Intervista a Giacomo Salvini, autore di “Fratelli di Chat”

Giorgia Meloni s’è lamentata con i giornalisti perché le attribuiscono fra virgolette frasi mai dette. Quindi questo libro dovrebbe piacerle moltissimo, perché riporta fedelmente quello che lei, i dirigenti, i parlamentari e i ministri di FDI si sono scritti nella loro chat interna, rimasta attiva dal 2017 al 6 ottobre 2024, quando il nostro bravissimo segugio Giacomo Salvini ha causato la chiusura della chat perforandola più volte con scoop”. Così Marco Travaglio avvia la prefazione di “Fratelli di chat”, libro-inchiesta del giornalista Giacomo Salvini, che ci ha concesso una lunga e approfondita intervista di trenta minuti, disponibile anche integralmente in audio.

2025: manuale di sopravvivenza per un discorso pubblico meno delirante

Al discorso pubblico partecipa chiunque, dal ministro di turno che rilascia un’intervista irriverente, al content creator che su YouTube scaglia una frecciatina allo stesso ministro. E “il problema non è più quello di fare in modo che la gente si esprima, ma di procurare loro degli interstizi di silenzio a partire dai quali avranno finalmente qualcosa da dire”. Questo lo scriveva Deleuze. Del discorso sulla “cosa pubblica” oggi abbiamo tutti potere e responsabilità. Come scrive anche Byung-chul Han in Psicopolitica, siamo tutti spettatori e attori al tempo stesso, palco e platea sono quasi sinonimi e il diaframma che separava la convivenza fisica da quella mediatica si è spezzato. Detto ciò, ecco una manciata di lezioni (fra le tante) che abbiamo appreso nel 2024 e che riguardano tutti noi, corredate da sette proposte sparse per non rincoglionire nel 2025.