“Anastasia – il musical” in tournée: “Sapevamo che era un bello spettacolo, ma sentire le persone piangere è stato forte” – Vittoria Sardo a Radio IULM

Dopo l’enorme successo delle prime repliche, “Anastasia – il musical” torna nei teatri italiani con una lunghissima tournée fino a febbraio 2026. Immergiamoci nell’atmosfera russo-parigina passando in rassegna le prossime tappe del tour e andando dietro le quinte con l’intervista fatta a Vittoria Sardo, performer dell’ensemble e cover di Anastasia.

La produzione italiana

Anastasia – il musical” ha debuttato, in anteprima esclusiva, il 28 settembre 2024 al Teatro Verdi di Montecatini Terme. Si tratta della prima produzione italiana di questo musical, basato sulla storia di Anya, una giovane donna che potrebbe essere la Granduchessa Anastasia,  l’unica presunta sopravvissuta alla tragica fine della famiglia Romanov.

La produzione è firmata “Broadway Italia” e la regia è di Federico Bellone: gli stessi ideatori dell’acclamatissimo “The Phantom of the Opera“, andato in scena sui palchi italiani nel 2023.

La tournée

A seguito della grande riuscita delle prime tappe a Montecatini Terme, a Trieste e al Teatro Arcimboldi di Milano, dove è stato in scena con una ventina repliche dal giorno di Natale 2024 al 12 gennaio 2025, “Anastasia – il musical” prosegue con una copiosa tournée in grandi teatri d’Italia.

Il cast ha appena terminato le date al Teatro Alfieri di Torino, nel quale tornerà a novembre, ed è pronto a scaldare il pubblico del Teatro Brancaccio di Roma dal 9 al 13 aprile 2025 e quello del Mandela Forum di Firenze dall’8 all’11 maggio.

La pausa estiva non porterà via la voglia del freddo dicembre russo, che invaderà i teatri per la stagione 2025/2026. La città di Torino ospiterà nuovamente la storia della Granduchessa Anastasia a novembre, seguita poi da Bergamo e Jesolo. Il 2026 vedrà il cast nei teatri di Napoli, Bologna, ancora Roma e, infine, dal 4 all’8 febbraio, Bitritto.

Se è vero che il tour italiano dovrebbe terminare qui, è importante dire che è già in programma quello internazionale.

Grazie a questa nuova versione con musica dal vivo, puntiamo a travolgere ancora, con orchestrazioni sinfoniche e anche tante nuove canzoni oltre alle iconiche, le famiglie d’Italia e del mondo, grazie al futuro tour internazionale

Federico Bellone, regista di “Anastasia – il musical
“Anastasia – il musical”, saluti finali, foto di Silvia Bartoli.

Vittoria Sardo ai microfoni di Radio IULM

A dicembre Radio IULM ha intervistato Vittoria Sardo, performer di musical che sta lavorando in “Anastasia – il musical” come ensemble e cover Anastasia. Ecco alcune delle sue parole ai nostri microfoni:

Come si sente a prendere parte alla prima produzione italiana del musical “Anastasia”?

È incredibile perché io e i ragazzi della mia generazione, come le persone di quella precedente, siamo molto affezionati al cartone originale. Quando ho scoperto di essere entrata nel cast ho pensato: «Che bello far parte di uno spettacolo che le persone potranno vedere in Italia per la prima volta e che può far affezionare anche i bambini di questa generazione che lo vedranno dal vivo».

È uno spettacolo complesso dal punto di vista scenografico e degli effetti speciali: c’è una cosa che preferisce di questo show?

La cosa che mi ha fatto più emozionare non appena l’ho vista in funzione, il giorno prima dell’anteprima, è stato l’effetto speciale degli ologrammi: noi abbiamo registrato queste clips qualche settimana prima e non sapevamo a cosa servissero; vedere, in seguito, le nostre facce sugli ologrammi, con quella musica di sottofondo, è stata un’emozione incredibile. Le persone quando lo hanno visto in teatro hanno avuto un sobbalzo, così come per l’effetto dei lampadari che cadono: ci sono 9 lampadari in scena che cadono nello stesso momento e poi vengono sgomberati in pochi secondi.

Alla fine dell’anteprima a Montecatini Terme la gente usciva con le lacrime agli occhi. Che effetto fa per dei performers vedere delle persone che si commuovono per un vostro spettacolo?

Io ho incominciato a commuovermi già dall’apertura dello spettacolo, al solo fatto di entrare sul palco. Nel numero iniziale, non appena l’ensemble ha iniziato a ballare il valzer dei Romanov, le persone hanno iniziato a urlare. Avere questo feedback alla prima rappresentazione è stato veramente emozionante. Sapevamo che era un bello spettacolo e che avevamo lavorato tanto, ma sentire le persone piangere è stato forte.

Per ascoltare l’intervista completa: Canovaccio – 10 dicembre 2024.

Immagine in evidenza: foto di Silvia Bartoli

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