram che hanno dato luce a una così vasta bibliografia di suoni e di immagini.
“Ken, il guerriero” festeggia 40 anni dalla sua prima apparizione in Giappone nel 1984. Tre anni dopo, sbarcava anche in Italia e iniziava con lui una rivoluzione senza precedenti del panorama televisivo nostrano. In occasione dell’anniversario, il 14, 15 e 16 ottobre, le voci del film “omaggio” del 1986 sono arrivate in 200 sale italiane con nuovo tono e maggiore carica: dopo decenni, una vecchia avventura di Kenshiro è tornata a parlarci.
Quando qualcuno di competente annuncia scenari apocalittici, di solito questi si avverano. Puntualmente però, come nel mito della profetessa Cassandra, il “veggente” non viene preso sul serio. Piuttosto, viene additato come il maggiore dei mali, in difesa del pensiero unico. Perché la pace non appassiona il dibattito? Esperti derisi e…
Il nepotismo e la riproduzione sociale sono la prova che la meritocrazia sia morta? Ecco quali sono i meccanismi che si attivano e cosa ne pensa l’opinione pubblica.
In questi giorni si sta discutendo molto sul debutto di Alessandro Cattelan su Rai 1 con il programma Da Grande e di come, in termini d’ascolto, non abbia pienamente convinto il pubblico italiano.