Il discorso pubblico è pieno di eleganti signori apostrofati come turbo, arci o iper liberisti. Enfatizzare i pregi del libero mercato, o – peggio – i benefici distribuiti ai consumatori dall’operato di aziende di notevole successo, come Amazon o più compassate multinazionali, non è per nulla popolare.
Cosa ci fa un filosofo su YouTube, Spotify e sulle bacheche social di fan di tutte le età? Per chi è “inciampato” nei contenuti di Rick Dufer (e farlo non è per nulla difficile), la domanda potrebbe sembrare retorica.
Da Tom Cruise a Natalie Portman, da Michael Cimino a Spike Lee, passando per Pelè.
Con esempi di estrema semplicità e per questo illuminanti, un filosofo americano ci invita a riconsiderare la virtù di lasciare in pace gli altri. Il pluralismo è non a caso il sale delle democrazie, che prosperano se capaci di garantirlo al proprio interno e nelle relazioni internazionali. Per le ordinarie…
La domenica proprio no. Acquisti nei negozi, o (peggio!) nei centri commerciali, sarebbero per certa parte dell’opinione pubblica un problema per i diritti dei lavoratori. Se non, addirittura, per la tenuta delle piccole e medie imprese e l’unità delle famiglie.
Tutti la bramano, nessuno lo ammette. E’ la RAI, concessionaria esclusiva del servizio pubblico italiano. Che lottizzata senza troppi imbarazzi, praticamente da ogni governo della storia della repubblica, custodisce cultura e pregevoli professionalità del bel Paese.
Breve introduzione alla politica
IBL Libri, 2014
Breve introduzione alla politica è uno di quei saggi che dovrebbero essere letti da chiunque. Non solo da chi si interessa di politica per professione o passione, ma anche da chi la politica, purtroppo, la scruta con un occhio sempre più guardingo: i cittadini.
Più debito per metter soldi nelle tasche dei contribuenti. O forse no. Reddito di cittadinanza sì, ma per quali cittadini? In pensione in anticipo anche se non piace all’Europa. Guai però a rompere i guardiani del rigore in bilancio,
Cosa ne sarà di Brexit probabilmente non lo sa ancora nemmeno chi sta celebrando le sue trattative. Il divorzio tra Londra e Bruxelles procede infatti
La direzione in cui si sta muovendo il Retail tradizionale è piuttosto chiara. Non ha più quell’importanza che prima dell’avvento di internet possedeva. E questo per il semplice fatto che il punto vendita era l’unico posto in cui potevi comprare ciò che ti serviva. Giuseppe Stigliano, docente di Retail e Brand comunication alla Iulm, ci spiega come funzioni questo mondo.