Concime cap. 12: L’attesa in cui stare

Ogni cambiamento genera uno strappo. Ciò che rimane è una ferita. In fondo, siamo esseri abitudinari. A differenza di chi si fa roccia inscalfibile, resiliente, colui che è disposto a cambiare accetta di morire ogni volta. Il dolore e lo sterco che la vita offre devono essere affrontati. Queste sono le premesse da cui è nato E vissero feriti e contenti, l’ultimo album di Ghemon. Parlandone insieme abbiamo condiviso ciò che la pandemia ha portato nelle nostre quotidianità e i segni che sta lasciando sulle persone.

Concime cap. 11: Rovine da abitare

Viviamo un momento complicato e congelato in cui ci siamo ritrovati paralizzati. È stato però anche un periodo di formazione e di crescita personale e comunitaria. Parlando con la restauratrice Chiara Lorenzetti e Daniel Bilenko, conduttore e documentarista radiofonico, è stata riscontrata la faticosa necessità di gettarsi nel torrente maleodorante con cui la pandemia ha fatto irruzione del quotidiano.

Tempo di arare. Preparare il terreno all’incontro con l’Altro

Gli spazi di condivisione possono nascere spontaneamente. Rispondono a un essenziale bisogno di confronto che va curato e coltivato. Se questo viene dimenticato, abbiamo il diritto e la responsabilità di costruire le occasioni di scambio. Così anche un’ora su Google Meet diventa un momento prezioso per interrogare la propria vita e lasciarsi interpellare dalle esperienze degli altri.

Concime cap. 10: Questo corpo che è una battaglia

Con lo scoppiare della pandemia abbiamo vissuto uno spaesamento iniziale e ci siamo chiesti se ne saremmo usciti migliori o peggiori. Le domande ora si riversano su due sfere: quella collettiva e quella personale. Da una parte emerge la staticità del potere istituzionale, dall’altra la vibrazione di corpi che si cercano. Insieme ai giornalisti Carmen Vogani e Nello Trocchia sono entrata in questo dualismo, nel tentativo di tracciare una mappa che possa orientare le percezioni e i desideri del nostro presente.

8 Marzo, belle le mimose ma non ci bastano

L8 marzo si è festeggiata la “Festa della donna”, giornata nata ancora a inizio ‘900 per celebrare le donne in ogni parte del mondo. Oggi, nel 2021, ancora non si è capito il fine di questa festa. Molti nemmeno sanno che in realtà non è la “Festa delle donne” ma la “Giornata internazionale dei diritti della donna”. Nasce per ricordare le lotte sociali e politiche che le donne hanno dovuto affrontare affinché la loro voce venisse ascoltata. In questo giorno non vogliamo le mimose, vogliamo ricordare ciò che per anni hanno calpestato: i nostri diritti.

Concime cap. 9: È nato un nuovo medium

Negli ultimi decenni, soprattutto con l’avvento della televisione, la comunicazione si è incrementalmente polarizzata. Occorrono vedute più ampie. In questo capitolo di Concime ho parlato del bisogno di mediazione insieme a chi ha fatto del teatro la propria vocazione: la docente di teatro classico Martina Treu e Bryan Doerries, direttore artistico della compagnia newyorkese Theater of War.