Il regista e sceneggiatore statunitense Todd Haynes, a due anni di distanza dal suo ultimo lungometraggio, Carol, torna dietro la cinepresa con un film diviso tra passato e… passato. Ne La stanza delle meraviglie
La terra dell’abbastanza, opera prima dei fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, si appresta a confermarsi come una delle più liete sorprese del panorama cinematografico nostrano di quest’anno.
L’artista comico è una categoria in via di estinzione. Da più di un decennio questo paese, che pure vanta una cultura comica invidiabile – Alberto Sordi, Totò, Benigni, Troisi, Verdone, citando a caso – non sembra essere in grado di dar vita ad una satira intelligente di politica e costume.
Dan Gilroy, dopo l’esordio alla regia con Lo sciacallo (2014) e con una robusta carriera da sceneggiatore alle spalle, torna dietro la cinepresa con End of justice – Nessuno è innocente (del quale il titolo originale è Roman J.Israel, Esq).
Dopo aver quasi battuto ogni record d’incasso con l’ultimo capitolo di Avengers – Infinity War, la Disney, in concomitanza con la Lucasfilm, torna nelle sale con Solo. E’ questo lo spin-off basato sull’iconico personaggio
Dogman, attualmente in concorso alla 71esima edizione del festival di Cannes, è il nuovo lungometraggio del regista italiano Matteo Garrone. Lo abbiamo già visto alla regia di film come Gomorra o Reality, con i quali peraltro ha trionfato proprio nel festival francese.
La comunicazione cambia forma a ciò che incontra, per definizione. Ma se nei comparti più statici il marketing si limita a ottimizzare i risultati di un’azienda, nello sport può succedere molto di più. Come, ad esempio, creare una delle industrie creative più redditizie nel campo dei media, tutta da scoprire allo Sport…
Per i nostri speaker la musica è molto più che un elemento del flusso radiofonico. Per questo Marco, voce di Wanderlust, ha preparato l’ultima puntata della stagione direttamente dagli spalti del Forum di Assago.
Quella di Lady Bird è stata probabilmente tra le candidature al miglior film più discusse del 2018. E non in quanto film atipico ma, in modo abbastanza inverosimile, perché giudicato fin troppo “normale”.
Lynne Ramsey torna alla regia. Sei anni dopo il suo ultimo film, We need to talk about Kevin, la regista torna in sala con You were never really here, film di cui ha anche curato la sceneggiatura