“Lo zaino per andare è pronto: libri, acqua, computer, astuccio… c’è tutto dentro. Anche la lista della spesa è fatta. Dopo l’università, ricorda che devi portarti avanti con gli appunti e lo studio. La camera è in ordine. Bene, posso uscire adesso!”. Chiusa la porta di casa, ti fermi un attimo: “Ma stavo parlando a voce alta da solo? Sto davvero delirando.”
Sembra una scena da commedia, quando, sotto la doccia, tornando con la mente a una conversazione passata, ecco all’improvviso un’illuminazione: occhi sgranati e frase da copione “Caspita, sarebbe stata la risposta perfetta questa! Ma perché non ci ho pensato prima?” Infatti, perché non pensarci prima, invece che nella doccia, quando tutto è già finito?
Immersi nel silenzio della nostra stanza, concentrati su un lavoro o sullo studio, siamo seduti diligentemente alla scrivania. All’improvviso un brivido percorre la schiena: la gelida sensazione di essere osservati da due occhi alle nostre spalle… Eppure nessuno è in casa. Ci giriamo lentamente verso la porta, da dove sembra provenire quello sguardo ignoto e poi nulla: fuori il corridoio è vuoto. Dobbiamo cominciare a credere al paranormale o esiste una spiegazione più razionale?