Intervista a Giacomo Salvini, autore di “Fratelli di Chat”

Giorgia Meloni s’è lamentata con i giornalisti perché le attribuiscono fra virgolette frasi mai dette. Quindi questo libro dovrebbe piacerle moltissimo, perché riporta fedelmente quello che lei, i dirigenti, i parlamentari e i ministri di FDI si sono scritti nella loro chat interna, rimasta attiva dal 2017 al 6 ottobre 2024, quando il nostro bravissimo segugio Giacomo Salvini ha causato la chiusura della chat perforandola più volte con scoop”. Così Marco Travaglio avvia la prefazione di “Fratelli di chat”, libro-inchiesta del giornalista Giacomo Salvini, che ci ha concesso una lunga e approfondita intervista di trenta minuti, disponibile anche integralmente in audio.

Vincent Lindon in IULM per il master ad honorem

La biennale di Venezia 2024 diventa lo scenario di un incrocio fortunato di eventi: Vincent Lindon, uno degli attori più prestigiosi del cinema francese contemporaneo, vince la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile nel film “Jouer avec le feu” (Noi e loro) e Gianni Canova, al Lido come presidente della Giuria Opera Prima, alloggia nello stesso hotel dell’attore. Insomma, l’ex rettore ha modo di parlare con Vincent e con il distributore del film. È lì che nasce l’idea di ospitarlo alla IULM per consegnargli un Master honoris causa in Arti del RaccontoLetteratura, Cinema, Televisione. Il riconoscimento gli è stato conferito proprio oggi, 10 febbraio 2025, in Auditorium. Dopo la cerimonia, l’attore di “Titane” e “La legge del mercato” si è concesso ai giornalisti. Radio IULM era presente e ha raccolto la voce del giovane Stefan Crepon, che interpreta il figlio minore di Vincent Lindon nel film che sarà nelle sale a partire dal 27 febbraio 2025.

2025: manuale di sopravvivenza per un discorso pubblico meno delirante

Al discorso pubblico partecipa chiunque, dal ministro di turno che rilascia un’intervista irriverente, al content creator che su YouTube scaglia una frecciatina allo stesso ministro. E “il problema non è più quello di fare in modo che la gente si esprima, ma di procurare loro degli interstizi di silenzio a partire dai quali avranno finalmente qualcosa da dire”. Questo lo scriveva Deleuze. Del discorso sulla “cosa pubblica” oggi abbiamo tutti potere e responsabilità. Come scrive anche Byung-chul Han in Psicopolitica, siamo tutti spettatori e attori al tempo stesso, palco e platea sono quasi sinonimi e il diaframma che separava la convivenza fisica da quella mediatica si è spezzato. Detto ciò, ecco una manciata di lezioni (fra le tante) che abbiamo appreso nel 2024 e che riguardano tutti noi, corredate da sette proposte sparse per non rincoglionire nel 2025.

Élite contro popolo, popolo contro élite

Quando le democrazie non funzionano, qualcuno inizia a convincersi che in fondo la soluzione non sia la democrazia. La vittoria di Trump in USA, le proteste in Francia contro un presidente che ha perso la fiducia popolare e non vuole andare a casa, il caso Stellantis in Italia con le fabbriche che chiudono e gli azionisti che si spartiscono 23 miliardi di euro in quattro anni. La Banca Popolare di Milano in Piazza Montecitorio che offre privilegi ai deputati. Lo sventato attentato contro Giorgia Meloni ad opera di un’organizzazione neonazista. Qual è la figura comune dietro questo intreccio caotico di eventi così diversi e lontani fra loro? Ormai è chiaro da un po’, non è più una guerra fra destra e sinistra: è l’élite contro il popolo, è popolo contro élite. Una vaga percezione allargata del tradimento dei “buoni”.

Elezioni regionali, benvenuti al campo largo che non c’è

La premier Giorgia Meloni da Vespa ha dichiarato: “Il centrodestra ha perso una sola elezione regionale delle ultime dodici”, un dato poi certificato dall’agenzia di fact-checking Pagella Politica. L’ultima vittoria che può annoverare, infatti, riguarda la Liguria: il sindaco di Genova Marco Bucci è ora il nuovo presidente di regione, votato ovunque fuorché nella città che amministra dal 2017. Come direbbe Crozza, se lo conosci lo eviti, se non lo conosci lo voti. Ma allora, funziona oppure no il “campo largo” tanto agognato a sinistra? E soprattutto, esiste?

Il saluto di Canova: “Solo ora che inizio a vedere ho più cose da insegnare”

Si è chiuso un cerchio, durato ben sei anni, con il rettore dell’università IULM di Milano Gianni Canova. Proprio ieri, mercoledì 30 ottobre 2024, si è svolta la presentazione del discorso di fine mandato del rettore uscente, insieme alle parole di inizio mandato pronunciate dalla neo-rettrice Valentina Garavaglia, entrambi abbracciati da un Auditorium pieno di gratitudine e affetto.

Elio Germano: “Un’eredità per i giovani? Il modo in cui Berlinguer ascoltava”

Fresco del premio come miglior attore alla Festa del cinema di Roma, Elio Germano arriva a Milano per presentare insieme al regista Andrea Segre il film “Berlinguer – La grande ambizione”, nelle sale a partire da giovedì 31 ottobre 2024. La proiezione in anteprima si è svolta oggi al cinema Anteo e l’incontro con l’attore e il regista è stato condotto dal critico cinematografico Paolo Mereghetti. Radio IULM era presente e ha rivolto una domanda a Germano.

Siran Riak: “Tutti vogliono essere leader di altri”- intervista a Radio IULM

Primo film sudanese presentato al Festival di Cannes, Goodbye Julia (2023) fa ingresso nelle sale italiane proprio oggi, 24 ottobre 2024. Radio IULM era presente alla tappa milanese del tour di presentazione del film al cinema Anteo e ha avuto il privilegio di intervistare Siran Riak, attrice protagonista insieme a Eiman Yousif.

Alessandro Giuli, le rane chiedono un re

Quando c’era lui era tutto più semplice. Ma sì, Sangiuliano. L’idea di spodestare l’egemonia culturale dalle grinfie della sinistra appariva come una fantasia lontana, delirante, grottesca. Ora che al Ministero Della Cultura c’è Alessandro Giuli, si vede il maldestro tentativo dei media italiani di dipingerlo come un Sangiuliano bis. Una delle ultime occasioni si è presentata all’audizione tenuta dal ministro nella sala del Mappamondo a Montecitorio

La riforma sul tax credit per cui Sangiuliano non verrà ricordato

Opinione di molti è che il caso Boccia-Sangiuliano abbia marginalizzato il dibattito sulla recente riforma in materia di tax credit per il cinema, provvedimento che ha tutta l’aria di voler affossare un settore già abbastanza in ginocchio nel nostro Paese. Può darsi. In effetti, un ministro andrebbe giudicato nel merito dell’esercizio delle sue funzioni. Allora entriamoci, nel merito.