L’8 aprile si è tenuto il primo evento di Radio IULM Incontra, un ciclo di eventi dedicati al mestiere di fare radio. L’ospite di questo appuntamento è stato Simone Spetia, giornalista e conduttore di 24 Mattino su Radio 24.
Radio 24
Dopo anni passati in televisione, tra i quotidiani e in altri modi di fare informazione, Spetia arriva a lavorare per la radio quasi per caso. Infatti, agli inizi degli anni 2000, il giornalista si trasferisce a Milano per lavorare a 24ore tv, canale televisivo del Gruppo 24 ORE. In seguito alla chiusura del canale, Spetia riesce a passare all’emittente radiofonica del gruppo. La sua esperienza in Radio 24 inizia con la realizzazione dei giornali radio, passando poi alla sostituzione di Oscar Giannino nella trasmissione Effetto giorno ed infine per arrivare a 24 Mattino.
Un impegno costante
Il programma di Simone Spetia va in onda dalle 6:30 fino alle 9:00 del mattino e cerca di dare una rassegna stampa differente dalle altre.
La scelta che Radio 24 ha fatto fin dall’inizio è di non avere una rassegna stampa standard […] ma invece di costruire una sorta di racconto intorno alla rassegna stampa […] cercando delle angolazioni che non siano già praticate dai giornali radio che vengono subito prima.
Per il giornalista, 24 Mattino è “una trasmissione di informazione” dando un punto di vista sugli accadimenti ampio. Allo stesso tempo è un programma di “analisi, di commento e di dibattito” cercando quelle notizie che stimolino l’espressione dell’opinione al riguardo. Come lo definisce egli stesso, il suo mestiere è:
Per il tipo di attenzione che bisogna metterci […] è un lavoro che richiede un impegno costante.
Gli ospiti
Chi contatta gli ospiti? Quale è il criterio di scelta sono state tre domande poste riguardo l’argomento ospiti. Ad esse il giornalista racconta che è la redazione a contattare mentre altre è lo stesso Spetia a farlo. Inoltre per lui la radio ha:
Un suo tipo di ascolto, di ricerca intrinseca di qualità che fa si che non necessariamente l’ospite grosso ti porta ascolto […] a volte serve quando la qualità è bassa come una sorta di servizio pubblico.
I social
Un altro punto di riflessione proposto è il rapporto con i social media. Anche se ha affermato di aver avuto un buon rapporto con i social con il tempo ha sperimentato un distaccamento da essi.
Li utilizzo molto come antenna. Sono un’antenna molto utile. Ci sono ancora un sacco di informazioni utili, se uno sa dove guardare e cosa scegliere.
Per Spetia infatti se si seguono fonti di informazioni credibili si possono trovare molte informazioni interessanti.
Cosa ha di diverso il giornalista televisivo da quello radiofonico?
A questo il giornalista risponde dicendo che nel giornalismo radiofonico:
Nel giornalismo radiofonico la focalizzazione sui contenuti è inevitabilmente più forte […] perché la gente ti ascolta, non ti vede […] sono più concentrati sui contenuti.
Invece per alcuni aspetti il giornalismo televisivo potrebbe essere visto come “più semplice” rispetto a quello radiofonico. Infine nel giornalismo di carta stampata “le persone si soffermano ai titoli“.
E gli imprevisti?
Incubo di qualsiasi conduttore radiofonico, gli imprevisti come problemi tecnici o con gli ospiti della trasmissione possono capitare, “devi essere preparato a questa ipotesi […] se si è preparati in qualche misura la gestisci e questo anche grazie al messaggio degli ascoltatori”.
Come si raccontano notizie difficili?
E’ stata un’altra domanda posta dagli studenti al giornalista il quale risponde con l’importanza dello studiare e “rimanere attenti alle cose e non darle per scontato“. Per Simone Spetia:
Un grande rischio e secondo me uno dei grandi fallimenti del giornalismo italiano e uno dei successi di un prodotto come il Post, è esattamente il fatto di non dare per scontato le cose.
E per verificare la veridicità delle fonti?
Secondo Spetia è importante essere preparati nel miglior modo possibile anche se “può succedere che il meglio possibile non sia abbastanza e quello è un piccolo fallimento che non va nascosto“.
A volte si tende ad estendere il concetto di fact checking alle dichiarazioni alle idee alle opinioni.
Com’è cambiata Radio 24 nel tempo?
Per il giornalista c’è stato un grande cambiamento che ha riguardato in generale il mondo del giornalismo:
Si è erosa la fiducia nell’istituzione giornalistica che ospita giornalisti […] e si è rafforzata la fiducia nelle singole persone.
Come è in Italia e in altri paesi la situazione del servizio pubblico?
Secondo Spetia “Radio 24 è una radio di straordinaria libertà d’opinione […] rappresentiamo e abbiamo rappresentato una serie di visioni all’interno della nostra programmazione quotidiana della più vasta varietà”.
Io sono un liberale e non ho problemi a dirlo e ad esplicitarlo in trasmissione. Questo anche perché secondo me si deve parlare con gli ascoltatori e con il proprio pubblico un linguaggio di verità […] posso anche dirvi che sono imparziale ma dato che non lo sarò mai fino in fondo […] una parte di quello che penso filtrerà.
Podcast o Radio? Cosa rimane alla radio quando ci sono i social che sono immediati?
sono poco convinto […] dei podcast che funzionano come una radio.
Alla seconda domanda il giornalista risponde con “la diretta, la possibilità d’interazione con gli ascoltatori, la reazione agli stimoli […] e poi l’aggiornamento”.
Che consigli darebbe a chi vorrebbe intraprendere questa carriera?
Prova, tira fuori il coraggio e prova.
2 Commento
Sara
😍😍
Anonimo
Bellissimo articolo, scritto molto bene e interessante