Una delle capacità più evidenti della musica è quella di raccontare storie con le sue canzoni. C’è chi questa caratteristica l’ha portata all’ennesima potenza, sviluppando un’unica narrazione in un intero album. Si tratta appunto dei concept album, opere musicali in cui ogni canzone si intreccia per formare una narrazione complessa e coerente. Alcuni sono rimasti indelebili nella storia della musica: in questo articolo ne vedremo 5 che hanno saputo costruire dei mondi che diventano quasi dei viaggi sonori.
Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band – The Beatles
Considerato uno dei primi veri concept album della storia del rock, Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band racconta di un alter ego dei Beatles, uno stratagemma che permise al gruppo, proprio attraverso questa identità fittizia, di sperimentare senza essere vincolati dalla loro immagine abituale. Avanguardistico nelle tecniche di registrazione, che sfruttano multitracking, nastri al contrario, effetti di studio e strumenti orchestrali, l’album ha ridefinito il concetto di rock, influenzando intere generazioni di musicisti, ma non solo. Apre infatti la strada alla musica psichedelica e al progressive rock. Anche se la definizione di concept album era ancora poco definita, la sua struttura e le sue sonorità lo rendono un pilastro della cultura musicale.
Tra i brani più celebri abbiamo la titletrack, che funge da presentazione della band fittizia, Lucy In The Sky With Diamonds, celebre per le sue atmosfere psichedeliche e oniriche, e A Day In The Life, brano che conclude il disco con un crescendo da brividi giocato su strumenti orchestrali che si contrastano a vicenda nell’ultima parte del brano.
We were talking about the love that’s gone so cold
Within You Without You – The Beatles
And the people who gain the world and lose their soul
They don’t know
They can’t see
Are you one of them?
La buona novella – Fabrizio De André
Fabrizio De André con questo concept album sceglie di raccontare a modo suo la storia forse più conosciuta al mondo: quella di Gesù Cristo. I brani si basano sui Vangeli apocrifi, ma prendono presto una strada ben diversa: più che un’opera religiosa, La buona novella è una riflessione umana e sociale su una religione che predica l’amore e la giustizia. Fu l’autore stesso a definire la figura di Gesù come “il più grande rivoluzionario di tutti i tempi”. De André però dà voce soprattutto ai personaggi spesso marginalizzati dalla religione, concentrandosi soprattutto sulla figura di Maria, una madre bambina prescelta per qualcosa di molto più grande di lei.
Tra i dieci brani del disco, il primo e l’ultimo riprendono canti gregoriani e fungono da cornice, creando un delicatissimo contrasto tra il tono liturgico e quello umano che pervade invece tutte le altre canzoni. Tutte le tracce aprono una visione molto più tangibile e concreta della religione, mostrando Giuseppe come un uomo comune e dubbioso e Maria come una bambina sola e abbandonata al suo destino.
Ripeteva d’un angelo la strana preghiera
Il sogno di Maria – Fabrizio De André
Dove forse era sogno, ma sonno non era
“Lo chiameranno figlio di Dio”
Parole confuse nella mia mente
Svanite in un sogno, ma impresse nel ventre
The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars – David Bowie
David Bowie portò i concept album completamente su un altro livello, soprattutto grazie alla sua figura eclettica ed enigmatica. Questo disco racconta la storia di Ziggy Stardust, un’androgina rockstar che giunge su un mondo all’orlo della distruzione, diventando un messia musicale. La vera novità è il modo in cui Bowie interpretò il protagonista stesso non solo sul palco, ma anche nella vita reale, trasformando quest’album in una vera esperienza teatrale, oltre che musicale.
Il filo narrativo si sviluppa attraverso temi come l’identità, la fama, la sessualità e l’apocalisse. In un mondo che ha solo altri 5 anni prima della fine (Five Years), arriva un essere ultraterreno che porta un messaggio d’amore e di ribellione (Starman). Ziggy diventa una star venerata come un profeta (Moonage Daydream, Lady Stardust), perdendosi poi negli eccessi della fama (Star, Hang on to Yourself). Viene infine distrutto dalle stesse forze che l’avevano portato all’apice del successo (Ziggy Stardust, Rock ‘n’ Roll Suicide). Oltre ad essere un’icona di stile, Ziggy diventò un simbolo di ribellione e speranza e rese questo concept album uno dei più influenti degli anni ’70, trasformandone l’intero panorama musicale.
I smiled sadly for a love
Lady Stardust – David Bowie
I could not obey
Lady Stardust sang his songs
Of darkness and dismay
The Dark Side of the Moon – Pink Floyd
Pubblicato nel 1973, The Dark Side of the Moon è un concept album rivoluzionario e profondo, che tratta temi quali il tempo, la morte e la follia. Si concentra sulla condizione umana e sulle pressioni della vita moderna, portando gli ascoltatori in un viaggio musicale. I brani furono realizzati con l’utilizzo innovativo di suoni ambientali, voci campionate e effetti sonori. Si passa da riflessioni sul ciclo della vita in Breathe, a una profonda meditazione sul tempo in un capolavoro come Time, e infine a una forte critica al materialismo e all’avidità di Money.
La conclusione riassume tutto il senso dell’album in un brano emblematico dai toni epici: Eclipse ci spiega che tutti gli uomini e tutto quello che fa parte del nostro mondo fa parte di un unico universo, un insieme enorme, lontano dalla nostra comprensione, che possiamo solo ammirare dal nostro piccolo pianeta. The Dark Side of the Moon non è solo un successo enorme, ma un vero e proprio viaggio all’interno delle paure umane e i dilemmi della vita.
And then one day you find ten years have got behind you
Time – Pink Floyd
No one told you when to run, you missed the starting gun
Museica – Caparezza
A differenza di altri lavori di Caparezza, con una più esplicita impronta politica e sociale, Museica affronta il mondo dell’arte, sfruttandolo come filo conduttore. Ogni brano si ispira ad un concetto artistico, prendendo spunto da personaggi della storia dell’arte, come in Mica Van Gogh, oppure da interi movimenti artistici, come in Comunque Dada. Con sonorità varie e influenze rock ed elettroniche, questo concept album tratta temi come la libertà d’espressione, il consumismo e il ruolo dell’arte nella società. Caparezza infatti vede l’arte nel suo senso più generico come un mezzo per sfuggire alle imposizioni della società e per affermare la propria identità.
Tra le canzoni più interessanti di questo disco possiamo nominare Non Me Lo Posso Permettere e China Town, che si ispira all’arte calligrafica cinese per descrivere il bisogno di esprimersi attraverso la creatività. Caparezza costella l’album di immagini potenti legate alle esperienze personali, che portano a riflessioni sulla realtà sociale e politica ma anche sull’esistenza stessa.
China Town il mio Gange, la mia Terra Santa
China Town – Caparezza
La mia Mecca
Il prodigio che dà voce a chi non parla, a chi balbetta
L’impronta dei concept album
L’esperienza di un concept album non si può limitare a quella di un semplice disco: sono viaggi mentali e musicali che affrontano storie e temi, dimostrando ancora una volta la potenza della musica nel campo narrativo. Ogni traccia fa parte di uno schema più grande, e acquisisce il suo senso completo solo al suo interno. Sono impegnativi e complessi, ma a volte vale la pena farsi trascinare da questa corrente di note che ci invita a riflettere e a immergerci in un universo alieno creato dall’artista.
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