La stagione autunnale porta con sé un clima particolare, perfetto per immergersi in atmosfere malinconiche e riflessive. Gli album proposti possono essere la colonna sonora perfetta per accompagnare la caduta delle foglie e le giornate sempre più corte: melodie calde e testi introspettivi, ideali per pomeriggi uggiosi e serate trascorse con una tazza di tè tra le mani.
Bury The Hatchet – The Cranberries
Il primo album di questo articolo è dell’anno 1999, terza pubblicazione della band irlandese The Cranberries. Pur essendo costruito su ritmiche robuste, rimane il disco del gruppo più vicino al genere pop, con un giocoso alternarsi di dinamiche nelle canzoni, come “Animal Instinct“, “Just My Imagination” e “Dying In The Sun“. Con Bury The Hatchet, la band si riconferma come una band capace di ottime melodie accompagnate dalla voce inconfondibile dell’inimitabile Dolores O’Riordan, morta ormai 6 anni fa. Questo album parla di “sotterrare l’ascia di guerra”, lasciarsi il passato alle spalle e affrontare la vita con una nuova forza.
L’atmosfera soft rock, affiancata da riff di chitarra acustica, è quindi ideale per i giorni piovosi di ottobre e per affrontare il mese con la grinta di una rinascita che deve partire direttamente da noi.
All the kids are going back to school
Shattered – The Cranberries
The summer’s over it’s the golden rule
And now I’m coming out to play
So please don’t stand in my way
Il Padrone Della Festa – Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Max Gazzè
Questo album nasce dalla collaborazione di tre amici, tre cantautori che nel 2014 hanno deciso di incidere questo disco, una fusione di storie e anime: dodici tracce per quasi cinquanta minuti di ritornelli orecchiabili, melodie varie, chitarre elettriche e acustiche, pianoforti e tastiere, fiati e sintetizzatori. Emergono chiaramente le personalità degli autori di queste tracce: Niccolò Fabi con l’anima da filosofo, Max Gazzè con lo spirito romantico e stravagante e Daniele Silvestri, il cantastorie dalla penna ironica e pungente. Il trio ha festeggiato nell’estate scorsa i dieci anni compiuti da quest’album, in un unica data al Circo Massimo di Roma, città natale di tutti e tre.
Con pezzi ben diversi dal disco precedente, Il Padrone Della Festa propone un suono caldo e intimo, perfetto per affrontare la malinconia che questo periodo inevitabilmente porta, imparando anche ad apprezzare le piccolezze.
Raccogli le briciole perse di ogni esistenza
Il Dio delle Piccole Cose – Fabi, Silvestri, Gazzè
I respiri sui vetri, di treni in partenza
Chissà se qualcuno sa dire i cognomi dei suoi compagni di scuola
Poesie che non è mai riuscita a imparare a memoria
Last Night In The Bittersweet – Paolo Nutini
Dopo essere scomparso per ben otto anni, nel 2022 il musicista scozzese ha pubblicato un album romantico ma doloroso, descrivendo l’amore in tutti i suoi lati oscuri. Il turbamento interiore viene mostrato in passaggi dal rock all’alternative, con sfumature folk, blues e pop. Da “Radio” a “Petrified In Love“, da “Children Of The Stars” a “Take Me Take Mine“, il disco è un’altalena continua, con stili vari e ritmi ben diversi tra una traccia e l’altra. Il cantante torna nella scena musicale con dei pezzi emozionanti, che parlano della tristezza talvolta anche con toni quasi spensierati, tornando poi però sulle ballad per straziare il cuore.
Con questo album si possono affrontare i brutti momenti, avvolti in una coperta e nella voce calda del cantante, capacissimo di invitare chi lo ascolta in una conversazione intima e emozionante.
Desperation is the things we miss
Desperation – Paolo Nutini
It’s the asteroid, it’s the final kiss
Desperation is the disconnect
The warring sighs for some self-respect
A Casa Tutto Bene – Brunori Sas
Questo album, uscito nel 2017, non racconta dolore, amore o rabbia. Dario Brunori propone un disco politico e molto diretto, con riflessioni crude, perdendo l’ironia tipica dei suoi primi dischi. Risulta quasi un manifesto, con arrangiamenti a strati, uso di cori e melodie accattivanti. I testi colpiscono direttamente il pubblico in tutti i temi proposti, a partire dall’accidia accusata in “La Verità“, fino al razzismo raccontato in “L’Uomo Nero“. Questo album sembra porre infinite domande, senza mai dare una precisa risposta. Descrive la società del nostro Paese, parlando del nostro spaesamento e di tutte le nostre paure.
Non è il classico disco da colonna sonora, ma adatto alle riflessioni introspettive e profonde di questa stagione. Senza la pretesa di cambiare la realtà delle cose, riesce comunque a far sorridere.
Non sarò mai abbastanza cinico
Il Costume Da Torero – Brunori Sas
da smettere di credere
che il mondo possa essere
migliore di com’è
An End Has a Start – Editors
La band britannica, nel 2007, pubblica il loro secondo album, con pezzi alternative rock e indie. Molte tracce, come “Smokers Outside The Hospital Doors” e “The Weight Of The World“, comunicano sensazioni complesse, con il ritmo serrato della batteria e le note incalzanti che risultano in forte contrasto con il testo che lascia trasparire una forte incertezza. Lo smarrimento emotivo è evidente nei ritornelli malinconici, che lasciano anche spazio ad una dimensione quasi inquietante. L’album giusto per la spooky season: riflessivo e dark, soprattutto in pezzi come “Bones” e “Spiders“.
L’album adatto per concludere quindi il mese di ottobre con Halloween, con la voce calda di Tom Smith e i suoi testi toccanti e nostalgici.
When the time comes
The Racing Rats – Editors
That you’re no longer there
Fall down to my knees
Begin my nightmare
Bonus track: MALADIE D’AMOUR – Tamango
Quello che fanno i Tamango è qualcosa di completamente inaspettato. Sulla scia dell’indie pop, sono una band nata da poco, ma sono chiaramente un gruppo da tenere d’occhio. Questo pezzo racconta di un amore tormentato, non corrisposto e malinconico. Insieme agli altri brani dell’EP COME FOSSERO CAREZZE, questa canzone ha un chiaro richiamo retrò affiancato da elementi contemporanei, che assicurano successo a questa band torinese. Le influenze jazz, rock e blues sono riarrangiate per creare qualcosa di veramente straordinario.
E sono giorni che vago in salotto
MALADIE D’AMOUR – Tamango
In cerca di antibiotici e un morso di sonno
Tu vai in montagna, mi lasci nella noia
Mi godo la città, lo smog e il mal di gola
Immagine in evidenza: Wikimedia Commons
5 Commento
Anonimo
Ottime scelte!! 🔝
Andrea
Brava Adele!! Ottimo articolo, i Tamango mi mancavano
Anonimo
Bravissima…ottime scelte..
Anonimo
Ottimo articolo! Era ciò di cui avevo bisogno!
Rita Roberta
Adele bravissima e musica top