“Lee”: il biopic sulla fotografa di guerra nelle sale

Candidata al Golden Globe come miglior attrice in un film drammatico, il premio Oscar Kate Winslet veste i panni della modella, divenuta poi celebre fotografa di guerra durante il secondo conflitto mondiale, nel film Lee. Il film uscirà nelle sale italiane il 13 marzo ed è diretto da Ellen Kuras, che ha già lavorato con l’attrice in Se mi lasci ti cancello (2004) nel ruolo di direttrice della fotografia.

Chi era Lee Miller

Nata a Poughkeepsie nello Stato di New York, Lee Miller posa già da bambina per suo padre, fotografo dilettante. Successivamente, Lee comincia a lavorare come modella per la rivista Vogue, divenendo poi fotografa di moda. Nel 1929, si trasferisce a Parigi dove conosce Man Ray, artista con cui lavora divenendo sua musa nonché amante. Nel 1937, conosce il surrealista Roland Penrose e per lui lascia il suo primo marito, Aziz Eloui Bey. Negli anni seguenti, Lee abbandona il mondo della moda per abbracciare quello del reportage di guerra e, insieme al fotografo David E. Scherman, diviene corrispondente accreditata per l’esercito americano. Grazie al suo attivo lavoro al fronte, documenta l’assedio di Saint-Malo, la liberazione di Parigi, le guerre in Lussemburgo e in Alsazia. In particolare, Lee svolge un lavoro rilevante nel testimoniare la liberazione dei campi di concentramento di Dachau e di Buchenwald. Inoltre, grazie alla sua incredibile personalità, si reca come prima fotoreporter, insieme a David Scherman, nell’appartamento di Hitler a Monaco di Baviera, dove realizza la celebre foto nella vasca del Führer. Dopo la guerra, a causa dei traumi che questa le causò, Lee torna a lavorare nel mondo della moda e delle celebrità.

La vera Lee Miller fotografata nella vasca del dittatore tedesco (da Finestrasull’Arte)

Sinossi del film

La pellicola si concentra sugli anni significativi come reporter di guerra, esplorando quindi il ruolo chiave di Lee nella Seconda Guerra Mondiale e l’estremo impatto emotivo delle foto scattate, prova concreta degli orrori perpetrati. Non solo, il film funge anche da filtro nella sua vita d’infanzia e in quella sentimentale, in particolare con Roland Penrose (Alexander Skarsgård ), in seguito marito con cui darà alla luce Antony Penrose (Josh O’Connor). Nel cast anche Marion Cotillard e Noémie Merlant.

Kate Winslet su Lee Miller:

Spesso vista attraverso gli occhi di un uomo, Lee è stata descritta come una bellezza ribelle e sfacciata, e per questo a volte le sue gesta coraggiose sono state dimenticate. Era una donna che sapeva assaporare la vita fino in fondo. E sotto un’apparenza brillante si nascondevano anche storie difficili e profonde che nascondeva alle persone che amava. Ha dato al mondo una versione completamente inedita delle atrocità della guerra, mentre cercava il suo personalissimo punto di vista.

L’attrice premio Oscar in un’intervista riportata da Vogue Italia

The Lives of Lee Miller: il libro fonte di ispirazione

Il punto di partenza del film di Kuras è il libro di Antony Penrose, The Lives of Lee Miller. In Lee, Penrose (Josh O’Connor) si siede con la madre anziana per registrare una testimonianza e un flashback della sua vita, concentrandosi principalmente sugli anni della guerra. Tuttavia, questo non successe veramente nella vita perché la fotografa non parlò mai, fin quando fu in vita, del passato con il figlio. “C’era una naturale modestia, una naturale umiltàMa penso anche che ciò che nessuno di noi capì all’epoca era che soffriva acutamente di disturbo da stress post-traumatico” afferma Penrose. A fronte di questo, possiamo dimostrare la difficile realtà di cui Lee e il suo collega furono testimoni, ovvero quella del campo di Dachau nel giorno della sua liberazione (il 30 aprile 1945), attraverso il telegramma che la reporter scrisse al suo editore per supportare le sue foto : “TI IMPLORO DI CREDERE CHE QUESTO È VERO”. Poco dopo la sua morte, Antony trovò per puro caso 60mila negativi, tra scatti e manoscritti, appartenenti alla madre e relegati fino ad allora in un attico. Ma d’altronde, è da questo che si vedono le grandi personalità, dalla loro semplice riservatezza.

Kate Winslet sul suo personaggio:

Lee è il mio film più personale. Rappresenta un capitolo fondamentale della mia vita, è importante che la gente lo veda: vado ovunque per presentarlo. C’era qualcosa in Lee Miller di così coraggioso e determinato che non avevo mai visto in nessuno dei miei personaggi, e in nessuna donna che avevo conosciuto

Kate Winslet per IO Donna

Un progetto lungo ben 6 anni e prodotto dalla stessa attrice protagonista. Perciò, non fatevelo scappare: Lee, il nuovo film con Kate Winslet, vi aspetta nelle sale italiane dal 13 marzo e siamo sicuri sarà in grado di emozionarci e di renderci, ancora una volta, testimoni di ciò che fu la Seconda Guerra Mondiale, ma da una prospettiva personalissima.

Immagine in evidenza: CINEMATOGRAPHE.IT

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