C’era un tempo, la fine degli anni ’60, in cui il Rock contemplava solo la chitarra. Il basso forse, al massimo la batteria.
Era il 1996. Mancavano pochi mesi all’elezione di Tony Blair. In Gran Bretagna, come in tutto il mondo, dilagava l’Oasis mania.
Il Rock è un viaggio. È un viaggio lungo. Un viaggio fatto di porte e attraversamenti. Si avvia nella malinconia della South Belt americana. Si culla nella nostalgia di un continente lontano. Grida con rabbia il sudore dei campi di cotone.
Da brava nerd/secchiona quale so essere per le cose che mi appassionano, quest’estate ho speso molto tempo cercando di realizzare un progetto che mi sarebbe piaciuto far partire al rientro dalle vacanze. Colonna sonora delle mie giornate di impegno matto e disperatissimo altro non era che la mia fidata…