Si è tenuta ieri mattina, 10 dicembre, la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 24/25 presso l’Auditorium della sede milanese dell’Università IULM.
L’inizio della cerimonia
La mattinata ha segnato non solo l’inizio del 56esimo anno accademico dell’università ma anche del rettorato della professoressa Valentina Garavaglia, già pro-Rettore vicario con delega alla didattica in precedenza e prima donna a dirigere l’Ateneo.
Per cominciare inizia un video sul grande monitor che interrompe l’attesa degli spettatori. Il video riassume le attività e i traguardi dell’università giocando sul claim “IULM, time to be you” che viene cambiato in “time to learn”, “time to explore”, “time to create”, “time to connect”, “time to innovate” e infine “time to play”. Si articola poi su messaggi di speranza, auguri e promesse, attraverso il susseguirsi dei discorsi di sei personaggi di spicco della storia dell’ateneo e dell’istituzione lombarda.
Tra gli spettatori i pro-rettori, i presidi, i direttori di dipartimento e i delegati, oltre che gli studenti e i professori.
Anna Scavuzzo, l’apprezzamento all’impegno civile dell’università
Ad aprire le danze è Anna Scavuzzo, vice-sindaco di Milano e assessora all’istruzione. Inizia con un “in bocca al lupo” alla neo-rettrice Valentina Garavaglia esprimendo la sua gioia nel vedere che per la prima volta è una donna ad iniziare il proprio mandato in IULM. Per lei questo è segno di grande sensibilità e dimostrazione della volontà di aprire la strada ad una leadership femminile anche in questo ambito.
Continua complimentandosi per l’audacia dell’ateneo che ha saputo creare la sintesi necessaria tra le discipline tecnico-scientifiche e tutte quelle che sono le discipline creative, dando vita ad una formazione ad orizzonte ampio.
Incentra poi le sue riflessioni su quanto la IULM abbia contribuito all’arricchimento culturale dei quartieri che la circondano e più in generale della città. Racconta infatti come essa negli anni abbia dimostrato un’apertura importante verso la città di Milano, portando musica, letteratura ed arte ai cittadini. Un progetto che trova la sua piena espressione con “IULM for the city”, una selezione di corsi aperti a tutta la cittadinanza.
Non manca infine il saluto del sindaco di Milano Giuseppe Sala di cui fa portavoce:
È un momento in cui abbiamo bisogno della linfa e dell’energia dell’università per recuperare quella stanchezza che ogni tanto la nostra città percepisce. La vostra energia, creatività e capacità di essere ottimisti per il futuro è la linfa di cui abbiamo bisogno. Questa città vuole e deve lasciare spazio alle vostre ambizioni
Anna Scavuzzo
Marco Alparone, l’ateneo è come un libro
Arriva il turno di Marco Alparone, vice-presidente della regione Lombardia e assessore al bilancio e finanza. Per iniziare paragona l’anno accademico al capitolo di un libro, un capitolo nel quale gli studenti provano a realizzare i propri sogni e le proprie aspettative attraverso impegno e sacrificio.
Insiste poi sul ruolo fondamentale dei docenti durante il percorso formativo attribuendogli la responsabilità di trasmettere ai giovani i giusti valori contribuendo in tal mondo anche a costruire una società più forte.
In un momento storico come questo, di grandi cambiamenti, dice, la centralità del capitale umano è fondamentale e passa attraverso i ragazzi che scelgono di investire nel proprio sapere. Ed è proprio qui che accoda il suo augurio conclusivo di continuare a mantenere questa scelta anche nei momenti di difficoltà.
Giovanni Puglisi, tra passato e futuro dell’università
Si è poi passati all’intervento di Giovanni Puglisi, il presidente del consiglio di Amministrazione nonché in passato rettore dell’Università IULM dal 2001 al 2015.
Puglisi ha parlato dell’importanza della qualità intesa sia nel rapporto tra studenti e docenti, che nelle attività di ricerca. Ha voluto ricordare una progetto di grande successo realizzato durante il suo rettorato: Apeiron, una banca dati ancora oggi in funzione all’interno della nostra università.
In seguito ha ricordato l’apertura dell’anno accademico 2019/2020 quando intervenne il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in onore del 50esimo anniversario dalla fondazione della IULM. Puglisi ricorda bene gli svariati riferimenti ai “costruttori di futuro”, un concetto che continua a riflettere in modo impeccabile i risultati ottenuti dalla nostra università. Ha costruito il futuro quando nel 1968 Carlo Bo e Silvio Baridon fondarono lo IULM in un paese che guardava al pluralismo linguistico in modo refrattario. Quando negli anni ‘90 istituì il dipartimento di relazioni pubbliche e marketing. E, infine, quando si è aperta al mondo dell’intelligenza artificiale con il primo corso di laurea magistrale dedicatovi in Italia. E continuerà a costruire il futuro con curiosità negli anni che verranno.
Matteo Leone: determinazione, futuro e ambizioni
In rappresentanza di tutti gli studenti IULM Matteo Leone, rappresentante degli studenti nel presidio qualità università IULM, ha impostato la centralità del suo discorso sull’università come luogo sicuro in cui gli studenti possono essere liberi e seguire grazie ai professori, provocatori di pensiero e mentori i propri sogni. In un mondo che corre e non si sa bene verso quale direzione, prosegue Leone, la IULM diventa uno spazio di crescita personale oltre che professionale. Alla IULM si impara a sviluppare, a diventare consapevoli, per essere il seme di un’umanità migliore.
Leone rivendica quello che è il pensiero degli studenti che vengono considerati come non volenterosi ma che invece ricchi di audacia e ispirazione sono pronti a mettersi in gioco per aiutare un mondo in difficoltà a causa di scelte passate che si sono rivelate sbagliate.
La nostra generazione mostra una resistenza straordinaria, non siamo quelli che non hanno voglia di lavorare ma quelli che si trovano a far fronte a scelte sbagliate passate. Il lavoro rimane centrale nella nostra visione.
Matteo Leone
Conclude proponendo un’università ancora più internazionale, che spinga sull’acceleratore per permettere agli studenti di entrare a far parte di un mondo sempre più complesso ma che è pronto ad accoglierci, augurando alle matricole di appassionarsi e di seguire un percorso che abbia al centro la passione per il piacere di imparare.
Valentina Garavaglia, il rito dell’inaugurazione
Il rito, questo il termine con cui la neo-rettrice e docente di teatro della IULM Valentina Garavaglia ha aperto il suo discorso. Perché è proprio il rito il significato dell’inaugurazione che si svolge ogni anno: volere rinnovare e ribadire il ruolo e le responsabilità personali e comunitarie che gli atenei hanno nei confronti della società. Dei valori che soprattutto in questi anni difficili e confusi in seguito alla pandemia e alle guerra, è fondamentale rammentare.
Inoltre, di questi tempi, l’Italia e in generale l’Unione Europea sta vacillando per quanto riguarda il calo demografico. Questo fenomeno, in aggiunta ad un crescendo di proposte di formazione sempre più online, si riflette inevitabilmente anche nel sistema universitario che vede sempre meno iscritti, in particolare nelle istituzioni private come la IULM. Ciononostante, sono due milioni i ragazzi italiani che frequentano l’università, una risorsa e un contributo vitale per il Paese e per il progresso del sapere.
Garavaglia, ha poi parlato di un aspetto fondamentale dell’università per IULM: l’internazionalità. Infatti, negli ultimi sei anni gli studenti internazionali sono aumentati di più del 60% grazie a corsi in inglese, a accordi con altri atenei del mondo e ad un’ampia mobilità studentesca (Erasmus, dual degree, etc.). Tuttavia internazionalità non significa solo questo. Si tratta anche di aprirsi in un momento di crisi per accogliere gratuitamente studenti rifugiati all’interno dell’Ateneo: ben quarantatre solo negli ultimi due anni.
Non poteva mancare durante il suo intervento un grande riferimento teatrale: to be or not to be di Shakespeare. Proprio di recente, questa citazione è stata tradotta con il nuovo claim dell’Ateneo “Time to be IULM” : una proposta di università da vivere, con discipline che si studiano e si praticano.
Giungendo verso una conclusione, la rettrice ha pronunciato le seguenti parole:
Errare è parte essenziale della vita, della conoscenza, un’erranza in cerca della meta, un’erranza che anche dopo deviazioni che possono rivelarsi errori diventa esperienza e mai fallimento. L’errore, l’errare è quel prezioso compagno di viaggio che ci orienta verso la destinazione. […] In questo modo il destino diventa destinazione. Le università brulicano di destini in movimento che camminano sulle gambe dei nostri studenti e delle nostre studentesse.
Valentina Garavaglia
Anna Maria Bernini e la lode alla comunità IULM
A seguito di tutti gli interventi, la ministra dell’università e delle ricerca Anna Maria Bernini ha preso ispirazione dai discorsi brillanti che l’hanno preceduta ribadendo i concetti chiave: pensiero, innovazione, futuro e ricerca. La ministra ha sottolineato l’importanza dell’istruzione che è il nucleo di una società che si augura di diventare più forte e inclusiva. Con decisione ha invitato gli studenti ad essere protagonisti attivi di un futuro proficuo orientato alla libertà.
La ministra ha dichiarato poi che la IULM incarna lo spirito del ministero della ricerca: è alta formazione artistica, musicale e coreutica. Termina con una riflessione sull’errore e su come errare sia umano e corretto. Tutti pagano gli errori degli altri e tutti sbagliano: l’importante è non avere paura di sbagliare e la IULM è il luogo giusto dove sbagliare, sbagliare è sano, apprezzando la creatività dell’errore di ricerca.
IULM è armonia e bellezza
La mattinata si è conclusa con la consegna da parte della neo rettrice del sigillo della IULM alla Milano Strings Academy, un’orchestra amatoriale e giovanile. Come specificato dalla Garavaglia, il nostro Ateneo intende premiare non solo chi si è già conquistato il successo, ma anche chi è all’inizio della propria carriera per incoraggiare giovani talenti proprio come questa orchestra. Hanno deliziato tutti gli ospiti presenti in Auditorium di un’esibizione divertente e carica di forte emozione, suggellando quindi il rito inaugurale con un messaggio di armonia e bellezza.
Con la dichiarazione della Rettrice Prof.ssa Valentina Garavaglia, il 56° anno accademico della IULM è ufficialmente iniziato, portando con sé ambizioni, proposte per il futuro, tecnologia, comunità e passione. L’anno accademico che verrà per la IULM sarà sicuramente un anno proficuo e ricco in cui internazionalità e comunità si uniranno guidati dall’umanità di chi fa parte di questa istituzione.