Les Votives: ospite Achille Lauro alla data zero del tour 

Nuovi inediti e Achille Lauro come ospite: ieri sera i Les Votives, secondi classificati a X Factor 2024, hanno dato il via al loro primo tour delle principali città italiane, partendo dalla prima di cinque date sold out alla Santeria Toscana 31 di Milano.

Un rock senza stereotipi

Per chi non avesse seguito X Factor quest’anno, i Les Votives sono una band di giovanissimi composta da Angelo Maria Randazzo alla batteria nonché supporto corista, Tommaso Venturi al basso, e Riccardo Lardinelli, chitarrista e voce del gruppo. Il loro nome nasce per gioco, ma simboleggia il voto di fedeltà fatto alla musica. 

Durante il loro percorso nel talent, il gruppo si è distinto per un’identità musicale che va verso una strada che loro chiamano “chic rock”, un termine che metterebbe insieme la dimensione elegante ma ribelle del rock. Che sia un pronipote del glam rock? In ogni caso, non sorprende che tra le loro influenze musicali figurino artisti come David Bowie, Radiohead, Beatles, Strokes, Fontaines D.C. In un’intervista rilasciata ad Adnkronos, Riccardo ha descritto il loro stile come un rock senza stereotipi, sottolineando la volontà del gruppo di prendere le distanze dall’immagine tradizionale e stereotipata del rocker maschio alpha. 

La data zero e commenti pre-serata

I ragazzi possono ben vantare un tour sold out nei piccoli locali, e non è un caso che il primo concerto si sia tenuto a Milano, città d’origine dei tre musicisti, dove fino a poco tempo fa erano soliti fare busking in piazza Duomo per raccogliere i fondi necessari a registrare in studio (a X Factor, Riccardo ha raccontato che, in un’occasione, riuscirono a raccogliere ben 700 euro).
Dalla strada al palco: la prima data sold out alla Santeria Toscana 31 si è svolta davanti a un pubblico eterogeneo per età. In questo contesto, sono riuscita a raccogliere alcuni commenti e impressioni pre-concerto. 

Perché avete deciso di comprare il biglietto? Siete dei fan?

Una ragazza accompagnata da un’amica: ≪Io li ho seguiti da X Factor, mi piace un sacco il loro vibe e la voce di Riccardo.

Una donna adulta: ≪Io sono fan perché mi piace sostenere i nuovi talenti. Quando riconosco il talento mi piace contribuire ad aiutarli a realizzare dei progetti, degli obiettivi.≫

Un ragazzo:  ≪Ho seguito X Factor e mi sono appassionato. Mi piace il genere.≫

Due uomini adulti: ≪Ricky è uno di noi, suonava insieme con me e altri.≫

Cosa vi aspettate da questa serata?

Secondo me canteranno sempre le cover fatte ad X Factor, ne aggiungeranno altre, ma spaccheranno ugualmente.≫ L’amica aggiunge: ≪Secondo me anche faranno le cover e magari porteranno qualche inedito che non hanno fatto sentire.

Mi aspetto ovviamente il singolo e le cover che già abbiamo sentito ma ci sta, bisogna dargli tempo a ‘sti ragazzi. Non credo che potranno fare un’anticipazione di un eventuale nuovo singolo, però chissà

Mi aspetto che facciano le cover fatte a X Factor, nuove cover e inediti.≫

Io ricordo quando Ricky suonava con loro≫ riferendosi all’amico. ≪Lo abbiamo visto crescere però non so cosa aspettarmi perché non ho visto X Factor. Vediamo questa nuova esperienza come va. La strada adesso l’hanno aperta e sicuramente la coda ci fa piacere. ≫

L’omaggio ad Arancia Meccanica

Buio. Parte Funeral of Queen Mary. Voiceover. Titolo di testa su sfondo rosso.
Per un istante, ho temuto l’entrata in scena dei drughi, pronti a praticare l’ultraviolenza. E invece, tutto il contrario. Il voiceover introduce subito un interrogativo, la cui risposta si cerca di dare alla fine del flusso di coscienza: ≪e chi saremo per tutto il resto del tempo? (…) Lo scopriremo solo quando la nostra giovinezza andrà perduta, e allora tutto questo, forse, sarà ancora più prezioso.≫ 
Queste parole sembrano fare eco ai tipici pensieri di chi affronta i vent’anni, in balia tra il chi sono e cosa voglio essere, un tema che, a suo modo, può essere considerato violento. Insomma, l’ultraviolenza dei Les Votives è sicuramente ben diversa da quella dei drughi kubrickiani. 

Ph: Giulia Impiombato
Scatto del concerto dei Les Votives (ph: Giulia Impiombato)

A breve il primo EP 

Il concerto si apre con un inedito nuovo dal titolo Priscilla e dopo poco tempo Riccardo svela che durante la serata molte delle canzoni saranno inedite e faranno parte del loro nuovo EP. Come molti fan si aspettavano, i ragazzi sono riusciti a costruire uno spettacolo della durata di un’ora e venti, alternando inediti, cover presentate a X Factor e due brani eseguiti insieme ad Achille LauroCadillac e Rolls Royce—una sorpresa inaspettata per alcuni, ma intuibile dato il legame con Lauro, il quale ha fatto loro da mentore durante il talent. 

A fine concerto, Riccardo si unisce al pubblico per un’esibizione acustica di Don’t Look Back in Anger degli Oasis, giustificandola con la battuta: «Ci hanno tagliato l’impianto.» Pochi minuti dopo, però, la band torna sul palco per un encore composto da You Make Me Feel, l’inedito Feel Alright e il singolo Monster. Da un primo ascolto, Feel Alright sembra il brano più promettente: il pubblico, già dal primo ritornello, ne riconosceva il ritmo e il testo, segno di un’immediata presa. Non resta che attendere l’uscita ufficiale dell’EP.

È chiaro che quelli dei Les Votives siano i primi passi in un’industria musicale molte volte spietata. Ad ogni modo non si può che augurare il meglio ad Angelo, Riccardo e Tommaso, rispettivamente 25, 23 e 19 anni, i quali hanno davanti a sé un percorso tutto da costruire.  

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