Juventus, disastro dirigenziale

Quello che è successo in casa Juve negli ultimi mesi non può che definirsi un disastro, sia da un punto di vista sportivo che da uno dirigenziale e amministrativo. Cerchiamo di capire cosa ha spinto l’intero CDA (Consiglio di Amministrazione) bianconero a dare le dimissioni.

I conti non tornano

Le indagini della Procura di Torino sono cominciate due anni fa. Da queste sono scaturite plusvalenze fittizie. La dirigenza avrebbe utilizzato questo “trucchetto”, insieme ad altri escamotage, per mettere in regola conti e bilanci.

In particolare, durante la pandemia, i calciatori bianconeri, in accordo con la società, avevano deciso di spalmare i propri stipendi. Addirittura si parla di 34 milioni di euro non messi a bilancio e più 19 milioni di euro di debito con Cristiano Ronaldo.

La situazione si aggrava poi dal momento che la Juventus è quotata in borsa. L’operato avrebbe avuto un impatto ingente sui titoli azionari. Dichiarazioni, fatture, e altri documenti che raccontano di operazioni inesistenti, insieme alle diverse intercettazioni che confermano quanto viene affermato.

I rischi e le pene

Ci si chiede, a questo punto, quali potranno essere i rischi di tali atti e quale sarà la sorte della società. Innanzitutto, si parla di una penalizzazione in classifica nell’attuale o nel prossimo campionato. Questo potrebbe anche precludere la qualificazione in Champions League, fatto che peggiorerebbe la già instabile situazione attuale.

Ma il rischio più grande in cui i tifosi sperano di non incappare è la retrocessione in Serie B. Questa possibilità non è da escludere, anzi, sarebbe confermato, qualora fosse certificato che la società si è servita di queste manovre per iscriversi al campionato.

Gli ormai ex uomini di punta della Juve, Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Fabio Paratici, peraltro, sarebbero accusati di ben quattro reati: falso in bilancio, manipolazione del mercato, ostacolo delle autorità di vigilanza, dichiarazione fraudolenta, tutti atti criminosi che porterebbero a diversi anni di carcere.

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Andrea Agnelli

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