Gene Hackman aveva 95 anni, quando ne è stato trovato senza vita il corpo, insieme a quello della moglie e del cane nella loro residenza di Santa Fe, New Mexico. Le cause dei decessi non sono ancora state chiarite: è attualmente in corso un’indagine. I corpi dei coniugi erano morti da 24 ore e si trovavano in due stanze separate. Non sarebbe da escludere una fuga di gas.
Prime dichiarazioni
13.45 ora locale di mercoledì 25 febbraio. L’arrivo degli agenti sul posto è stato determinato da una richiesta di controllo giunta da parte di un vicino, preoccupato dal non avere notizie recenti dalla coppia. Nella loro residenza, nel complesso di Old Sunset Trail ad Hyde Park, nord est di Santa Fe, New Mexico, sono stati scoperti e in seguito identificati i corpi di Gene Hackman e della moglie Betsy Arakawa, insieme a quello del loro cane. Le prime dichiarazioni non suggerirebbero che l’attore sia stato coinvolto in un caso di omicidio, sul cui corpo e su quello della moglie non sono stati trovati evidenti segni di traumi. “L’autopsia ci dirà di più” è stato il commento di Adan Mendoza, lo Sceriffo della Contea di Santa Fe, per New York Times.
NBC News riporta: “Foul play is not suspected as a factor in those deaths at this time“, ha asserito la portavoce dell’Ufficio dello Sceriffo, Denise Womack Avila, “However exact cause of death has not been determined“. Gene Hackman era stato visto e fotografato lo scorso marzo, dopo due decenni fuori dai riflettori, mentre andava in un ristorante di pesce a mangiare, aggrappandosi al braccio della moglie per reggersi in equilibrio.
Come causa possibile delle morti, non sarebbe da escludere una fuga di gas, dovuta a un guasto a una caldaia, afferma sulla Fox Michael Baden, perito patologo, oppure data dal fatto che il motore di un’auto, rimasto acceso in garage, avesse rilasciato dei fumi di scarico nella casa dei due coniugi, avvelenandoli. La fuga di gas era stata ipotizzata anche dalla figlia di Hackman e della prima moglie Faye Maltese, Elizabeth. La porta di casa era socchiusa, e i due coniugi si trovavano in due stanze diverse al momento della morte.
Il corpo della moglie era riverso sul pavimento del bagno, in stato di decomposizione e di mummificazione su piedi e mani; su un bancone un flacone di pillole aperto e alcune sparse intorno, e a terra la stufa leggermente spostata. Il corpo di lui, invece, è stato trovato in una camera vicina alla cucina da due addetti alla manutenzione, che per primi hanno rinvenuti i corpi di entrambi; Hackman era completamente vestito e accanto a lui sono stati trovati il bastone e degli occhiali da sole. Il tutto lascerebbe ipotizzare che la morte sia stata improvvisa: “Non hanno sentito male, si sono semplicemente addormentati“, ha continuato Baden riguardo l’ipotesi che possa essere stata una fuga di gas accidentale a causare la morte di marito e moglie. L’agenzia Tmz ha precisato però che: “I vigili del fuoco hanno comunicato di non aver visto alcun segno di perdita di monossido di carbonio o avvelenamento“.
La polizia non si è sentita per ora di escludere alcuna pista. Anche se le ipotesi di suicidio e di suicidio-omicidio sarebbero fugate dal non aver rivenuto sul luogo nessun biglietto che potesse suggerire un doppio suicidio.
La moglie dell’attore hollywoodiano, Betsy Arakawa, 63enne hawaiana e pianista classica, si era sposata con lui nel 1991. Dopo la separazione e il divorzio dalla precedente moglie, Faye Maltese, Hackman aveva incontrato Arakawa mentre questa lavora part-time in una palestra in California. Insieme avevano progettato la loro residenza di Santa Fe, dove abitavano insieme ai loro tre cani pastori tedeschi – uno di questi è quello morto con loro, in un armadio del bagno. Gli altri due sono sopravvissuti, mentre uno correva per il giardino della casa, l’altro faceva da guardia al corpo della padrona Betsy.
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Una carriera da premio
A meno di un anno dal cinquantesimo di Frankenstein Junior, ne muore uno degli interpreti più brillanti, e che ha fatto la storia di questa e altra cinematografia occidentale. Eugene Allen “Gene” Hackman, attore in più di cento ruoli per il cinema, si era ritirato nel 2008 dalle scene, dopo aver recitato in un ultimo film girato nel 2004 dal regista Donald Petrie (Due candidati per una poltrona, insieme all’attore del Queens, Ray Romano).
Una carriera durata un sessantennio, coronata da vasti successi. Vincitore di due Oscar grazie a Il braccio violento della legge (William Friedkin, 1971) e a Gli spietati (Clint Eastwood, 1992); due Academy Awards, quattro Golden Globe, un Orso d’Argento come miglior attore per Mississipi Burning (Alan Parker, 1988); uno Screen Actor Guild Award e due BAFTA. Oltre a diverse nomine agli Oscar per le sue apparizioni in Bonnie & Clyde (Gangster Story, Arthur Penn, 1967), I never sang for my father (Anello di sangue, Gilbert Cates, 1970) e il già menzionato Mississipi Burning.
Molteplici anche i suoi ruoli accanto a star del calibro di Hollywood. Tra questi ricordiamo certamente la sua interpretazione ne Lo spaventapasseri (Jerry Schatzberg, 1973), con Al Pacino; e ne La Conversazione, 1974, il film di spionaggio appartenente a una fitta carriera dietro la macchina da presa del regista Francis Ford Coppola. Infine, la sopracitata pellicola capolavoro, falsamente retrò, di Mel Brooks, Frankenstein Junior (1974), accanto all’attore feticcio Gene Wilder e al comico Marty Feldman.
I molti film e le parti
Il lascito che Gene Hackman ha offerto al cinema d’occidente non si esaurisce nei soli film riportati. Una carriera attoriale all’insegna del Bene in certi casi, e del Male in altri (famosi i suoi ruoli, negli anni Settanta, in diversi Superman come Lex Luthor; e i suoi personaggi più cinici e spietati, ma sempre velati da un infido sarcasmo). Il primo film per cui fu scritturato, Lilith – La dea dell’amore (Robert Rossen, 1964), lo condusse in breve tempo a raggiungere i suoi vecchi compagni di recitazione, Dustin Hoffman e Robert Duvall. Il primo dei due aveva preso la parte di protagonista nel film Il laureato (1967) del regista, della neonata New Hollywood, Arthur Penn. Hoffman e Hackman sono tornati a recitare l’uno accanto all’altro nel 2003 nel film La giuria, di Gary Fleder. Robert Duvall, invece, è stato a fianco di Gene Hackman in La Conversazione di Coppola.
“La perdita di un grande artista è sempre motivo di lutto e di celebrazione: Gene Hackman era un grande attore, stimolante e magnifico nel suo lavoro e nella sua complessità“, le parole con le quali Francis Ford Coppola ha reso omaggio all’attore scomparso.
Anche attore per Woody Allen, in Un’altra donna (1988), e più recentemente per Wes Anderson in I Tenenbaum (2001), ha interpretato personaggi e volti diversi, immedesimandosi in generi che andassero dal thriller alla commedia romantica.
You go through stages in your career that you feel very good about yourself. Then you feel awful, like, ‘Why didn’t I choose something else?’ But overall I’m pretty satisfied that I made the right choice when I decided to be an actor
Gene Hackman
Immagine in evidenza: FMT