A Carnevale ogni parata vale!

Ieri 4 marzo -noto anche come Martedì Grasso– si è conclusa la  festività di Carnevale, iniziata giovedì 27 febbraio – o Giovedì Grasso. Prende così avvio un altro periodo di celebrazione, in questo caso religioso: la Quaresima.  Quali sono state la parate più fascinose di questi giorni? E i carri più appariscenti? Abbiamo ancora interesse per questa branca così radicata nella nostra cultura? 

Carnevale di Viareggio

Famoso per le proprie bellissime sfilate, Viareggio quest’anno ha celebrato il Carnevale ben più a lungo del periodo formalmente ad esso dedicato: dall’8 febbraio al 4 marzo. Quella toscana è una delle celebrazioni più rinomate non soltanto in Italia, ma nell’Europa tutta, ospitando ben mezzo milione di spettatori!

La città è nota in particolare per la sfilata di galleggianti e maschere che raffigurano personaggi pubblici (politici, sportivi, personalità della tv…).

In questo carro è possibile vedere raffigurato il volto della conduttrice Maria De Filippi a sormontare il carro noto come La grande condottiera, di Luca Bertozzi. “È la Giovanna d’Arco dei nostri tempi, una leader innovativa che con il suo esercito di star e grotteschi personaggi, conquista e difende il Regno del Biscione.

(La Nazione)

L’impegno per la costruzione di questi affascinanti, ma soprattutto enormi, carri richiede anni di sacrifici, che ripagano però sempre gli occhi dei visitatori, e che a loro volta vengono ripagati da innumerevoli elogi. 

Inoltre, da vera interprete dello spirito carnevalesco, la città possiede addirittura una vera e propria mascotte: il pagliaccio Burlamacco risale ai primi anni ‘30, nato da un concorso artistico per rappresentare la già nota tradizione. Una sua statua è oggi visibile sul Lungomare.

Carnevale di Venezia

Un’altra città nota in Italia e nel mondo per la propria cultura legata a maschere e travestimenti è indubbiamente Venezia. Le origini sono antichissime, con la prima testimonianza attribuibile a un documento del Doge Vitale Falier, risalente al 1094. Il motivo della nascita di questa festività richiama in larga misura quella romana del “panem et circenses”: si trattava di un periodo di svago concesso specialmente ai ceti più bassi per dedicarsi completamente ai festeggiamenti. 

Oggi il Carnevale di Venezia è noto anche per film, libri, video game… e proprio per questo i turisti che vi sostano la città durante questo periodo sono oltre un milione. 

Oltre alle più comuni parate, il lido ospita una realtà a dir poco unica: il corteo acqueo. Si tratta -come si può bene intendere- di sfilate di carri che hanno però luogo sui canali; di fatto, si tratta di vere e proprie sfilate di gondole, colorate e costruite in modo da non invidiare nulla alle normali parate. Sull’acqua hanno anche luogo spettacolari esibizioni, a celebrare storie e racconti tra i più famosi.

Carnevale di Ivrea

Anche il Piemonte è sede di una famosa celebrazione carnevalesca, presso il comune di Ivrea, in provincia di Torino. Anche qui, i visitatori si contano a migliaia. 

In questo caso, un’altra tradizione assume particolare importanza in contemporanea al Carnevale: la battaglia arance. Si tratta di un vero e proprio patrimonio culturale, che affonda le proprie radice nel diciannovesimo secolo, posizionando la festa tra le più importanti nel panorama nazionale ed internazionale. Tutti i presenti possono decidere di prendere parte alla battaglia, previa iscrizione a una delle nove squadre a piedi -distinguibili per i diversi colori-, oppure ad un carro da getto (il cui numero varia di anno in anno, ma che supera ormai la cinquantina). 

Qualche travestimento

Carri a parte, quali sono stati i costumi più in voga in questo Carnevale per gli italiani? 

Se negli ultimi anni uno tra i travestimenti più visti è stato quello di Barbie -a seguito dell’uscita dell’omonimo film al cinema-, quest’anno di macchie rosa se ne sono viste ben poche. Torna invece la ricerca alla tuta di Squid Game, influenzata dalla seconda stagione, dimostrando come tutto sia ormai un trend. I più piccoli restano fedeli per la maggior parte ai loro cartoni animati preferiti, dai più recenti (Masha e Orso, Vaiana, Elsa, Bing…) ai più iconici e già rodati (Lilo e Stitch, la Bella e la Bestia, Spider-man, Harry Potter…). 

Punto di riferimento restano comunque, tra i cortei e tra i festeggianti, le famose maschere della tradizione italiana, come Pulcinella, Arlecchino, Colombina, Pantalone… e i loro d’immagine di (dis)avventure. 

Immagine in evidenza: FanPage

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