Scopriamo come l’ospedale di Brescia sta rivoluzionando la diagnosi dei tumori con l’introduzione di Ion, un robot all’avanguardia che promette di cambiare il futuro della lotta contro il cancro.
Il robot Ion
Nelle ultime settimane l’ospedale di Brescia ha accolto tra le sue mura Ion, un avanzato robot per la diagnosi precoce dei tumori e, segnando un significativo passo in avanti nella lotta contro il cancro, questo nuovo dispositivo promette di migliorare notevolmente l’accuratezza e la tempestività delle diagnosi. Il nuovo arrivato sarà in grado di rivoluzionare la medicina per come la conosciamo? Scopriamolo!
Il modello precedente, conosciuto per la sua capacità di eseguire biopsie con una precisione invidiabile, ha permesso di ridurre i tempi di attesa per i pazienti, migliorando i risultati clinici; mentre il nuovo robot integra tecnologie di Intelligenza Artificiale avanzate, come il machine learning, che permettono di analizzare immagini mediche con una velocità e una precisione senza precedenti.
Come funziona Ion?
Grazie ai sofisticati algoritmi di machine learning, anche chiamato “apprendimento autonomo”, infatti, Ion sà identificare anomalie sospette nelle scansioni radiologiche e suggerendo ai medici le aree da esaminare con maggiore attenzione, il processo diagnostico viene accelerato permettendo di combattere i tumori gia dai primi stadi. Per fare ciò, i progettisti di Ion lo hanno reso in grado di eseguire broncoscopie avanzate, grazie all’ausilio di un braccio robotico estremamente preciso e sottile che è capace di raggiungere anche i noduli polmonari più piccoli.
Con le sue caratteristiche, Ion ha permesso molte agevolazioni rispetto ai metodi che tutti conosciamo, tra cui:
- Una precisione millimetrica
- Una minore invasività
- Una significativa riduzione dei tempi di diagnosi
- Un miglioramento della sicurezza dei pazienti
La robotica è il futuro della medicina? La risposta degli esperti
Questo strumento, negli ultimi anni, ha riscosso molto successo negli Stati Uniti d’America e non c’è dubbio che l’adozione di questa tecnologia da parte degli Spedali di Brescia li renda indiscutibilmente il centro dell’avanguardia medica italiana; nonché il primo ospedale in Italia e uno dei primi al mondo ad implementare questa tecnologia.
Certo, il percorso vero l’adozione del sistema di broncoscopie robotica avanzata presso gli Spedali Civili di Brescia non è stato facile, ma nel tempo sono stati registrati numerosi successi e il futuro non può che essere radioso proprio come ci ricorda la dottoressa Michela Bezzi, responsabile di Pneumologia Interventistica, durante un intervista: “Grazie alla precisione offerta da questo sistema robotico e all’imaging dettagliato della Cone Beam CT, possiamo individuare e trattare il cancro al polmone in modo più tempestivo ed efficace. Ciò si traduce in diagnosi più rapide, operazioni meno invasive e cure di qualità superiore“.
La dottoressa Bezzi ha inoltre organizzato il primo congresso internazionale dedicato alla broncoscopia robotica proprio a Brescia nel 2023 e nel 2024. Questo congresso ha raccolto talmente tanto il sostegno di colleghi da tutto il mondo che nel 2025, ad Amsterdam, ne verrà istituita un’altra edizione.
Questo ospedale, con una lunga storia di innovazione, continua a mettere il benessere dei pazienti al centro della propria missione e la possibilità di adottare tecnologia all’avanguardia in un ospedale pubblico dimostra che anche i pazienti assistiti da sistemi sanitari pubblici potranno beneficiare di tecnologiche avanzate. L’arrivo di Ion non è che un puntino, in mezzo ad una vera e propria rivoluzione che sta travolgendo l’umanità da qualche anno a questa parte, ma fin dove potremmo spingerci?
Immagine in evidenza: Intuitive