Si è svolta ieri sera la 64esima edizione dei David di Donatello, cerimonia tenutasi a Roma per premiare e celebrare il nostro cinema dell’anno appena trascorso.
“C’è anche una piccola felicità malinconica, alla quale mi sono rassegnato. Succede quando scopro un libro, un film, delle canzoni”
Save The Date.
15 marzo 2019.
Radio Radicale rischia la chiusura. La voce storica di Milano perderà infatti i fondi della convenzione pubblica. La città non intende però stare a guardare. I primi a scendere in campo saranno gli artisti.
L’attrice e regista italiana Valeria Bruni Tedeschi, vincitrice nella sua carriera di ben quattro premi Donatello alla miglior attrice protagonista, torna alla regia con il suo quarto lungometraggio, I villeggianti (Les estivants è il titolo originale).
Ogni film parla, almeno in parte, del regista che lo dirige. Può farlo nascosto sotto delle storie, dei personaggi immaginari o realmente esistiti. Oppure sotto dei rimandi a metafore e simboli, che devono indicare la via allo spettatore nel processo di visione e comprensione del film.
La 91esima cerimonia degli Oscar si preannunciava diversa dalle precedenti edizioni, per più motivi. Polemiche e annunci clamorosi hanno caratterizzato i mesi di attesa precedenti all’evento: tra l’annunciata assenza di un presentatore (per la seconda volta nella storia) e le numerose proposte dell’Academy per ridurre la durata di questa edizione, a puri fini di ascolti. Ad esempio premiando alcune categorie negli spazi pubblicitari.
22 gennaio 2019 Parigi, passerella della sfilata Houte Couture di Chanel. A prendersi gli appalusi alla fine dello show è Virginie Viard. Di Lagerfeld non vi è traccia. “È stanco”, dicono. 19 febbraio 2019 A poche ore dall’inizio del calendario della Milano fashion week muore a Neuilly-sur-Seine uno degli stilisti…
Marielle Heller, esordita alla regia nel 2015 con Diario di una teenager, torna con un film intitolato Can you ever forgive me? (Copia originale nella versione italiana), che si ispira alla vera storia di Lee Israel.
Alita: angelo della battaglia. Questo è il titolo del nuovo film di Robert Rodriguez, regista, ad esempio, delle serie cinematografiche di Sin City e Machete.