Come affrontare la paura e l’imbarazzo della visita ginecologica? Come superare il taboo? La dottoressa Monica Calcagni ne parla con L’educazione di Sophie.
Chi è Monica Calcagni?
1,2 milioni di followers su Tiktok, 243 mila su Instagram e un libro uscito nel 2022 dimostrano la dedizione della dottoressa al suo lavoro e soprattutto alla sua passione di fare informazione.
Per questo motivo, oltre al lavoro nei suoi due studi medici, uno a Roma e uno a Frosinone, Monica Calcagni si impegna tutti i giorni a dare il suo contributo per superare il taboo. La prima cosa da fare è iniziare a parlare di ginecologia senza paura. Non bisogna imbarazzarsi davanti a quelle domande che suonano sciocche o buffe, perché alla fine della giornata rischiano di rimanere senza risposta. Sui social la dottoressa è riuscita a creare un safe place dove la vergogna è bandita, riscuotendo grande successo tra i più giovani e non.
GUIDA ALLA VISITA: il prima
Quando mi sento poco bene, vado dal medico. Se ho il raffreddore, la tosse o l’influenza, mi faccio visitare. A volte vado dal medico solo per un controllo. Perché allora andare dal ginecologo non ci sembra così facile? Non dobbiamo provare imbarazzo per la nostra paura della visita ginecologica, ma cercare di affrontarla insieme. Prima di tutto parlandone con le persone vicino a noi, con nostra madre o con le amiche, e magari scoprendo che anche loro provano o hanno provato la nostra stessa ansia. La dottoressa Calcagni spiega però che se non vogliamo parlarne con i nostri genitori, non dobbiamo preoccuparci: ci si può recare al consultorio anche da minorenni senza accompagnatori.
La scelta di recarsi dal ginecologo spetta solamente a noi. Così come non siamo costretti a farci visitare dallo stesso dottore di nostra madre, non lo siamo nemmeno ad essere fedeli allo stesso ginecologo per tutta la vita. Essere a disagio non deve essere una prerogativa della visita ginecologica. Non bisogna spaventarsi se la prima volta che ci facciamo visitare non è come speravamo, cerchiamo di non condannare anche tutte le visite future e tutti i ginecologi. Per quanto riguarda l’età, la prima visita non ha restrizioni e non deve necessariamente essere legata ad una determinata età o ai primi rapporti sessuali. Non si è mai troppo giovani né troppo vecchi per andare dal ginecologo!
GUIDA ALLA VISITA: il durante e il dopo
Durante le prime visite è normale essere in ansia, ma con il tempo e il medico giusto la paura può essere superata. Calcagni sottolinea quanto sia importante parlare con il nostro ginecologo delle nostre necessità, delle preoccupazioni e anche del nostro disagio. Ricordiamoci sempre che il loro lavoro è aiutare, non giudicarci! Se non abbiamo avuto rapporti sessuali, loro ne terranno conto; se siamo spaventanti, loro cercheranno di metterci a nostro agio.
Confrontarsi è fondamentale anche per scoprire le soluzioni migliori per noi in quanto individui unici, per esempio trovando il perfetto metodo contraccettivo. Il ginecologo è lì per rispondere a tutte le nostre domande. Per esempio, la dottoressa Calcagni spiega i pregiudizi e l’ignoranza su alcuni metodi contraccettivi facilmente superabili parlando con un professionista: la spirale, che si dice tanto dolorosa, in realtà non lo è affatto, così come il cerotto, spesso screditato, è un ottimo contraccettivo.
La dottoressa Calcagni si sofferma anche su un’ulteriore questione che provoca ancora tanto imbarazzo: la depilazione. Prima di una visita ginecologica non serve depilarsi e anzi la depilazione completa non sarebbe mai l’ideale. La dottoressa consiglia semplicemente di tagliare più corti i peli in modo da non privarci della loro protezione.
Infine, la dottoressa si sofferma su quanto spesso farsi visitare. Il numero di controlli consigliati sarebbero due all’anno ma naturalmente, se sentite la necessità di farvi visitare più volte, non ci sono limitazioni.