Radio IULM, PoliRadio e Radio Statale si sono unite giovedì 21 marzo per collaborare a una diretta condivisa di quattro ore, ospitati nello studio di Radio Statale.
La politica europea è fatta anche di elezioni nazionali: il futuro di Germania e Francia, e altre storie su Qui si fa l’Europa!
Un Confine, centinaia di Persone migranti e la loro sofferenza: Qui si fa l’Europa, tra Polonia, Bielorussia e altre storie.
Il NGEU, l’addio di Merkel, la nuova BCE di Lagarde, il ritorno di Draghi. L’Unione Europea è a un bivio che va raccontato. Questo è Qui si fa l’Europa!
“Come stai?”
Questa domanda è diventata un formalismo, a volte non si aspetta nemmeno una risposta. Oggi, però, è impensabile dare per scontato che chi abbiamo di fronte stia bene. Per rispettare la storia e la singolarità del prossimo occorre mettersi in discussione e accettare il rischio di avere a che fare con la fragilità. Il rapporto di amicizia con Francesca (educatrice), Marta e Alessandra (studentesse) è stato il perno per riflettere sul come stare in relazione.
Durante il primo lockdown a Milano si sentivano solo le ambulanze, la città era deserta. “Un silenzio di mezzanotte in pieno giorno” si dice in Verso Tebe, spettacolo teatrale in cui incombe la peste. In altre regioni, invece, le persone hanno vissuto la pandemia come un fastidio.
Le riflessioni che ho scambiato con Elio De Capitani, direttore del teatro Elfo Puccini, e Margareth Londo, scenografa e blogger, provengono da persone che il silenzio assordante di quella Milano lo hanno sperimentato di persona.
Concime è una rubrica nata in ottica dinamica e può essere l’opportunità di lasciarsi interpellare dalla situazione che ci circonda. Vuol dire prendere in considerazione le opinioni dell’altro, ascoltarle, e permettere che facciano breccia nella propria individualità. Con il terzo capitolo si aggiungono al mosaico di Concime anche Maura Gancitano e Andrea Colamedici, fondatori del progetto culturale Tlon.
Lo scorso 29 settembre Gianni Canova e Elio De Capitani hanno dialogato nell’Auditorium IULM in merito al virus, alla forza dell’arte e all’importanza del ricominciare.
Il nostro viaggio Oltre i confini della pandemia si volge al termine. Quale miglior luogo di congedo se non i teatri greci della Sicilia? Da Taormina a Siracusa, nella loro storia secolare questi luoghi hanno ospitato migliaia di opere antiche e più vicine alla contemporaneità. Qual è stato però il loro destino durante la recente pandemia di Coronavirus? Radio IULM lo ha chiesto alla Prof. Martina Treu, docente di Arti e drammaturgia del mondo classico, già intervenuta ai nostri microfoni.
Dopo tre mesi di quarantena, il 18 maggio siamo usciti dagli spazi in cui si è giocata la nostra quotidianità durante lo stato di emergenza legato alla diffusione del covid-19. Tuttavia, quest’estate non saranno in molti coloro che si sposteranno da casa per durante le vacanze. Alcune frontiere sono ancora chiuse, e anche lo spostamento all’interno dell’Italia non è una questione banale.