John Galliano: genio e sregolatezza

John Galliano, o meglio conosciuto Enfant Terrible, famoso designer inglese è considerato uno degli stilisti più rilevanti nel mondo della moda. Controverso, trasgressivo, romantico, creativo e teatrale. La sua carriera è sicuramente una delle più interessanti in cui i colpi di scena non sono venuti a mancare. Grazie al suo talento è riuscito a dar vita ad alcune delle sfilate più memorabili nella storia della fashion industry. 

La sua ascesa

John Galliano è nato a Gibilterra il 28 novembre 1960 per poi essersi trasferito in adolescenza a Londra. Si iscrive al Central Saint Martins College of Art and Design, una delle scuole di moda più prestigiose al mondo. Nel ‘84, la sua collezione di laurea, intitolata Les Incroyables, ispirata alla Rivoluzione Francese, fu un successo grandioso, venne infatti acquistata interamente dalla boutique Browns di Londra. Da qui la sua carriera prese il volo. Il suo segno distintivo divenne la teatralità, e gli show esaltati che proponeva. Le sue collezioni raccontavano delle vere e proprie storie. Galliano ha utilizzato il suo talento per creare delle narrazioni che venivano presentate sulle passerelle.

Fondò quindi la sua casa di moda dove presentava le collezioni ma i primi problemi vennero a galla. Come tutti gli stilisti emergenti si trovò a far fronte a difficoltà finanziarie che vennero risolte grazie all’aiuto di Anna Wintour, direttrice di Vogue, che vide in lui un grande talento emergente. Dopo essersi stabilizzato nella capitale francese venne nominato prima direttore creativo della maison Givenchy (primo inglese a guidare una casa di moda francese). In seguito gli venne affidata la direzione creativa di Dior, grazie al suo genio la casa di alta moda visse uno dei momenti più rosei della sua storia.

La caduta e la redenzione

Forse a causa del successo troppo fulmineo, lo stilista per il troppo stress e la troppa pressione che sentiva su di sé intraprese una strada sbagliata: rifugiandosi nell’alcol e nelle droghe. Dal 2011 fino al 2013 visse un periodo nero, caratterizzato anche dall’arresto a Parigi per insulti antisemiti e razzisti pronunciati pubblicamente. Il mondo della moda lo declassò immediatamente. Dior lo licenziò e lo stilista dovette far fronte alle sue responsabilità. La sua carriera riprese nel 2014 dopo un lungo percorso di riabilitazione. Il suo percorso di redenzione iniziò quando tornò a guidare un importante casa di alta moda, ovvero Maison Margiela.

I momenti più iconici della sua carriera

Tra genio e sregolatezza, John Galliano ha regalato al fashion system alcune delle sfilate più iconiche della storia, dove ha dimostrato di saper trasferire in passerella l’amore per la teatralità e la rivoluzione. 

Partendo dalla sfilata più recente è impossibile dimenticarsi, se si parla di Galliano, della sfilata Artisanal di Maison Margiela by John Galliano che ha ottenuto a Parigi nel 2024 durante la settimana dell’Haute Couture solo riscontri positivi. Lo show ha avuto grande rilievo sia dal vivo ma anche soprattutto grazie alla piattaforma social TikTok che ha saputo valorizzarne i momenti salienti. Le modelle che hanno sfilato in passerella in una location a dir poco suggestiva, una locanda dismessa connessa sotto il ponte Alessandro IlI, assomigliavano a bambole giganti indossando abiti decostruiti. 

Un’altra collezione famosa che rimarrà sicuramente nei ricordi di chi ha seguito il genio di Galliano è “Masai”, ispirata agli uomini e alle donne delle tribù africane. L’artista riesce a portare in passerella look mai visti prima che gli porteranno enorme successo durante la sua carriera.  La collezione coutureNefertiti” è invece ispirata alla civiltà egizia, mette in risalto l’utilizzo da parte del designer di colori e accessori tipici del periodo storico. Sempre ispirato alla storia e alle civiltà Galliano crea abiti che sembrano usciti da un salone o da un ballo dei primi del Novecento con la memorabile collezione “Galliano’s Dior” caratterizzata da vestiti pomposi e sfarzosi.

Dior di Galliano 1997-2011 – Foto Laziz Hamani, Annie Leibovitz Trunk Archive, da: Runway Magazine

L’addio a maison Margiela e il dubbio sul suo futuro

John Galliano, dopo 10 anni anni di collaborazione con Maison Margiela, lascia la direzione creativa. Attraverso una lettera pubblicata l’11 dicembre sul suo profilo Instagram che sembra quasi un flusso di coscienza l’artista ringrazia e omaggia il brand che lo ha riportato agli albori. Conclude con parole di stima per Renzo Rosso fondatore di Otb, gruppo internazionale di moda. La fiducia datagli da Rosso ha permesso al designer di riprendere il suo lavoro esprimendo la sua arte. La collaborazione tra Renzo Rosso e Galliano è considerata uno tra i riscatti artistici più scioccanti fra le case di moda. Il brand avrà ora bisogno di un successore nella sua direzione creativa. Il nome che più di tutti è quotato è quello di Glenn Martens, designer di Diesel. Ma la domanda che sorge spontanea è sul futuro di Galliano che per ora rimane avvolto nel mistero. Galliano stesso nella sua lettera dice che presto si saprà cosa il futuro lo aspetterà. Ora lo stilista si vuole godere il momento, inneggiando alla casa di moda francese.

Il mio cuore trabocca di gioia di gratitudine e la mia anima sorride… Le mie ali si sono riparate e ho capito meglio l’atto onnidivorante della creatività.

John Galliano

Oltre gli ostacoli

Lo stilista grazie alla seconda possibilità datagli da Maison Margiela è un esempio di come la possibilità di rifarsi gli abbia permesso di superare un momento difficile della sua vita uscendone vincitore. Infatti Maison Margiela ha raddoppiato vendite e profitti grazie alla guida creativa di John Galliano. Il designer ha saputo in maniera più sana e tranquilla trasferire il suo talento nelle passarelle. Rivoluzione e show rimangono comunque i suoi tratti distintivi. 

La carriera dello stilista è senz’altro fra le più distintive nel fashion system. Ora non rimane che attendere e vedere dove l’arte e il suo talento lo porteranno e se sarà in grado di rimanere fedele al suo credo, tra genio e sregolatezza.

Immagine in evidenza: ADLMAG

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