Il tentativo di pace tra Russia e Ucraina risuona in una manifestazione a Piazza del popolo. L’Italia è in difficoltà tra terremoti e inondazioni. Riaperto, sempre in Italia, uno storico caso di cronaca nera mentre diventano virali i video delle ronde anti-criminalità milanesi.
Un tentativo di pace tra Russia e Ucraina
È una tregua di 30 giorni l’oggetto della proposta sollevata a Gedda, in Arabia Saudita, da una delegazione americana ed accettata poi dal presidente Zelensky anche per sanare i rapporti con gli Usa. Essa comprende lo stop all’embargo intelligence statunitense, il blocco degli scontri al fronte, degli attacchi missilistici e dei droni. Però, come detto dal presidente americano, essa entrerà in vigore solo se Putin accetterà. Il leader russo non vuole respingere la trattativa ma complicarla attraverso delle condizioni che sarà difficile che Zelensky accetterà. Tra queste la cessione da parte dell’Ucraina di cinque regioni annesse dalla Russia, l’abbandono delle ambizioni di Kiev di entrare nella Nato e lo smantellamento dell’attuale governo ucraino.
Ieri, sabato 15 marzo, i nuovi sviluppi: una trentina di leader di paesi e organizzazioni che sostengono l’Ucraina si sono incontrati virtualmente e hanno deciso di esercitare una pressione collettiva su Mosca per spingerla ad accettare la tregua. Per quanto riguarda la posizione italiana, la premier Meloni ha ribadito l’indisponibilità italiana all’invio di soldati. Previsto per giovedì un nuovo incontro tra i “volenterosi” per concretizzare il piano militare e l’Italia parteciperà.
Terremoto Campi Flegrei
Siamo nella zona dei Campi Flegrei dove, nella notte tra il 12 e il 13 marzo, c’è stata una scossa di magnitudo 4.4. Il sisma, registrato all’1:25, è durato circa 20 secondi ed è stata la scossa più forte degli ultimi 40 anni in quest’area. Sembra ci sia stato un solo ferito ma la paura degli abitanti della zona è stata ben più grande dei danni concreti. Tanto che molti residenti si sono diretti all’ex base Nato di Bagnoli dove, forzando i cancelli, speravano di trovare un riparo sicuro per trascorrere la notte. Le autorità hanno poi cercato di rimediare alla situazione mentre i vigili del fuoco facevano controlli agli edifici danneggiati.
Ma non è finita qua perché le scosse, anche se non altrettanto forti, continuano: magnitudo 3.5 venerdì 14 e 3.9 il giorno seguente avvertita anche a Napoli. La profondità si mantiene abbastanza superficiale facendo percepire il sisma comunque molto forte. Sono in corso sgomberi nei palazzi non ritenuti sicuri e le persone, spaventate, pensano anche ad andarsene.

Maltempo nel centro Italia
Dopo i giorni di maltempo nel centro Italia la protezione civile ha posto in allerta rossa l’Emilia Romagna da Bologna fino alla costa adriatica e la zona collinare e parte della Toscana compreso tutti il bacino dell’Arno, il Mugello e la Val di Sieve. Zona Arancione per le zone limitrofe.
In particolare, se Firenze è uscita dal pericolo dopo che l’acqua ha sfiorato gli archi di ponte vecchio, Mugello e Val di Sieve sono state colpite dall’esondazione della Sieve e il fango è entrato nelle case rimaste senza elettricità. Lo stesso per Sesto Fiorentino dove è esondato il torrente Rimaggio e le immagini mostrano automobili semi-sommerse dall’acqua A Firenze sono state chiuse scuole, biblioteche e tutti gli altri ambienti pubblici mentre in Romagna centinaia di persone hanno lasciato le loro case per passare la notte altrove. Il meteo non promette bene nei prossimi giorni: proseguirà la fase di maltempo

Articolo 52: le ronde anti-Maranza
Si chiama “Articolo 52” il gruppo di persone che hanno promesso di organizzare ronde anti criminalità nella città di Milano. Il nome deriva dall’articolo 52 del codice penale che disciplina la legittima difesa purché essa sia proporzionata all’offesa. In un momento in cui il tema sulla sicurezza è sempre più centrale, si fanno conoscere attraverso una pagina Instagram, poi chiusa. Nella pagina postano un video nel quale aggrediscono fisicamente un giovane nordafricano dopo averlo accusato di aver rubato una collana. L’accaduto si è svolto la scorsa domenica nel cuore della notte in zona Navigli, una zona della città nota per essere lo sfondo principale della criminalità. Il loro messaggio è chiaro: sono contro i maranza e le istituzioni. Nel loro blog hanno scritto:
Finché lo stato, in primis la magistratura corrotta e nemica del popolo, continuerà ad ignorare, volutamente, questa situazione, le ronde continueranno e si moltiplicheranno in tutte le zone degradate. Gli adepti del nostro movimento anticrimine aumentano quotidianamente di numero e si genererà qualcosa che non potete fermare
Sabato 15 marzo gli investigatori avrebbero identificato alcuni degli ideatori del gruppo. Tra i reati a loro associati ci sarebbero la propaganda e l’istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Non sono solo ragazzi, come specificato da uno degli organizzatori intervenuto venerdì a “La zanzara” dove ha detto che sono padri di famiglia e sono stufi di aver paura di mandare i loro figli a scuola. Conferma inoltre che continueranno fino a quando le forze dell’ordine non prenderanno provvedimenti adeguati.
“Una piazza per l’Europa”
Si è tenuta sabato 15 marzo a Roma la manifestazione “Una piazza per l’Europa. Tante città, un’unica voce”. 50mila sono le persone scese a Piazza del Popolo e arrivano da tutta l’Italia con migliaia di bandiere dell’unione europea, dell’ucraina e della pace. Al centro del pomeriggio organizzato da Michele Serra c’è la pace nella guerra russo-ucraina, l’unità, il riarmo e il futuro dell’Europa in un momento di grande tensione. È proprio il giornalista ad introdurre il senso della manifestazione:
Questa bandiera ha sventolato poco, dalle nostre parti. Se ci è venuto in mente di portarla in piazza è perché vogliamo sentirci europei non per un vincolo burocratico. Ma perché crediamo sul serio, perfino a dispetto della realtà, alla libertà e alla pace, che sono le due madri della costruzione europea. Niente sospende la libertà degli esseri umani quanto la guerra. La guerra non è solo il contrario della pace, è anche il contrario della libertà.
La Repubblica
Sono intervenuti intellettuali, personalità del mondo dello spettacolo e della cultura insieme a cittadini dalle idee politiche più disparate, come precisa il sindaco Gualtieri: un sentimento europeista senza condizionamenti di appartenenza politica. Un concetto che rimarca anche Serra:
Una piazza Europea è una piazza di persone che su molte cose non la pensano allo stesso modo. Ognuno di voi potrebbe avere qualcuno accanto che vota per un altro partito, che non crede in Dio o nel vostro Dio. Nel mondo non va molto di moda la democrazia.
La Repubblica
Tra gli interventi quello di Antonio Scurati, scrittore, che ricorda che ripudiare la guerra non significa essersi arresi e la speranza riposta nei giovani di Roberto Vecchioni che canta la sua “Sogna ragazzo sogna”. Tra la folla Elly Schlein ci tiene a precisare che non sono previste polemiche per la giornata e che vuole godersi una meravigliosa manifestazione per un’Europa federale.
Contemporaneamente, sempre a Roma ma a piazza Bernini, la contro-manifestazione lanciata dall’organizzazione Potere al popolo per urlare a gran voce il loro “no” al riarmo dell’Unione Europea, approvato solo un paio di giorni prima dall’Eurocamera. Nel corso della loro manifestazione hanno bruciato tre bandiere europee con dei fumogeni e steso una gigante bandiera della pace.

Deletto di Garlasco – riaperto il caso 18 anni dopo
La procura di Pavia ha riaperto le indagini sull’omicidio di Chiara Poggi dopo 18 anni. La 26enne venne uccisa nel 2007 dentro casa sua e il delitto ebbe grande risonanza mediatica. Ad essere incriminato, ben 8 anni dopo l’avvenimento, è Alberto Stasi, ex fidanzato di Chiara e ancora attualmente detenuto nel carcere di Bollate, a Milano. Sono passati 10 anni da quella prima condanna e ora c’è una nuova persona indagata: Andrea Sempio, un amico del fratello della ragazza. Sempio era già stato coinvolto nelle indagini nel 2016 quando sotto le unghie di Chiara erano state ritrovate tracce del suo DNA. Poi però è stato escluso perché la quantità di DNA non era sufficiente a renderlo colpevole.
La nuova analisi, con tecniche più recenti ed avanzate, ha confermato la validità delle tracce biologiche e la Cassazione ha approvato la riapertura del fascicolo. Se il suo coinvolgimento dovesse essere confermato, il caso diventerebbe un gigante errore giudiziario. Gli avvocati del ragazzo si dicono sereni perché non hanno nulla da temere.
Immagine in evidenza: La Repubblica