Il 30 settembre 2021, su Piazza Pulita di La 7, è andato in onda il video-inchiesta Lobby Nera che ha suscitato un enorme scalpore mediatico.
In questi giorni si sta discutendo molto sul debutto di Alessandro Cattelan su Rai 1 con il programma Da Grande e di come, in termini d’ascolto, non abbia pienamente convinto il pubblico italiano.
Oggi il Blog di Radio IULM inaugura una nuova rubrica: In depth news.
Questo format collegherà Blog e canale Youtube di Radio IULM attraverso la pubblicazione di una videointervista e un articolo ogni primo mercoledì del mese. In depth news vuole cercare di creare un ponte tra presente e passato, analizzando con i docenti della nostra università fatti contemporanei per risalire alle loro origini.
Da novembre dello scorso anno Concime ha perseguito l’idea di dare una forma e una prospettiva ai lasciti del periodo pandemico. La ricerca ha ceduto il passo a una resa di fronte al caleidoscopio della realtà. Il virus e le sue conseguenze hanno inciso su tutti e allo stesso tempo ciascuno ne ha fatto un’esperienza diversa nella propria quotidianità.
Paolo Riberi, storico delle religioni, giornalista e appassionato di cinema, ha parlato con Radio IULM della relazione tra antica simbologia e pop culture
Anche in un periodo in cui si teme il contatto fisico possono svilupparsi dei progetti orientati allo scambio e alla collaborazione. Per esempio, negli ultimi mesi il collettivo Laagam si è adoperato per la creazione di un luogo di residenza per artisti a Castellaccio, una frazione abbandonata in provincia di Sondrio.
Oggi si verifica un ribaltamento assiologico per il quale chi si esprime per la “libertà di” è guardato con sospetto. Ogni apertura è seguita dall’avvertimento contro al “liberi tutti”. È come se aspettative modeste quali andare fuori a cena o prendere un caffè al bar fossero diventate delle richieste esagerate. Con Andrea Miconi e Alberto Mingardi, professori dell’università IULM, abbiamo discusso di quanto questo sia preoccupante: le libertà, anche piccole, a cui eravamo abituati prima della pandemia non ci sembrano più normali. Per converso, atteggiamenti come la delazione e il controllo sono stati introiettati e normalizzati.
La 65esima edizione dell’Eurovision Song Contest viene vinta dai Måneskin. Una vittoria magica, che ha visto l’Italia trionfare in quest’edizione, tanto attesa per i due anni di fermo a causa del Covid-19. Nella storia dell’Eurovision Song Contest solo due artisti italiani prima dei Måneskin sono riusciti a raggiungere il primo posto. Si parla di Gigliola Cinquetti nel 1964 con “Non ho l’età” e Toto Cutugno nel 1990 cantando “Insieme 1992“. Dopo ben 31 anni di attesa, proprio questo gruppo, così trasgressivo e anticonformista, porta a casa la vittoria italiana nuovamente.
Era il 1956 quando a Lugano venne organizzata quella che sarebbe stata la prima edizione del Festival più seguito in Europa: l‘Eurovision Song Contest. Quest’anno la sede è l’Aohy Arena di Rotterdam – Paesi Bassi.
Dopo un anno duro e pieno di difficoltà, niente meglio della musica può darci speranza. La 65esima edizione inizia infatti all’inno di “Eurovision is back”: il festival è tornato. Dopo due anni di fermo a causa della pandemia, il pubblico è seduto finalmente nelle tribune e i cantanti sono pronti ad esibirsi.
Ha diciassette anni ed ha appena fatto uscire il suo singolo “Come Va?”. Fabio Nocentini, in arte Nikohoros, ci racconta cosa significa per lui essere un musicista nell’epoca dei social e dei talent show.