Il 9 agosto su Radio Deejay la trasmissione condotta da Gianluca Gazzoli direttamente da Riccione.
Nel corso del programma è stato invitato Mattia Casarin, accolto e presentato come una figura poliedrica nel mondo dello spettacolo e appassionato esperto di numerologia.
Numeri e matematica non piacciono a tutti, ma molto spesso vengono visti come parte di un fenomeno misterioso; capita di scegliere un numero poiché lo si ritiene “fortunato”, come fece Michael Jordan con il suo iconico 23 rinunciando al 45 scelto al suo ritorno in NBA.
I numeri hanno davvero qualche potere? Lente alla mano ed andiamo ad indagare meglio.
UN TRIGGER WARNING
Quando si invita a parlare in pubblico un ospite che tratta di pseudoscienze bisognerebbe anteporre subito un trigger warning. Sono argomenti delicati e, spesso, conditi con credenze personali che, oltre a riconfermare le teorie di chi vi crede, rischiano soprattutto di avvicinare alcune persone a queste pratiche in maniera inconsapevole.
Che cos’è la numerologia? Stando all’enciclopedia Treccani, la numerologia è “lo studio, la ricerca e l’interpretazione dei significati simbolici, mistici, magici, occulti che possono essere racchiusi nei numeri in generale, o nei numeri legati a determinati avvenimenti o contesti.” La parola scienza nella definizione non compare, pertanto è erroneo definirla una pratica scientifica e, a parer mio, non esistono veri e propri esperti.
SCIENZA E PSEUDOSCIENZA
La numerologia è perciò una pseudoscienza che si occupa di mettere in relazione i numeri con il loro significato mistico.
Cos’è una pseudoscienza? Secondo il C.I.C.A.P. è una “credenza o pratica che viene presentata come scientifica, ma che non segue appropriatamente il metodo scientifico e manca di prove o di plausibilità. Il termine viene dal greco pseudo (falso) e dal latino scientia (scienza) e venne usato per la prima volta nel 1843 dal fisiologo francese François Magendie”.
I NUMERI DEGLI ANGELI
A 3,25 minuti dall’inizio della trasmissione Gianluca fa notare una divertente coincidenza: l’unica volta che ha annunciato l’ora durante la trasmissione è stato alle 17:17.
Questi doppi numeri, come specificato da Casarin, vengono chiamati “numeri degli angeli” e secondo gli appassionati sono dei messaggi che ci vengono inviati (da chi e da che cosa nello specifico non si sa) che facciamo fatica a decifrare. Il pubblico è stato invitato a partecipare alla discussione e i riscontri sono stati numerosi e confermativi.
Gli ascoltatori riconoscevano messaggi da parte di defunti in orari particolari, come se i loro cari volessero dire “io sono qui”. Ognuno ha raccontato la sua storia, l’ospite commentava e spiegava.
Una soluzione Gianluca è riuscita a darla: non sempre, ma spesso è il palinsesto che lo obbliga a dare orari come le 17:17.
Attenzione! Senza la pretesa di voler smontare il credo di qualcuno, c’è però un’analisi da fare.
COINCIDENZE? IO NON CREDO
Nella vita di tutti i giorni sono numerose le coincidenze che ci capitano: a volte chiamiamo una persona e ci sentiamo dire: ”Stavo per chiamarti!” o “Ti stavo pensando!”, oppure le teorie che si sviluppano dopo avvenimenti particolari o catastrofici. Basti pensare a tutte le teorie colorite sulla caduta delle Torri Gemelle.
Numeri, Simpson, Michael Jackson, orari e persone; un complotto senza fine.
Alessandro Barbero ha raccontato un episodio in cui alcune strane coincidenze hanno portato un uomo a essere accusato di essere una spia. Il suo intervento risulta molto utile per capire determinati fenomeni all’apparenza così surreali.
N.d.A. Mentre scrivo, ad esempio, mi sono reso conto guardando l’orario che sono le 17:17 e pensandoci mi viene da ridere, che non sia un messaggio? Coincidenze?
IL NOSTRO PIN
Per gli appassionati di numerologia, il pin che permetterebbe di entrare dentro di noi è la nostra data di nascita. Spesso c’è bisogno di scoprire se stessi, e ognuno trova il suo metodo. Cercando su internet e parlando con appassionati di questo campo mi son reso conto che ogni cultura possiede le sue formule e le sue spiegazioni.
A esempio, cercando su internet io sarei un 9, ovvero “il senso della fine. Ci fa capire che restare legati al passato ci blocca, e che è necessario e fondamentale evolvere.” Questo secondo Vanity Fair. Si tratta di una frase molto generica che si può facilmente adattare a chiunque.
Gianluca Gazzoli invece è un 5, che per Casarin il 5 richiede un cambiamento.
Sia io che Gianluca dobbiamo smettere di guardarci indietro e cambiare, eppure siamo due numeri diversi. Tra noi due c’è un quattro che per Vanity significa una persona rigida, che rispetta le norme sociali. Sia io che Gianluca rientriamo in questa categoria, lui pubblicamente rispetta un palinsesto, io cerco di rispettare al meglio i criteri della scienza. Ma queste son tutte teorie inutili.
Insomma, ogni ramo della numerologia ha una sua linea di pensiero, nel quale ogni numero trova un suo specifico significato. Non c’è un risultato uguale per tutti.
L’AUTOSTRADA CHE NON C’É
Spesso i numeri vengono anche associati a qualcosa che possa portare sfortuna. In Italia, l’autostrada A17 è stata rinominata A16, probabilmente essendo il 17 il nostro numero sfortunato. Esiste pura una fobia del 17: l’eptacaidecafobia, dal greco ἑπτακαίδεκα “diciassette” e φόβος phóbos, “paura”.
Perchè il 17 porta sfortuna per la cultura greco-romana? La presunta origine di questa credenza risiederebbe nella cifra scritta in numero romano, l’anagramma di XVII è VIXI ossia “ho vissuto”, “sono morto“.
Insomma, pare che non ci sia un’autostrada chiamata A17 per l’anagramma di un numero romano. Mi sembra un po’ esagerato.
Anormale? Assolutamente no!
1 Commento
Mattia Casarin
Interessante riassunto e recensione della puntata.
Grazie e buona giornata.
Mattia Casarin
L’appassionato di numerologia della puntata.