Barbie e Povere Creature! sono due facce della stessa moneta nel tema del femminismo con protagoniste due forti donne alla ricerca della loro identità e libertà.
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Barbie e Povere Creature! sono due facce della stessa moneta nel tema del femminismo con protagoniste due forti donne alla ricerca della loro identità e libertà.
Oh, oh, oh! Il Natale si sta avvicinando di più ogni giorno. Questa settimana vi proponiamo altri cinque film da vedere assolutamente per respirare al meglio quest’aria natalizia. Elf – Un elfo di nome Buddy (2003) “Elf” è una commedia natalizia che racconta la storia di Buddy, interpretato da Will…
L’inaugurazione del Noir In Festival 2023 (1-7 dicembre) vede ospite l’autore Daniel Pennac con il suo ultimo romanzo “Capolinea Malaussène”.
Da attrice a regista, Paola Cortellesi porta sul grande schermo una storia commovente, drammatica ma non priva di ironia, apprezzata unanimemente. Nelle sale dal 26 ottobre, in meno di un mese è già il film italiano più visto del 2023. La genesi del film C’è ancora domani è il film…
Quest’anno sei stato buono o cattivo? Qualunque sia la tua risposta, la magia del Natale è per tutti. Ecco alcuni film per vivere al meglio l’atmosfera natalizia. Il conto alla rovescia fino a Natale It’s the most wonderful time of the year! È proprio cominciata la stagione più bella dell’anno.…
A24: da Spring Breakers a Everything Everywhere All At Once, uno sguardo su cosa si cela dietro gli ingranaggi delle macchine da presa della casa di produzione.
Il 4 novembre l’Università IULM ha inaugurato la sua nuova mostra Ka’kao, dedicata al viaggio del cacao dal Messico fino ad arrivare all’Italia, che sarà aperta fino al 15 dicembre.
Il sogno, e l’incubo, più grande di Wes Anderson è sempre stato adattare un racconto del suo eroe letterario, JD Salinger. L’autore de Il giovane Holden non poteva sopportare l’idea che una sua opera potesse essere adattata sul grande schermo. Infatti, sottolineava come la forza delle parole potesse vivere e sopravvivere solo all’interno delle pagine di un romanzo. Come dare forma e sostanza alla voce del narratore, alle sue riflessioni schiette e autentiche? Come tradurre sullo schermo lo sguardo impertinente e disilluso del sedicenne Holden Caulfield?
Al suo arrivo a Hong Kong, a soli cinque anni, Wong Kar-wai si ritrova ad affrontare un mondo sconosciuto. Avendo vissuto tutta la sua infanzia a Shanghai, la metropoli, con il suo curioso dialetto così differente da quello della città d’origine, lo disorienta. L’impossibilità di comunicare con chi gli sta intorno, al di fuori della sua famiglia, lo porta spesso a rifugiarsi nei cinema della città. Insieme alla madre, trascorre le giornate in un luogo dove non servono le parole per comprendersi, basta il linguaggio delle immagini per immergersi il quel mondo così distante ma anche incredibilmente tangibile. E Wong Kar-wai ne resta assuefatto.
Parigi, 1995. Durante un convegno di cinema, i registi Lars von Trier e Thomas Vinterberg lasciano sgomento il pubblico in sala. Von Trier legge l’appena redatto Manifesto del Dogma95 e il relativo Voto di Castità, che con “religioso” rispetto si compone di Dieci Comandamenti.
Dall’uso della camera a mano, all’abolizione del suono extra-diegetico, dall’obbligo di realizzare il film a colori, all’impossibilità di girare pellicole “di genere”. Fino ad arrivare alla più forte provocazione, che mette in discussione l’ideale quasi religioso affidato al “cinema d’autore”: il regista non deve essere accreditato.