Pallone d’Oro, Rodri trionfa alla sessantottesima edizione

Ieri, 28 ottobre 2024, dopo anni complicati, dove l’assegnazione del Pallone d’Oro ha sempre lasciato a desiderare, a trionfare è stata la vera essenza del calcio. Rodri, metronomo del centrocampo della nazionale spagnola e del Manchester City si è aggiudicato il Pallone d’Oro 2024. Lo spagnolo è arrivato davanti a Vinicius Jr. e Bellingham.

L’attesa di Vinicius Jr., la defezione del Real Madrid e l’inaspettato colpo di scena

Questo trionfo ha suscitato grande scalpore nella sala del Theatre du Chatelet di Parigi, luogo dove si è svolta la cerimonia, lasciando un po’ di amaro in bocca a tutti coloro che speravano nel ritorno in Brasile del prestigioso trofeo individuale con la vittoria di Vinicius Jr. 

Finalmente in questa edizione tutti gli amanti dello spirito del calcio, della passione e trasporto emotivo che ne comporta, si possono lasciare alle spalle le cerimonie piuttosto discusse degli anni passati, in cui sembrava che a vincere non fosse il talento dei giocatori ma la pura popolarità mediatica di essi.

I giocatori del Real Madrid e l’allenatore Carlo Ancelotti, premiato come miglior allenatore dell’anno, non si sono presentati nella capitale francese per assistere alla manifestazione condotta da Didier Drogba e Sandy Heribert. I Blancos infatti si aspettavano un maestoso trionfo da parte del 24enne di Rio de Janeiro, Vinicius Jr., dopo aver conquistato Champions League, Liga, Supercoppa Spagnola e Supercoppa UEFA.

I desideri della famiglia, e il sogno di sfondare nel mondo del calcio

Rodri Hernández Cascante, noto semplicemente come Rodri, è uno dei giocatori più influenti del Manchester City e uno dei migliori centrocampisti della sua generazione. La sua capacità di gestire il gioco, abbinata a una visione tattica eccezionale, lo ha reso indispensabile per Pep Guardiola e per la strategia complessiva del City. Il suo debutto tra i professionisti arrivò con il Villareal prima di approdare a Madrid tra le file dei Colchoneros. Arrivato ai Citizens dall’Atlético Madrid nel 2019 per la cifra record di 70 mln €, Rodri ha saputo adattarsi al calcio inglese e, in pochi anni, si è imposto come una delle colonne portanti della squadra campione d’Inghilterra.

Oltre che per il suo talento, gran parte di questo successo è dovuto al suo sconfinato amore per il pallone che lo ha portato a realizzare il desiderio della famiglia, cioè quello di laurearsi in Management e Business Administration

Rodri e la Champions League vinta nella stagione 2022/2023, da The Independent

Il Motore Silenzioso del City, il palmarés le statistiche da urlo

Rodri svolge un lavoro che raramente cattura i riflettori ma che è essenziale per il successo della squadra. Con la sua abilità nel leggere il gioco e anticipare le mosse avversarie, è l’elemento di equilibrio tra difesa e attacco. In fase difensiva, la sua intelligenza tattica gli consente di intercettare palloni e fermare le azioni avversarie, mentre in fase offensiva Rodri orchestra la manovra con passaggi precisi e movimenti ponderati, dettando i ritmi della squadra.

Rodri non è solo un centrocampista difensivo: la sua tecnica e la visione di gioco lo rendono un regista completo, capace di fare la differenza in ogni fase del gioco. La sua precisione nei passaggi è impressionante, con una media di oltre il 90% di passaggi riusciti in Premier League. Questo dato non solo evidenzia la sua efficienza, ma conferma anche il suo ruolo di “metronomo” del Manchester City. Il suo contributo si vede anche nei gol decisivi, come quelli segnati in Champions League, che dimostrano che, quando serve, Rodri sa anche essere letale sotto porta. 

La sua presenza è dunque fondamentale, in quanto il Manchester City, con il giocatore spagnolo in campo, ha stabilito un record di 74 partite senza mai perdere.

Anche a livello di titoli vinti, i numeri del giocatore classe 1996 sono impressionanti: 2 Community Shield, 2 Coppe di Lega Inglese, 4 Premier League, 1 FA Cup, 2 Supercoppe UEFA, 1 Champions League, 1 Mondiale per Club. Non è finita qui perché grazie alle sue prestazioni monstre ha contribuito alla vittoria con le furie rosse della UEFA Nations League ed Euro 2024

Il Valore Aggiunto per Guardiola

Pep Guardiola ha più volte elogiato Rodri per la sua intelligenza calcistica e la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti tattici. Rodri é un giocatore disciplinato, in grado di eseguire le indicazioni del tecnico con precisione e di mantenere la calma anche nelle situazioni più complesse. Con il suo contributo, il City non solo ha rinforzato la mediana, ma ha acquisito un punto di riferimento per l’intero reparto, fondamentale anche nelle competizioni europee.

Grazie alla sua capacità di adattamento, Rodri è destinato a restare un perno fondamentale del Manchester City e, con la sua costanza, punta a consolidare il proprio nome tra i grandi del calcio europeo.

In un’epoca in cui i centrocampisti dominano il gioco, Rodri rappresenta il modello ideale: un giocatore elegante ma solido, silenzioso ma decisivo. Con lui, Guardiola ha trovato il leader di cui aveva bisogno per dare solidità e continuità al progetto del City.

Rodri e l’Europeo vinto in Germania nel 2024, da The Mirror

La grande personalità in campo e la semplicità fuori

Se Rodri ha fatto della sua grinta, determinazione e forza le sue caratteristiche principali all’interno del rettangolo di gioco, è sempre rimasto pacato sotto i riflettori e non si è mai esposto nel mondo social. Basti pensare a giocatori del calibro di Cristiano Ronaldo, con oltre 600 mln di followers su Instagram, quanto possa essere importante ormai al giorno d’oggi spiccare non solo in campo ma anche nelle piattaforme frequentate da milioni di utenti.

Rodri invece stupisce anche in questo contesto, vivendo una vita  normale in cui riesce a dimostrare l’amore per il calcio anche grazie alla presenza fondamentale della famiglia e della compagna Laura, conosciuta in ambito universitario.

“Non ho detto: ‘Oh, voglio diventare un calciatore per avere una Ferrari’. No, è stato perché ciò che i miei eroi facevano in campo mi faceva sentire vivo”.

L’infortunio, la lunga attesa e il Pallone d’Oro

George Weah, ex giocatore del Milan e Pallone d’Oro nel 1995, ha consegnato nelle mani di Rodri il trofeo individuale più importante nel mondo del calcio. Non poche difficoltà quelle del giocatore spagnolo nel salire le scale in stampelle per accedere al palco per la premiazione. Infatti il 20 Settembre scorso ha rimediato la rottura del crociato durante la partita contro l’Arsenal, finita 2-2. Purtroppo rimarrà ai box almeno fino alla fine della stagione, ma sicuramente dopo questo achievement così importante tornerà in campo più forte di prima, dimostrando sul serio di essere il centrocampista più forte del mondo.

Immagine in evidenza: calciomercato.com

Autore

  • Alessandro Sangalli, studente di Comunicazione, media e pubblicità alla IULM, è collaboratore di Monza News e co-conduttore di una trasmissione streaming dedicata al calcio. Aspirante giornalista sportivo, cura una rubrica sportiva per il blog di Radio IULM. Amante della musica, ha appena pubblicato il suo primo singolo “STABILE”.

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