Subsonica all’Alcatraz: parte il Club Tour 2025

Dopo 5 date in giro per l’Europa, i Subsonica tornano con un Club Tour di 12 date in Italia. In un equilibrio tra brani storici della loro discografia e canzoni dell’ultimo album, la band torinese ha saputo stregare ancora una volta il pubblico con la sua musica.

29 anni di Subsonica

Il mondo dei Subsonica nasce nel 1996, con il primo album pubblicato appena un anno dopo. A quasi 3 decadi di musica, la band apre Club Tour 2025 il 10 marzo, all’Alcatraz, a Milano. I dati parlano chiaro: 7 date su 12 sono sold out e l’affetto dei fan non ha intenzione di diminuire con gli anni che passano, anzi. I live del gruppo sono da sempre un’occasione per saltare, ballare e dimenticarsi di tutto tranne della bellezza della musica.

Le voci del pubblico

Il pubblico è vario, da ragazzini a veterani, con in comune una sola cosa: la voglia di divertirsi. Si balla, si canta e ci si commuove. I live dei Subsonica sono da sempre imprevedibili, soprattutto per la scaletta, che ogni tour varia, riuscendo a coinvolgere tutti i fan. Le voci del pubblico rivelano tutto l’affetto e soprattutto la fedeltà che la band ha saputo costruire durante tutti gli anni di carriera.

C’è qualcuno che li segue dai primi album, affezionato ai primi brani e ai primi concerti dal vivo, che desidera perdersi in una dimensione elettrica, saltando e ballando.

C’è anche chi li ha raggiunti in tempi più recenti e si è divorato tutti i loro brani, dal primo all’ultimo, per trovare il proprio brano del cuore. Le aspettative sono alte, sia per la location sia per la scaletta, ancora da scoprire.

Infine c’è chi, memore dei precedenti concerti seguiti fedelmente da vent’anni, spera in qualche sorpresa, che sia qualche ospite o un annuncio speciale.

Il pubblico dei Subsonica

10 marzo, Alcatraz

La venue della prima data del tour è la discoteca Alcatraz, a Milano. I biglietti sono esauriti e nell’aria c’è una chiara palpitazione. Ad aprire il concerto c’è Liede, pseudonimo di Francesco Roccati, un cantautore torinese di 27 anni, che scalda il pubblico con un dj set delle sue canzoni. Da quando le luci si spengono, l’Alcatraz si anima di un’energia irrefrenabile, come accade durante i concerti della band. I Subsonica suonano le loro canzoni con il sorriso in volto, divertendosi e facendo divertire, per 2 ore piene, con pause brevissime giusto per scambiare qualche parola con il pubblico. Uniche pecche della performance: qualche problema acustico durante le canzoni più impegnative, in cui c’è difficoltà a distinguere i singoli strumenti, e qualche incertezza del cantante, che si dimentica alcune parole, soprattutto durante le prime canzoni. Considerate le grandi capacità musicali di tutti i membri del gruppo, ciò ha penalizzato l’esibizione, rendendola meno impeccabile di quanto non lo sia solitamente.

Il concerto

I Subsonica ogni volta stupiscono, non si sa mai che canzoni potrebbero suonare. La scaletta del Club Tour è un mix di canzoni dei primi album, grandi successi del gruppo e canzoni del disco uscito giusto l’anno scorso, Realtà Aumentata. Ecco i brani della scaletta:

  • Eden
  • Pugno Di Sabbia
  • Africa Su Marte
  • Nessuna Colpa
  • Colpo Di Pistola
  • Albascura
  • La Glaciazione
  • Discolabirinto
  • Nuvole Rapide
  • Nuova Ossessione
  • L’Ultima Risposta
  • Up Patriots To Arms
  • I Cerchi Degli Alberi
  • Missili e Droni
  • Sole Silenzioso
  • Depre
  • Aurora Sogna
  • Liberi Tutti
  • Benzina Ogoshi
  • Tutti I Miei Sbagli
  • Strade
  • Preso Blu

A parte qualche hit che manca all’appello, come Il Cielo Su Torino, il concerto ha rispecchiato l’anima della musica “subsonica”, anche se forse non è la loro migliore performance, tutto sommato. Ormai vicini al loro 30esimo compleanno, il gruppo promette di festeggiare con un nuovo disco e con un nuovo tour: era questo l’annuncio tanto atteso. A differenza di vari concerti precedenti, però, non ci sono ospiti in vista. Ciò non toglie nulla all’esibizione, che si concentra quindi sull’unità del gruppo, soprattutto dopo qualche screzio avuto negli anni passati.

Il saluto della band a fine concerto

La sub-essenza

Con questa band, è impossibile stare fermi: l’energia che emanano è contagiosa. La voce di Samuel, accompagnata dalle tastiere dondolanti di Boosta, dal basso sinuoso di Vicio, dai ritmi rigorosi di Ninja e dall’ambiziosa chitarra di Max Casacci, sono la ricetta perfetta per delle canzoni dal significato profondo ma che non rinunciano a far ballare e saltare. Il loro stile è una fusione tra rock, dance, elettronico e alternative. Lo spettacolo, arricchito da luci e palle stroboscopiche, lascia spazio alla musica, senza scenografie invasive. Anche questa volta i Subsonica si sono dimostrati, seppur con piccole difficoltà tecniche, abilissimi nel capire il pubblico e farlo divertire. Non tradiscono mai: i loro concerti sono tra i migliori in Italia. Se questo è solo l’inizio del tour, le prossime date non possono far altro che migliorare, in un’esperienza non solo sonora ma anche visiva capace di attrarre chiunque nell’universo “subsonico”.

Immagine in evidenza: Adele Meroni

Autore

Lascia un commento