Sunday Bloody sunday. L’Irlanda degli U2 da Derry a oggi

Ultimamente si parla molto di confini. Di Gran Bretagna e di dentro o fuori. Si parla anche d’Irlanda e Gonna Rock IULM Out può rispondere in un solo modo: con Sunday Bloody Sunday.

Sunday Bloody sunday. L'Irlanda degli U2 da Derry a oggi

Ascolta la puntata di Gonna Rock IULM Out sugli U2

How long? da Derry…

“How long? How long must we sing this song?” si domandavano gli U2 nel 1982.

Dieci anni prima, quando il cantante Bono Vox era ancora un ragazzino, la città nordirlandese di Derry si vide teatro di uno degli scontri più violenti tra indipendentisti e forze armate. Un evento tanto sanguinoso da essere chiamato Bloody Sunday..

Broken bottles under children’s feet
Bodies strewn across the dead end street
But I won’t heed the battle call
It puts my back up
Puts my back up against the wall


Sunday Bloody sunday. L'Irlanda degli U2 da Derry a oggi
Bono Vox, frontman degli U2

Sunday Bloody Sunday. Il racconto

Il 30 settembre 1972 fu il culmine delle tensioni tra il governo centrale britannico e l’Irlandanda del Nord. Al centro le richieste d’indipendenza di Belfast.

Il racconto degli U2 è scarno, crudo. Non sono mai menzionate esplicitamente nè le sparatorie nè le vittime. Eppure la canzone parla per immagini.

Il tamburellare incessante della batteria di Larry Mullen Jr. riporta nelle nostre orecchie il fischio dei proiettili. Il riff del basso di Adam Clayton accompagna il lento calare dei paracadutisti inglesi sulla città.

L’urlo straziante del coro.

La voce di Bono, guidata dalla chitarra di The Edge, penetra invece i vicoli grigi, la paura di essere colpiti e di colpire. La disperazione di entrambe le parti.

And the battle’s just begun
There’s many lost, but tell me who has won
The trench is dug within our hearts
And mothers, children, brothers, sisters torn apart

Sunday Bloody sunday. L'Irlanda degli U2 da Derry a oggi
La copertina dell’album War del 1983, contenente fra i suoi singoli Sunday Bloody Sunday

Sunday Bloody Sunday è la vostra canzone

“Si chiama Sunday Bloody Sunday, parla di noi, dell’Irlanda. Ma se non piacerà a voi, non la suoneremo mai più”.

Sunday Bloody sunday. L'Irlanda degli U2 da Derry a oggi
Il Murales di Derry-London. Un altro ricordo artistico dei fatti della Sunday Bloody Sunday.

Queste le parole con cui Bono Vox introdusse Sunday Bloody Sunday al pubblico di Belfast nel 1982. Era consapevole di riaprire una ferita ancora sanguinante. Tuttavia da artista e da irlandese, non poteva ignorare la lezione. Anche a distanza di tempo.

And it’s true we are immune
When fact is fiction and TV reality
And today the millions cry
We eat and drink while tomorrow they die

Il successo riscosso da quest’Inno alla non violenza, convinse gli U2 a presentare il brano come singolo del loro primo album di successo, War.

How Long?… A oggi?

“How Long, how long must we sing this song?”. La domanda oggi appare lontana. Se non troppo nel tempo, almeno nello spazio.

Quando una ventata di fatti di cronaca non è sufficiente, basta infilarsi le cuffie e ascoltare Sunday Bloody Sunday. Giusto per ravvivare le orecchie dei non intenditori. Oggi come nel 1982, contro l’orrore…

The real Battle just begun

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