2025: manuale di sopravvivenza per un discorso pubblico meno delirante

Al discorso pubblico partecipa chiunque, dal ministro di turno che rilascia un’intervista irriverente, al content creator che su YouTube scaglia una frecciatina allo stesso ministro. E “il problema non è più quello di fare in modo che la gente si esprima, ma di procurare loro degli interstizi di silenzio a partire dai quali avranno finalmente qualcosa da dire”. Questo lo scriveva Deleuze. Del discorso sulla “cosa pubblica” oggi abbiamo tutti potere e responsabilità. Come scrive anche Byung-chul Han in Psicopolitica, siamo tutti spettatori e attori al tempo stesso, palco e platea sono quasi sinonimi e il diaframma che separava la convivenza fisica da quella mediatica si è spezzato. Detto ciò, ecco una manciata di lezioni (fra le tante) che abbiamo appreso nel 2024 e che riguardano tutti noi, corredate da sette proposte sparse per non rincoglionire nel 2025.