“Amleto²”: un ritorno a teatro della follia e della libertà di Filippo Timi

Filippo Timi ritorna al teatro Franco Parenti con Amleto², una riscrittura modernissima del celebre dramma shakespeariano. In scena fino al 31 dicembre, Timi ribalta la tragedia originale, trasformando il principe di Danimarca in un uomo annoiato e disilluso, privo di voglia di vendetta o amore. In questo spettacolo, la tragedia si fonde con la commedia, e il confine tra realtà e finzione si dissolve, dando vita a un’esperienza che riflette sul destino, sulla follia e sull’identità del personaggio stesso.

“Sogno di una notte di mezza estate” di Carmelo Rifici al Piccolo Teatro: una prova di (meta)teatro

Dal 29 novembre a 22 dicembre al Piccolo Teatro di Milano, Carmelo Rifici porta in scena Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare. Rifici ha affidato il palcoscenico a una compagnia di giovani attori e attrici, tutti diplomati presso la Scuola di Teatro Luca Ronconi del Piccolo Teatro. La durata complessiva dello spettacolo è di circa 220 minuti, una scelta che permette a Rifici, reduce dal successo di “la pulce nell’orecchio”, di poter analizzare a fondo le intricate vicende dei personaggi e dei temi trattati.

“Lacrima”: Caroline Guiela Nguyen al Piccolo Teatro di Milano

Al Piccolo Teatro di Milano dal 28 al 30 novembre è andato  in scena Lacrima, uno spettacolo di Caroline Guiela Nguyen. Con la sua intensa carica emotiva e la sua capacità di toccare temi universali, Lacrima promette di coinvolgere e far riflettere il pubblico sul significato profondo della vita attraverso le storie di sarti, ricamatori e abiti. In questo articolo, esploreremo i principali aspetti di questo spettacolo, la sua trama e il suo impatto sul pubblico, per comprendere cosa lo rende così speciale.

Arlecchino servitore di due padroni: 78 anni dalla storica regia di Strehler

L’opera teatrale “Arlecchino Servitore di Due Padroni” di Carlo Goldoni è uno dei grandi capolavori della commedia dell’arte, in Italia, il Piccolo Teatro di Milano ha avuto il privilegio di essere indissolubilmente legato ad Arlecchino grazie a una delle versioni più iconiche di questa commedia, quella diretta dal leggendario Giorgio Strehler nel 1947. A più di sessant’anni dalla sua prima messa in scena, lo spettacolo è tornato in scena nel 2024, con una nuova versione che riflette l’eredità di Strehler, curata da Stefano de Luca.