Oriens – Fire of Love

In questo nuovo episodio di Oriens, in occasione della Notte degli Oscar 2023, parliamo del documentario Fire of Love della regista e sceneggiatrice americana Sara Dosa, candidato nella categoria Miglior Documentario e disponibile in streaming su Disney+.

Una passione e l’amore

Fin da piccoli, Catherine JoséphineKatia” e Maurice Krafft coltivano una passione comune per i vulcani, suggestionati e meravigliati dalle eruzioni dell’Etna e dello Stromboli. Dopo aver studiato presso l’Università di Strasburgo, Katia diventa geochimica, mentre Maurice geologo. Nel 1966 i loro destini si incontrano e i due diventano inseparabili. Quattro anni dopo si sposano e per la propria luna di miele non può esistere meta più adatta di un’isola vulcanica: Santorini.

Katia e Maurice decidono di dedicare la loro intera vita ai vulcani per studiarli in tutta la loro unicità.

Ci siamo appassionati di vulcanologia perché eravamo delusi dall’umanità.

Nel corso dei loro viaggi collezioneranno migliaia di filmati in 16mm e fotografie analogiche, digitalizzati per la prima volta da Image’Est.

L’archivio di Katia e Maurice è passato attraverso diverse mani nel corso degli anni, e trovare le loro pellicole ha richiesto un po’ di tempo. Le abbiamo trovate presso la Image’Est, una società di archiviazione a Nancy, in Francia: era stato il fratello di Maurice, Bertrand, ad affidarle a questa società ed è stato lui a consentirci l’accesso.

Sara Dosa

Una scelta e la morte

I due ricercatori decidono di non avere figli perché quella tra loro e i vulcani è una storia d’amore platonica. Nel corso della propria vita osserveranno il maggior numero di vulcani attivi al mondo, circa 175. Per finanziare i propri viaggi attorno al globo ed essere sempre i primi sul luogo dell’eruzione, i vulcanologi diventano anche divulgatori scientifici e si prestano a numerose apparizioni televisive in Francia e nel mondo. Inoltre, il materiale audiovisivo e fotografico raccolto nelle loro spedizioni, spesso spericolate e pionieristiche, viene organizzato in piccoli documentari e libri fotografici.

Rispetto alla vulcanologia classica, Katia e Maurice dividono i vulcani in due gruppi: i vulcani rossi, quelli buoni, e i vulcani grigi, quelli che causano morte. I vulcani rossi sono forse i più spettacolari, ma anche quelli meno pericolosi e maggiormente studiati. Perciò i ricercatori decidono di specializzarsi nella seconda categoria, quelli grigi, per aumentare la consapevolezza dei governi verso questo tipo di eruzioni catastrofiche.

Proprio uno di questi sarà la causa della loro morte: il Monte Unzen in Giappone. Il loro fuoco si spegne con l’eruzione del 3 giugno 1991, inghiottendoli in un flusso piroclastico insieme ad altre 41 persone, tra giornalisti e scienziati arrivati sul posto per documentare il fenomeno.

Un documentario di archivi

Fire of Love non vuole essere un documentario cronologico improntato unicamente ad una ricostruzione storica delle vicende dei vulcanologi. Tramite un montaggio di materiali di archivio, che coniuga il repertorio di Katia e Maurice con quello di alcune trasmissioni televisive in cui i due scienziati sono stati ospiti, Sara Dosa cerca di restituire allo spettatore la profonda e intima connessione degli amanti.

L’amore di Katia e Maurice per i vulcani sembra spesso venire anteposto al loro stesso amore. I dissidi tra i due si sciolgono nel magma bollente dei crateri di Islanda, Italia, Stati Uniti, Filippine, Colombia. Il fuoco che li lega è primordiale come il nucleo della Terra ed esplosivo come un’eruzione.

Into the Inferno, Fire of Love e The Fire Within

Non è la prima volta che la storia dei coniugi Krafft suggestiona l’immaginario filmico di un cineasta. La ricchezza dell’archivio, nonché la magnificenza e la forza delle riprese, è stata precedentemente presa in considerazione dal regista Werner Herzog che ha ritrovato in Katia e Maurice l’ideale e la tragicità del tipico eroe herzoghiano.

Herzog utilizza l’archivio dei Krafft per la prima volta nel documentario per Netflix Into the Inferno (2016), un lungometraggio sulla potenza e la furia dei vulcani. Nel dicembre 2022, pochi mesi dopo l’uscita del documentario di Sara Dosa, Herzog presenta al Torino Film Festival The Fire Within – A Requiem for Katia and Maurice Krafft.

La voce iconica del regista tedesco e la colonna sonora, curata dal violoncellista e compositore olandese Ernst Reijseger, rendono la vita di Katia e Maurice simile a quella di antichi eroi della mitologia classica. Un requiem composto per rendere giustizia alla straordinaria vita di due persone che hanno dedicato la propria vita alla potenza della Terra.

Questi tre documentari sono la prova di come la poetica del regista sia un elemento fondamentale tanto nei film di finzione quanto nel documentario, categoria spesso confinata in una logica informativo-divulgativa.

Fire of Love e The Fire Within narrano la storia di un amore, una passione, una scelta e una morte, seguendo l’arco narrativo e di evoluzione di due personaggi tragicamente umani.

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