Il Politeama Rossetti di Trieste è tra i Teatri Stabili più antichi d’Italia. La sua storia, il suo cartellone variegato, tra cui spiccano le produzioni di teatro musicale, e la sua estetica lo rendono uno dei teatri più importanti del nostro Paese.
Le sale
Il Politeama Rossetti è la sede del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. La sua attività si articola in due sale: la Sala Bartoli, con i suoi 128 posti, è dedicata per lo più alla drammaturgia contemporanea, mentre la sala maggiore, che dal 2010 ha preso il nome di “Sala Assicurazioni Generali“, è uno degli spazi teatrali, dedicati alla prosa, più grandi d’Europa, con una capienza di 1530 spettatori.
Le origini
La costruzione del teatro risale al 1877 per opera dell’architetto Nicolò Bruno e per volontà di azionisti privati. Fin dall’inaugurazione, avvenuta il 27 aprile 1878 con il balletto “Pietro Micca“, il Rossetti fu apprezzato per la bellezza della sala e del foyer, oltre che per la sua capienza: nel corso dell’Ottocento arrivava ad avere 5000 posti.
Nel 1880 venne ceduto al Comune, diventando centro nevralgico della cultura cittadina. Come suggerisce il termine “politeama”, il teatro ospitò spettacoli dei generi più disparati: non solo operette, proiezioni cinematografiche e teatro di rivista, ma anche esibizioni di acrobati, dominatori e cavallerizzi.
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Domenico Rossetti
Il Politeama Rossetti prende il nome da Domenico Rossetti De Scander. Triestino dell’annata 1774, dopo aver conseguito la laurea in legge, ricoprì la carica di Civico Procuratore per 25 anni. All’amore per la giurisprudenza si affiancò la predilezione per le belle arti. Rossetti, affezionato al Petrarca, raccolse manoscritti, codici ed edizioni che donò alla Biblioteca Civica. Fondò il periodico “Archeografo Triestino” e la Società di Minerva, la più antica associazione culturale del Friuli Venezia Giulia e attiva tutt’oggi.
Il golfo mistico e la cupola
Poiché è un politeama, e dunque ospita anche il genere musicale, il Rossetti ha la possibilità di ospitare, tra platea e proscenio, lo spazio per l’orchestra: il cosiddetto “golfo mistico”.
La cupola sovrastante la sala è uno dei simboli del Politeama Rossetti: fino agli anni ’50 aveva un meccanismo che le permetteva di aprirsi e far godere al pubblico spettacoli sotto le stelle. A seguito di un restauro, alla possibilità di vedere la volta celeste è subentrato un cielo stellato dipinto, che, grazie a 1600 fibre ottiche, si illumina prima dell’apertura del sipario.
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Un cartellone ricco di musical
Il Politeama Rossetti è un punto di riferimento in Italia per quel genere teatrale che, nel nostro Paese, spesso viene ancora sottovalutato: il musical. Il Rossetti diventa dimora tanto per produzioni italiane, quanto per produzioni estere. “Anastasia“, “Peter-Pan” e “Grease” sono solo alcuni dei grandi musical italiani che sono passati al politeama in questa stagione; dall’altro canto tra i titoli internazionali ospiti al Rossetti ci sono “Les Miserables“, “Mamma Mia!” e, per la prima volta in Italia, “Come From Away“. Arrivato dal West End di Londra, “Come From Away” è un musical, ambientato in Canada l’11 settembre del 2001, che parla di solidarietà e accoglienza. Un altro evento che il politeama di Trieste ha avuto il privilegio di accogliere è la prima europea di “The Reunion“: il concerto con le grandi stelle di Broadway e West End.
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Immagine in evidenza: il Rossetti