Accadono cose che sono come domande. Poi, un bel giorno, quando te ne sei già dimenticato, va a finire che la vita risponde. Eccome se risponde. Quasi chiedesse di giocare, lei, ma con regole ignote, con carte truccate. Allora succede che ti svegli una mattina e lei ti fa sapere che hai vinto tu, almeno quel giorno. E per farlo può usare le pedine più impensabili. Può raccogliere un regista d’oltreoceano che chiamano Kore’eda e portarcelo qui con un’opera fra le mani, da noi chiamata “L’Innocenza”, capolavoro di un’arte stravagante che siamo soliti chiamare “cinema”.