Perchè si sogna? La risposta è tra teoria e realtà

Quando si parla di sogni, il discorso sfocia quasi sempre nell’assurdo. Insomma, come possono delle visioni mentali dirci qualcosa su noi stessi? E se sono così personali, come mai si parla spesso di sogni comuni a molti? (come la caduta infinita per intenderci). Ancora: come mai sogniamo? A cosa serve? Tutti sognano? E perché non ricordiamo quasi mai ciò che sogniamo? A cosa serve sognare qualcosa se poi il cervello la dimentica?

In questo articolo proveremo a dare finalmente una forma ed un contesto a questo “mondo onirico”; cercando come sempre di prendere in analisi le informazioni più certe possibili, allontanandoci dalle varie dicerie. Mettetevi comodi sul letto, sistemate il cuscino e partiamo!

“Sogno di una notte di mezza estate” di Carmelo Rifici al Piccolo Teatro: una prova di (meta)teatro

Dal 29 novembre a 22 dicembre al Piccolo Teatro di Milano, Carmelo Rifici porta in scena Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare. Rifici ha affidato il palcoscenico a una compagnia di giovani attori e attrici, tutti diplomati presso la Scuola di Teatro Luca Ronconi del Piccolo Teatro. La durata complessiva dello spettacolo è di circa 220 minuti, una scelta che permette a Rifici, reduce dal successo di “la pulce nell’orecchio”, di poter analizzare a fondo le intricate vicende dei personaggi e dei temi trattati.