Guida non turistica di Parigi: 6 posti meno noti da visitare

Parigi la città dell’amore, Parigi la città dell’arte, Parigi la città della moda. La capitale francese vanta, senza ombra di dubbio, svariati titoli, tutti ottenuti con il massimo dei meriti. La si studia sui libri di storia dell’arte, la si vede nelle commedie romantiche e ne si legge nei migliori romanzi. Può dunque una città così nota, versatile e – all’apparenza – ormai visitata da tutti nascondere ancora qualche asso nella manica? Ecco sei posti non turistici da vedere se non si tratta della vostra prima volta nella città della Senna e ci si è stufati di Tour Eiffel, Champs-Élysées e Place Vendôme. Oppure, sei posti da vedere se, sebbene si tratti della prima volta, non si ha intenzione di mescolarsi alla convulsa massa di turisti in coda per un macaron a 8€.

Jardin des Grands Explorateurs

Quest’area verde viene spesso surclassata dai vicini Giardini di Lussemburgo, che, seppur meritino la grande nomea costruitasi attorno a loro nel corso del tempo, possono risultare uno spazio sicuramente più caotico e meno rilassante. Per leggere un bel libro, sorseggiare un buon caffè o passeggiare sgranocchiando un gustoso pain au chocolat si può optare per un’opzione decisamente più tranquilla: i Giardini dei Grandi Esploratori.

Quest’area fu creata nel 1867 in onore al veneziano Marco Polo – noto per i suoi viaggi in Oriente – e al francese René Robert Cavelier de La Salle – conosciuto per le esplorazioni in America del Nord

Le Jardin des Grands Explorateurs è caratterizzato da diverse statue che abbelliscono i vialetti contornati da castagni, ma l’attrattiva principale è la bronzea fontana dello scultore Jean-Baptiste Carpeaux del 1875. Intitolata Les quatre parties du monde, l’opera raffigura, per l’appunto, il mondo in quattro parti, rappresentate da altrettante figure umane che accerchiano un globo inciso di segni zodiacali, cavalli, delfini, tartarughe e ghirlande.

Les quatre parties du monde, Carpeaux, 1875. Da Paris 1900 L’art Nouveau

Bibliothèque Nationale de France – Site Richelieu

Ottima per studiare, la Biblioteca Nazionale di Francia si erge in Rue Vivienne.

La struttura presenta una meravigliosa sala ovale (Salle Ovale) le cui pareti sono ricoperte da un’infinita quantità di libri e manuali, e che al centro ospita file di tavoli destinati agli studenti in sessione. La biblioteca apre alle ore 10, e già alle 9 si può trovare coda davanti all’ingresso per essere certi di occupare i pochi posti a sedere – o, quanto meno, riuscire ad accaparrarsi una poltrona o un divanetto su cui far sfruttare le proprie ore di studio. 

In origine, il palazzo della BnF Richelieu, costruito nella prima metà del XVII secolo, svolgeva la funzione di dimora del cardinale Giulio Mazzarino

La Salle Ovale, completata nel 1931, è da allora classificata come monumento storico. A coprire le migliaia e migliaia di tomi sugli scaffali, uno spettacolare soffitto di vetro irradia la grande stanza di luce naturale. Lungo il perimetro della sala, inoltre, è possibile sfruttare dispositivi digitali innovativi al fine di meglio interpretare le preziose risorse messe a disposizione dalla Biblioteca. 

Nel palazzo è presente anche un museo che custodisce più di mille opere, tra cui il trono di Dagoberto, risalente all’VIII-IX secolo, e il Grand Camée de France, databile intorno al 23 d.C. 

Salle Ovale, Bibliothèque Richelieu. Da Dove Viaggi

Église Saint-Sulpice

Dire che Parigi sia nota per le proprie chiese è un understatement, ma, nonostante ciò, alcune riescono ancora a risultare poco note. É questo il caso dell’Église Saint-Sulpice, erta in Place Saint Sulpice, nel VI arrondissement. La Chiesa appare da fuori molto grande – vanta infatti il secondo posto per grandezza tra le chiese parigine dopo Notre Dame – con uno stile barocco frutto della rielaborazione francese degli inizi del XVII secolo della chiesa-tipo gesuita post-tridentina.

A causa della mancanza di fondi, servirono alla Chiesa 130 anni per il proprio compimento.

Al suo interno è possibile ammirare diverse opere francesi, dalle acquasantiere scolpite da Jean Baptiste Pigalle agli affreschi di Delacroix. Questa meta può forse non risultare sconosciuta a chi ha letto e apprezzato Il codice da Vinci dello scrittore Dan Brown, poiché proprio qui si svolge parte del romanzo. 

La fontana di Saint-Sulpice situata difronte alla Chiesa è datata 1844, opera dell’architetto di origine italiana Louis Visconti. Nota anche come fontana dei quattro Points Cardinaux, poiché raffigurante i quattro vescovi predicatori dell’epoca di Luigi XIV (Jacques Bénigne Bossuet, Fénelon, Fléchier e Massillon), l’opera nasconde in francese un gioco di parole. Sebbene il vero nome della fontana si riferisca ai quattro punti cardinali, point in francese significa “mai”. Risultato? La fontana dei quattro “mai cardinali”, in quanto i quattro religiosi, effettivamente, non ricevettero mai la porpora cardinalizia.

Visuale della Chiesa dalla piazza di Saint Sulpice. Da Parigi Online

Pizzeria Popolare

Nostalgia di casa? Nessuna paura. Nel secondo arrondissement si trova una delle pizze più buone che mangerai in vita tua. Cornicione alto, pasta sottile, ingredienti di qualità: le prelibatezze di Pizzeria Popolare racchiudono, sotto ogni punto di vista, la bellezza e la bontà di Napoli

Il ristorante – super instagrammabile – è ricoperto da bottiglie di alcolici, per lo più italiani, lungo tutte le pareti e lo stile è inconfondibilmente underground, in Rue Rèaumur 111.

Troverai soltanto camerieri tuoi compaesani, il che non potrà che farti sentire ancora di più a casa. La loro simpatia, gioventù e bravura ti farà gustare le loro pizze ancora di più, ma soprattutto portandoti a chiederti perché questo locale non ci sia anche in Italia. Se sarai abbastanza simpatico a chi ti avrà servito, sappi che non sarà né raro né difficile che ti venga proposto un amaro offerto. E come dire di no? 

É importante ricordare che anche sul sito stesso del ristorante è specificato che, sebbene sia possibile provare a passare ed entrare, è nettamente più consigliato prenotare.

Interni del locale Pizzeria Popolare. Da Circolo Popolare

Cimetière du Père-Lachaise

Meta sicuramente meno allegra è il Cimitero di Père-Lachaise, situato nel XX arrondissement. L’intera area è immersa dal verde degli alberi, che le donano un’aria ancora più fiabesca e spirituale. La flora eccessiva e spesso incolta non è esime da critiche, specialmente per quanto concerne il monumento ai morti di San Bartolomeo, rovinato in parte dalla vegetazione e dall’umidità che ne accelera il deterioramento.

La necropoli, aperta ogni giorno, a orari variabili, è situata su una delle sette colline di Parigi, chiamata Champ-l’Évêque.
Al suo interno avrete la possibilità di portare omaggio alle tombe di alcuni dei personaggi più famosi, tra cui Balzac, Oscar Wilde, Delacroix, Modigliani, Jim Morrison, Chopin e l’infelice coppia di amanti Eloisa e Abelardo.
Uno dei sepolcri più impattanti, a mio parere, è quella di Fernand Arbelot. In vita musicista, attore e architetto, l’uomo è però oggi ricordato – quasi – unicamente per la propria tomba. Il suo ultimo desiderio, quello di contemplare per sempre il volto della moglie, è stato avverato dalla romanticissima scultura che ne commemora la memoria.

Tomba di Fernand Arbelot. Da My Life In Trek

Souvenir di Marin Montagut

Siete arrivati alla fine del vostro viaggio, ed è tempo ti tornare. Se dopo tutti i giorni trascorsi in compagnia dei francesi non avete ancora terminato il vostro budget, è obbligatoriamente tempo di souvenirs

Per non rischiare di cadere nel banale e compare la stessa cartolina sovraprezzata lungo la Senna che compreranno anche gli altri mille turisti che come voi vogliono portare con sé un piccolo ricordo dei propri giorni parigini, il mio consiglio è Marin Montagut

Questo graziosissimo negozio si trova in Rue Madame 48 e conserva dei veri e propri tesori. I prezzi sono, inevitabilmente, molto più alti di quelli delle più banali bancarelle, ma pienamente giustificati. 

Da Marin Montagut si possono trovare tazze, piatti, ceramiche, tote bags, posacenere interamente fatti a mano. E ancora libri, addobbi natalizi, matite, agende, caraffe e qualsiasi altro oggetto possa venirvi in mente. Il punto comune di ognuno? La bellezza e la particolarità. In questo petit magasin potrete trovare ciò che un vero parigino comprerebbe, perché in grado di esprimere diversamente, ma soprattutto elegantemente, la città, comprendendo davvero la sua natura. E, si sa, ai francesi il buon gusto non manca. 

Ma chi è Marin Montagut? Il giovane illustratore e designer francese collabora con molte case locali e internazionali, creando oggetti che mancano alla sua vita quotidiana. Anche scrittore, ha pubblicato libri nel 2018 (Sous les Toits de Paris), 2021 (Le Paris Merveilleux de Marin Montagut) e 2023 (Collections Extraordinaires). 

Una delle pareti del negozio di Marin Montagut. Da Sortir A Paris

Se avete quindi una vacanza programmata nella capitale francese nel prossimo futuro, ricordate di segnarvi questi cinque posti pressoché sconosciuti se volete essere certi di stupire i vostri compagni di viaggio!

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