Quando un titolo dice tutto. Questo è il caso del nuovo film del regista sudcoreano Bong Joon-ho, Parasite, il cui significato, come si può immaginare, riporta innanzitutto ad un’intrusione.
In quest’ultimo periodo si può dire che il rapporto padre-figlio sia uno dei tratti più ricorrenti nella programmazione delle nostre sale cinematografiche.
Capita, a volte, di assistere a un film che abbia come premessa la scritta “ispirato ad una storia vera” o “basato su fatti reali”.
Questo film ha aperto la 76esima edizione della Mostra del cinema di Venezia. L’opinione si è divisa tra chi, dopo la visione, storceva il naso aspettandosi qualcosa in più e chi invece ha apprezzato il nuovo lavoro di Hirokazu Kore-eda. Con questo film, esordio in lingua straniera (in questo caso…
Todd Phillips, autore soprattutto di commedie rivelatesi tra i maggiori successi del genere negli anni duemila, delinea una nuova storia d’origine per il Joker.
Ci sono persone senza le quali il mondo non sarebbe come quello che conosciamo oggi. Persone che, con il loro dono, hanno cambiato per sempre la storia, segnandola in vari modi e aspetti.
Non molti film, al giorno d’oggi, lasciano allo spettatore lo spazio e la possibilità di immaginare, permettendo che i fatti mostratogli restino fino alla fine avvolti in un’aura di mistero.
Drew Pearce, dopo esser stato co-sceneggiatore di sitcom come No Heroics e blockbuster del calibro di Iron Man 3 e Mission Impossible – Rogue Nation, passa per la prima volta dietro la macchina da presa.
Venti ballerini in un edificio isolato in mezzo ad una foresta. In una notte di pieno inverno.
Dexter Fletcher è tornato dietro la macchina da presa, con un altro biopic, dopo il successo (meritato?) ottenuto con Bohemian Rhapsody.