Rivoluzione vera e propria nelle gare automobilistiche: sono ben sei i rookie in F1 in questo campionato, ma ciascuno ha approcciato la nuova esperienza in modo diverso. Andiamo quindi a esaminare le singole prestazioni per avere un quadro completo della situazione.

Kimi Antonelli
È il più piccolo di tutti in griglia, ma allo stesso tempo è il rookie che sta performando meglio: quarto all’esordio e poi ottavo e sesto, rispettivamente in Cina e in Giappone. Oltre a questo, Andrea Kimi Antonelli sta infrangendo un record dopo l’altro: solo nell’ultimo weekend è diventato il pilota più giovane di sempre ad essere stato leader di una gara e ad aver fatto segnare il giro veloce.
Ingaggiato dalla Mercedes all’età di 12 anni ha fatto l’ingresso tra i grandi da appena maggiorenne, saltando, inoltre, la Formula 3 e passando per la Formula 2 per un misero anno in cui il suo destino era in realtà già segnato. Toto Wolff ha sempre scommesso tanto su Kimi, ma le prestazioni non distanti da quelle del compagno di scuderia, George Russell, dimostrando che il potenziale c’è tutto.
Oliver Bearman
Proveniente dalla “scuola Ferrari” e attualmente in Haas, è l’unico tra i rookie, assieme all’italiano, ad aver concluso tutte e tre le prime gare di campionato. Andato a punti due volte, sta prendendo le misure con il nuovo campionato in modo più che dignitoso.
Isack Hadjar
Per lui errore clamoroso nel GP inaugurale della stagione: finisce a muro nel giro di formazione ed è costretto al ritiro ancora prima di partire. Torna ai box in lacrime, non era l’inizio che sognava, ma messo da parte quello sbaglio si è riscattato. Domenica, infatti, ha portato a casa un’ottima prestazione, tagliando il traguardo in ottava posizione alle spalle di Lewis Hamilton.
Liam Lawson
Inizio di campionato disatroso! Era riuscito ad essere ingaggiato da Red Bull al fianco del pluricampione Max Verstappen, ma le prestazioni non hanno incontrato le aspettative. Declassato alla Racing Bulls dopo solo due gare, si trova ancora a zero punti in campionato. Tutti attendono il ritorno del Liam Lawson del finale dello scorso anno.
Jack Doohan
La pressione di Flavio Briatore, che vorrebbe sostituirlo il prima possibile con Franco Colapinto, non aiuta il figlio d’arte a prendere le misure con la nuova macchina. Come abbiamo visto nelle FP2 del Giappone, la paura di perdere presto il sedile in F1 spinge il pilota a tentare mosse decisamente azzardate e pericolose per cercare di portare la vettura oltre il limite delle prestazioni. Affrontare una curva a 300 km/h con il DRS aperto è stato un rischio fin troppo alto che poteva avere conseguenze fatali sul giovane australiano.
Gabriel Bortoleto
Il pilota della Stake Sauber, ed ex vincitore della Formula 3 e della Formula 2 nei due anni precedenti, è ancora a secco. La macchina che guida non è certamente tra le migliori in pista, ma per lo meno la scuderia svizzera gli sta concedendo il tempo di imparare.
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