Dopo dieci anni la sentenza della Corte d’Assise di Roma sul caso Cucchi. Il geometra, arrestato per detenzione e spaccio di droga il 15 ottobre del 2009 non è deceduto per cause naturali. Non si è lasciato morire. Non c’entrano la malnutrizione o l’epilessia ma le lesioni che quella notte gli procurarono in caserma due uomini dello Stato.