Mercoledì 20 novembre, il Teatro Dal Verme a Milano ha presentato lo spettacolo “PFM canta De André“. La Premiata Forneria Marconi ha infatti ricordato il cantautore Fabrizio De André con un concerto suggestivo e emozionante, in onore del lavoro svolto con il tour del 1979.
Fabrizio De André in concerto – Arrangiamenti PFM
Nel 1979 i concerti di De André furono accompagnati dalla storica band rock milanese PFM. Il successo di questi spettacoli fu legato ovviamente alla fama dello stesso cantautore, ma anche ai furbi arrangiamenti in chiave rock. Le parole di Faber, da sempre centrali, vengono avvolte per la prima volta da una musica che non è più un solo veicolo, quasi scarno, per i testi. La musica infatti diventa anch’essa una protagonista affianco ai testi. Gli stessi arrangiamenti vennero poi pubblicati in due album, “Arrangiamenti PFM” e “Arrangiamenti PFM 2“, rispettivamente del 1979 e del 1980. La collaborazione tra la band e il cantautore però è ben precedente: risale infatti alla realizzazione dell’album La Buona Novella, pubblicato nel 1970.
Il ricordo di Faber
Fabrizio De André ha segnato la vita di molte persone, quelle che hanno lavorato con lui, quelle che l’hanno conosciuto, e quelle che l’hanno ascoltato e amato. È un esempio per moltissimi, adulti e giovani. I suoi testi sono una critica sociale tristemente sempre attuale. La musica rock è un mezzo potentissimo per questi temi, un catalizzatore di attenzione.
Poi il resto viene sempre da sé
Giugno ’73 – Fabrizio De André
I tuoi “Aiuto” saranno ancora salvati
Io mi dico è stato meglio lasciarci
Che non esserci mai incontrati
Il concerto-spettacolo
La scorsa sera, il Teatro Dal Verme si è lasciato investire da un’atmosfera magica. L’animo delle canzoni e la loro freschezza hanno mascherato la nostalgia, facendo cantare allegramente tutti i presenti. Le canzoni della scaletta sono state le stesse del tour del 1979, riportando il pubblico indietro nel tempo di 45 anni. Il gruppo, composto da Franz Di Cioccio, Patrick Djivas, Lucio Fabbri, Giacomo Castellano e Alessandro Scaglione, si è unito a tre ospiti d’eccezione quali Flavio Premoli, Michele Ascolese e Luca Zabbini. L’estrema sinergia tra i musicisti ha restituito le canzoni al pubblico con un immenso rispetto per De André e per il suo lavoro. L’intento infatti non era quello di imitarlo, un’impresa che sarebbe risultata peraltro impossibile, quanto quello di portare i brani in una chiave moderna, fresca e rispettosa, senza cadere troppo nella nostalgia.
La PFM ha comunque deciso di lasciare che Faber cantasse con il suo pubblico ancora un’altra volta, lasciando sul palco il leggio che lo accompagnava in tutti i suoi concerti. La luce ha illuminato lo spazio vuoto al centro del palco, gli strumenti del gruppo hanno iniziato a suonare, lasciando che la voce a cantare La Canzone di Marinella fosse proprio quella di De André, in uno spettacolo commovente e malinconico.
Il lascito di Faber
Dalla scomparsa del cantautore, nel gennaio del 1999, si è cercato di colmare il suo vuoto con questi progetti: oltre alla PFM, anche suo figlio Cristiano De André nei suoi concerti ricorda la musica del padre. Un altro progetto per ricordare i suoi messaggi è stato “Faber Nostrum“, album tributo realizzato da 16 artisti della scena italiana contemporanea. Questo progetto è la concreta dimostrazione dell’attualità delle sue canzoni. Artisti come Gazzelle, Willie Peyote, Motta e i Pinguini Tattici Nucleari hanno arrangiato le canzoni di De André nel loro stile, spesso reinterpretandoli completamente in chiave rock e indie. Questo album ha permesso non solo di ricordare i suoi capolavori, ma anche di avvicinare questi pezzi memorabili ai più giovani attraverso artisti più conosciuti alle nuove generazioni.
Fabrizio De André non è solo un cantautore del passato: la sua voce continua a risuonare potente nel presente. Le sue canzoni, intrise di poesia, empatia e denuncia sociale, ci ricordano quanto sia importante dare voce agli emarginati. L’ingiustizia sociale, la libertà individuale, l’amore, il potere e le sue contraddizioni sono tutt’oggi temi attuali, che parlano a generazioni diverse con la stessa intensità. Il tour della PFM non fa altro che evidenziare questo, riscuotendo ancora un grandissimo successo. Questo proprio perché lo sguardo di Faber continua a guidarci come una bussola etica e una guida perpetua.
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