“Tenente Colombo, analisi di un omicidio”: giallo in teatro a Milano

MILANO – L’inconfondibile impermeabile beige del Tenente Colombo si spoglia del personaggio televisivo di Peter Falk per farsi indossare da Gianluca Ramazzotti al Teatro Franco Parenti. Dal 3 al 9 gennaio, nella Sala Grande del teatro milanese va in scena Tenente Colombo, analisi di un omicidio, il caso del poliziotto, goffo ma brillante, dell’omonimo telefilm di fine anni ’60, Tenente Colombo.

Los Angeles, 1967

In un’originale veste, italiana, il Tenente Colombo mette piede a Milano. Per la produzione di Oliver & Friends e JL Rodomonte Productions, il palcoscenico del Teatro Franco Parenti accoglie la regia di Marcello Cotugno e la scena di un’America afosa di fine anni ’60. “Los Angeles, 1967. Giovedì 10 maggio“, la scritta viene riprodotta su un piccolo schermo dal fascio di luce di un proiettore. Il palco è calato nel buio. Ma lì c’è già, e si nasconde, il primo attore: Pietro Bontempo, il pacato e razionale dottor Flemming, se non che il colpevole di un efferato e folle omicidio. Stanco della moglie (Sara Ricci), deciderà di ucciderla per scappare con l’amante (Samuela Sardo) e con il lussuoso patrimonio della prima, complici l’avarizia e una natura umana poco incline ai compromessi.

Lo vediamo, all’inizio dello spettacolo, stagliato in una potente coloritura rossa, fumare una sigaretta, mentre poco prima avevamo udito l’urlo di una donna, in una probabile premonizione di ciò che sarebbe accaduto poi. Il delitto si consuma nella prima mezz’ora di spettacolo: come è classico per la serie del Tenente Colombo, anche a teatro lo spettatore è reso voyeur del crimine, che espone il criminale e la vittima nel loro ultimo atto insieme.

Una scena dello spettacolo. Da sinistra: Tenente Colombo (Gianluca Ramazzotti) e il dottor Roy Flemming (Pietro Bontempo) nello studio del dottore. Da Teatro Michelangelo

La scenografia: gioco di luci e di ombre e di musiche

La scenografia, seppur nella penombra dei primi minuti, si distingue subito nella sua particolarità: due palchetti girevoli, concavi ciascuno sul fronte e sul retro, fanno da ambientazioni per la storia. Sul primo lato, entrambi i semicerchi accolgono uno studio, foderato da legno di mogano intriso dell’odore del tabacco. È lo studio dove Roy Flemming esercita la professione di medico psicoanalista e dove accoglie i propri pazienti. Tra questi, Susan, l’amante, è il personaggio fragile e maldestro di Samuela Sardo.

Al cambio di scena, il palco viene oscurato e le strutture semoventi cambiano faccia: il secondo lato dei semicerchi descrive così un altro interno, la casa del dottore. Con un arredo minimale (un divanetto bianco e un bar casalingo), si lasciano al pubblico immaginare i confini di quello spazio. Esso è il luogo fisico in cui Flemming compirà il proprio crimine e dove si troverà spesso in compagnia del procuratore, figura di tramite tra la ragione e il vizio, interpretata da Nini Salerno. Occasionalmente, l’interno diventerà persino una larga terrazza, un campo da golf, uno studio cinematografico (quello di Peyton Place, la soap opera immaginata in cui recita l’ingenua amante del dottor Flemming).

Durante lo spettacolo, l’uso sapiente del colore e del buio crea contrasti che mettono in risalto prima un personaggio, poi un altro, infine un dettaglio, comico o drammatico, che corona un dialogo. Al termine della performance, l’intera Sala Grande del teatro sarà impregnata dell’odore del sigaro di Colombo. Questo dettaglio olfattivo darà un senso maggiore di realismo alla scena e ai personaggi, ritratti non come semplici pedine in mano alla trama, bensì riflessi di personalità viventi e vivide.

I dialoghi, veri e di scottante ilarità (specialmente le battute in bocca a Colombo, emblematico nel suo ruolo di poliziotto impacciato ma di ineccepibile astuzia), si mischiano alle musiche jazz che fanno eco a un tempo e a un luogo, solo fisicamente, a noi impropri e lontani.

Procuratore: “Un successo in questo caso potrebbe influenzare una sua promozione. Sono in corsa per la carica di Governatore”

Colombo: “Ah sì, sì, lo so. E spero tanto che batta Ronald Reagan!”

Estratto dello spettacolo di “Tenente Colombo, analisi di un omicidio”
Una scena dello spettacolo. Da sinistra: Tenente Colombo mentre fuma un sigaro e il procuratore (Nini Salerno) in casa del dottor Flemming. Da Diario FVG

All’origine del cult televisivo ci fu… il teatro

La fortunata serie TV del Tenente Colombo nacque da un’idea di William Theodore Link e di Richard Leighton Levinson. I due produttori statunitensi, già collaboratori in altri progetti televisivi, quali La signora in giallo, Mannix, Ellery Queen, non trovarono carta bianca per Colombo. L’ispirazione, oltre che da una grande passione per il poliziesco e il mistery, venne loro da uno spettacolo teatrale che nel 1962 riempì i sedili del Curran Theatre di San Francisco.

Il 20 gennaio di quell’anno, la prima di Prescription: Murder ebbe luogo. Presentò per la prima volta il personaggio carismatico di un poliziotto (Thomas Mitchell, attore in Via col vento e La vita è meravigliosa), operativo nella Squadra Omicidi di Los Angeles, alle prese con un delicato caso di omicidio. Il colpevole era uno psicoanalista (Joseph Cotten, attore in Quarto Potere) giunto all’apice del matrimonio con sua moglie, deciso a ucciderla e a fuggire in Messico con l’amante e i soldi.

Quel poliziotto di Los Angeles fu lo stesso Tenente che, qualche anno più tardi, venne trasmesso via cavo sul canale NBC con due puntate pilota: la prima, della durata di due ore, raccontò lo stesso caso del dottor Roy Flemming presentato nel 1962 a San Francisco, lo stesso ripreso anche da Marcello Cotugno nel proprio spettacolo. La televisione accolse la storia del Tenente Colombo con grande favore, nel 1971 si registra la messa in onda ufficiale della serie, che, ancora oggi, trova spazio nel palinsesto televisivo estero e italiano.

“Episodio 1”, la serie continua: le prossime repliche

Ancora due date al Teatro Franco Parenti, oggi e domani, dopo sette repliche di successo, ci separano dal resto del tour. Lo spettacolo volerà fino ad Argenta, FE, al Teatro dei Fluttuanti, il 17 gennaio; e a Modena, MO, il 28 e 29 gennaio, presso il Teatro Michelangelo. A febbraio, altri sei appuntamenti: Bologna, BO, il Teatro Celebrazioni ospiterà il cast di Tenente Colombo, analisi di un omicidio il 1° del mese, contando però anche una data all’ultimo di gennaio. Dopo la tappa nel capoluogo emiliano, spostando lo sguardo verso l’alto si intravede il piccolo comune di Arzignano, VI. Qui, il Teatro Mattarello aprirà il sipario il 6 febbraio, mentre l’8 e il 9 spetterà a quello del Teatro Comunale Traiano di Civitavecchia, RM. Infine, le ultime date verranno consumate ad Altamura, BA, sul palcoscenico del Teatro Mercadante. L’appuntamento è fissato per il 15 e il 16 di febbraio.

A questa pagina, le informazioni relative a luoghi e biglietti.

Da sinistra: Samuela Sardo, Nini Salerno, Gianluca Ramazzotti, Pietro Bontempo, Sara Ricci. Da InstArt

Immagine in evidenza: Albenga Corsara

Autore

  • Mi chiamo Giulia, sono studentessa al 3° anno della Facoltà di Comunicazione, Media e Pubblicità. Mi interesso di giornalismo e critica, sono illustratrice amatoriale e, musicalmente, batterista. Abitando in Brianza, ho imparato a conoscere Milano grazie allo IULM, sperimentando e migliorando le mie capacità creative e tecniche, che mi portano a scrivere oggi per il blog della radio universitaria.

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1 Commento

  • Pubblicato il 9 Gennaio 2025 01:38 0Likes
    Stefano

    La serie televisiva del tenente Colombo, la seguivo e la seguo ancora oggi, tutte le sere su canale 27 …

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