Le gare di Formula 1 vanno oltre la mera competizione: l’ebbrezza della velocità vissuta dai piloti, la feroce lotta per ogni posizione e l’intrinseco pericolo che accompagna ogni curva creano un’esperienza che tiene lo spettatore con il fiato sospeso fino all’ultimo giro.
Questa energia ha affascinato il mondo del cinema, che da sempre ha cercato di catturare e trasmettere la magia della pista rifacendosi a storie avvincenti, rivalità leggendarie e corse mozzafiato.
Le storie avvincenti
Il cinema si è avvicinato alla Formula 1 attraverso le storie dei suoi campioni, atleti che hanno saputo trascendere il ruolo di semplici sportivi per diventare veri e propri simboli. Uomini che con le loro imprese e sfide personali hanno influenzato profondamente l’immaginario collettivo, trasformandosi in leggende immortali.
Senna di Asif Kapadia (2010)
“No fear. No limits. No equal”
Il documentario ripercorre la straordinaria carriera e la vita del leggendario pilota brasiliano Ayrton Senna, dalla sua prima stagione in Formula 1 nel 1984 fino alla tragica scomparsa sul circuito di Imola, all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, nel 1994.
Il film racconta, attraverso immagini esclusive condivise della famiglia del campione, non solo le sue imprese leggendarie in pista, ma anche la sua incessante ricerca della perfezione, il carisma magnetico e l’umanità che hanno dato vita al mito senza tempo che ancora oggi influenza il mondo del motorsport.
Lauda: The Untold Story di Hannes Michael Schalle (2014)
Born to be wild
Il documentario, affronta l’inedita storia del pilota austriaco Niki Lauda a partire dal drammatico incidente durante il Gran Premio di Germania del 1976, quando la sua vettura sbandò e prese fuoco alla curva Bergwerk, intrappolando Lauda nelle fiamme.
Attraverso interviste esclusive a Lauda, alla sua famiglia e a leggende del motorsport, sia passate che presenti, tra cui David Coulthard, Mark Webber e Nico Rosberg, l’opera esplora non solo l’impatto che l’incidente ha avuto sulla vita di Lauda, ma anche sull’evoluzione dello sport. Il film, infatti, esamina in modo approfondito i cambiamenti sui protocolli di sicurezza dalla metà del secolo scorso a oggi, dimostrando come l’incidente di Lauda abbia contribuito a migliorare la protezione dei piloti e dunque a salvare vite nel motorsport.
Le rivalità leggendarie
La passione per lo sport si traduce spesso in dinamiche di rivalità alle quali il cinema ha più volte attinto, trasformandole in epiche narrazioni che vanno oltre il semplice confronto tra atleti.
Rush di Ron Howard (2013)
Everyone’s driven by something
Rush racconta una delle rivalità più leggendarie e affascinanti nella storia della Formula 1, quella tra i due piloti Niki Lauda e James Hunt.
A fare da sfondo a questa lotta è la stagione del 1976 che culmina con il drammatico incidente di Lauda, mostrando la sua incredibile determinazione a tornare in pista, contro ogni pronostico, per affrontare ancora una volta Hunt e conquistare il titolo mondiale.
Rush non è solo un film sulla Formula 1, ma una storia di passione che mostra come la rivalità possa tirare fuori il meglio di noi mettendo alla prova la nostra forza e i nostri limiti.
Le corse mozzafiato
Ci sono corse che rimangono scolpite nella memoria collettiva più di altre. È stato il caso del Gran Premio di Germania del 1976, con l’incidente di Niki Lauda, e del Gran Premio di Imola nel 1994, con la tragica morte di Ayrton Senna.
Queste gare sono ricordate per il loro drammatico epilogo che ha materializzato in tutta la sua crudezza quel pericolo intrinseco che ogni curva della Formula 1 porta con sé. Un pericolo che i piloti, mossi dalla loro passione e determinazione, affrontano coscientemente ogni volta.
La consapevolezza del pericolo e la determinazione nell’affrontarlo, sono elementi familiari a ciascun uomo e proprio per questo hanno trovato ampia risposta nel cinema che ne ha fatto elementi centrali delle sue trame.
Grand Prix di John Frankenheimer (1996)
The only thing to do here, is to drive fast as hell and hope your car doesn’t break
Il pilota americano Pete Aron dopo un drammatico incidente durante la prima serie di gare, viene licenziato ma, determinato a non lasciare la pista, decide di unirsi ad una squadra giapponese. Mentre cerca di rilanciare la sua carriera, si trova coinvolto in una passionale relazione con la moglie di un ex compagno di squadra e in una feroce rivalità con un pilota francese, già due volte campione del mondo.
Il film guadagna tre Oscar che premiano l’originalità di John Frankenheimer che ricorre a immagini in split-screen e movimenti di macchina da presa. Queste scelte permettono di dare vita a strabilianti soggettive che intensificano i brividi della guida estrema.
Presente e futuro
Nel panorama contemporaneo Formula 1 e cinema sono più uniti che mai.
Non è soltanto il cinema a trarre ispirazione dalla Formula 1, ma anche quest’ultima ad adottare strumenti propri del mondo cinematografico. Lo dimostrano le riprese sempre più dinamiche e la costruzione scenografica degli eventi, che trasformano le gare in autentici spettacoli. Basti pensare al Gran Premio di Las Vegas, all’evento live di presentazione delle livree tenutosi il 18 febbraio a Londra, o alla serie Netflix Drive to Survive, che ha rivoluzionato il modo di raccontare questo sport.
Questa sinergia tra sport e cinema si manifesta perfettamente nel nuovo film di Joseph Kosinski chiamato “F1” in uscita nelle sale italiane il 26 giugno 2025. Tra i produttori del film, le cui riprese sono avvenute durante i reali gran premi della stagione 2024, spicca il nome del pilota Ferrari Lewis Hamilton.
La scelta dell’attore Brad Pitt come protagonista sottolinea una precisa strategia di marketing: attirare un pubblico più ampio e dimostrare il fascino globale dello sport.
Se per decenni il cinema si è ispirato allo sport, oggi cinema e Formula 1 si influenzano reciprocamente, dando vita a un connubio che entusiasma i fan di lunga data e ne conquista di nuovi.