Che lavoro vuoi fare da grande? La Gen Z cambia le regole del gioco

E tu, che lavoro vuoi fare da grande?” È la fatidica domanda, pronunciata con insolente curiosità dall’Ansia in persona che, una volta impadronitasi degli adulti, tra cui genitori, nonni e parenti, parla ai bambini proiettando su di loro le aspettative altrui. Ma cosa succede se le aspettative e le priorità dei giovani di oggi, della cosiddetta Gen Z, non rispecchiano più quelle di una volta?

Il mercato del lavoro è profondamente cambiato, ma questa evoluzione continua a generare incomprensioni tra le generazioni, alimentando l’idea che i ragazzi siano meno motivati. Ma è davvero così? La Generazione Z risponde: è tempo di cambiare rotta.

Dalle tregue cercate e interrotte ai bambini tra cronaca e adozioni.

La preoccupazione per la sicurezza dei bambini è al centro delle notizie settimanali: dalle adozioni aperte anche ai single alla storia di Sarah, trasportata dal Marocco in una busta della spesa per essere venduta in Italia. Continua la trattativa per arrivare alla fine della guerra russo-urcaina mentre si rompe la tregua nella striscia di Gaza dopo 59 giorni.

Information overload: navigare o naufragare in un mare di dati?

Ti è mai successo di aprire il telefono per controllare una sola cosa e ritrovarti a scorrere pagine su pagine per minuti, se non ore?
In un mondo digitale e iperconnesso l’overload informativo è un problema sempre più diffuso. Siamo quotidianamente immersi in un labirinto di dati, spesso non verificati e irrilevanti, una quantità di input che superano le capacità di elaborazione di ciascuno di noi. 
Premettendo che questo articolo, oltretutto, si aggiunge a quel carico di contenuti, se scapperai dalla lettura saprò che è un gesto di sopravvivenza, è la tua libertà di selezione!