Si torna sempre dove si è stati bene, dice il detto, e vale anche per un campione come Neymar Jr, che 12 anni dopo l’ultima volta è tornato ad indossare i colori bianco e neri della maglia del Santos, la squadra che lo ha fatto conoscere al mondo. Ripercorriamo allora, la carriera di uno dei calciatori più brillanti di questo ultimo decennio.
Il principe è tornato
Perché, se Pelè, “O Rey”, è il re del Santos, Neymar Jr, “O Ney” è il principe. Il calciatore 33enne, ha deciso infatti, di tornare a giocare per la sua squadra del cuore, con cui indosserà la maglia numero “10” che un tempo era di Pelè. L’avventura di Neymar con il Santos inizia più di venti anni fa. Il talento brasiliano infatti, inizia a giocare per loro all’età di 11 anni, ma sarà 6 anni più tardi, nel 2009, che troverà un posto stabile in prima squadra.
Il triennio 2010-2012 è il momento dell’affermazione di Neymar come talento mondiale. In questi anni vince tre campionati brasiliani e una Coppa del Brasile con il Santos, mentre con la Nazionale brasiliana, di cui entra a far parte in pianta stabile nel 2010, conquista una medaglia d’argento alle Olimpiadi nel 2012.
Ciò che farà ingolosire i club europei nel volerlo a tutti i costi è ben altro. Nel 2011, infatti, vince il FIFA Puskas Award per aver segnato il gol più bello dell’anno, ma ciò che ha esaltato ancora di più il talento di questo ragazzo è il fatto di essersi classificato al decimo posto per il Pallone d’Oro. Inoltre, è stato il primo a entrare nelle prime dieci posizioni, non militando in un campionato europeo.
Nel 2013, tra le tante concorrenti, Neymar sceglierà il Barcellona, dove si trasferirà il 3 giugno.
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Gli anni d’oro a Barcellona
Con i blaugrana, soprannome del Barcellona visti i colori della maglia, Neymar Jr crescerà tecnicamente e tatticamente, anche grazie al grande legame di amicizia con gli altri due componenti del tridente d’attacco, tali Lionel Messi e Luis Suarez. Questo tridente interamente sudamericano, conosciuto come MSN, acronimo dei cognomi dei tre, è considerato uno dei più prolifici della storia del calcio, tanto che nella stagione 2014-2015, misero a segno ben 122 reti.
Durante i quattro anni di permanenza in Catalogna, l’ala brasiliana arricchirà il suo palmarès con ben 10 trofei, tra cui spiccano 2 campionati spagnoli, 3 Coppe del Re e soprattutto, la conquista della Champions League il 6 giugno 2015 in cui proprio Neymar segnerà il gol del definitivo 3-1 ai danni della Juventus.
Restando in tema Champions League ci spostiamo alla stagione 2016-2017 in cui il Barcellona, grazie ad una performance da fuoriclasse del brasiliano, arricchita da 2 gol e l’assist decisivo, completerà la più grande rimonta della storia della competizione. All’andata degli ottavi di finale, la squadra spagnola viene sconfitta per 4-0 dal Paris Saint-Germain e mentre tutti avevano perso le speranze, la squadra allora allenata da Luis Enrique, ribaltò la situazione vincendo 6-1 e conquistando la qualificazione al turno successivo.
L’avventura di Neymar in Spagna si concluderà il 3 agosto 2017, quando viene ufficializzato il suo trasferimento al PSG, con il club parigino che verserà nelle tasche del Barcellona 222 milioni di euro, che lo renderà il trasferimento più oneroso nella storia del calcio.
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Un nuovo inizio
A Parigi alterna stagioni ad alto livello e periodi in cui non gioca a causa di infortuni, alcuni dei quali comportano anche degli interventi. Nella squadra della capitale francese milita per ben sei stagioni, mettendo in bacheca 13 trofei nazionali, di cui 5 campionati, raggiungendo inoltre, per la seconda volta, la finale di Champions League nel 2020, dove però, a trionfare saranno i tedeschi del Bayern Monaco.
Il 15 agosto 2023 passerà all’Al-Hilal, squadra del campionato saudita, dove, per via di infortuni ripetuti chiuderà la sua esperienza araba anzitempo, registrando solo 7 presenze e segnando solo un misero gol.
Questo ritorno a casa può significare per lui un nuovo inizio, protetto dal calore dei tifosi del Santos e liberato dalla montagna di pressioni che aveva addosso in Europa.
Chissà che non torneremo a vedere alcuni sprazzi di genialità di un Neymar Jr che da qualche anno a questa parte non riconosciamo più.
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Immagine in evidenza: Playmaker Brasil