Nella serata di domenica 23 febbraio 2025, presso lo Shrine Auditorium di Los Angeles, si è tenuta una delle tappe più vagheggiate dell’annuale stagione degli Awards cinematografici: la trentunesima edizione dei SAG Awards, riconoscimento assegnato dalla Screen Actors Guild alle migliori interpretazioni degli attori membri di questo sindacato.
La corsa agli Oscar, tra conferme e novità
Mancano pochi giorni al conferimento degli Academy Awards, l’evento più atteso dell’anno dal cinema mondiale, che avrà luogo domenica 2 marzo nel Dolby Theatre di Los Angeles. Nonostante abbiano sempre svolto un ruolo di preview dei vincitori agli Oscar, i SAG Awards di quest’anno hanno serbato anche alcuni trionfi improvvisi. Accanto ad alcune presenze “fisse” di questa stagione, come Demi Moore, Zoe Saldaña e Kieran Culkin, sono comparsi anche dei nomi inaspettati: primo tra tutti, quello di Timothée Chalamet. Sebbene, infatti, il favorito per l’Oscar alla migliore interpretazione maschile sia Adrien Brody (già vincitore di un Golden Globe come miglior attore in un film drammatico e di un BAFTA in qualità di miglior attore) per The Brutalist di Brady Corbet, il SAG Award per miglior attore protagonista è stato attribuito alla performance di Chalamet nelle vesti di Bob Dylan in A Complete Unknown, diretto da James Mangold.
Una piacevole sorpresa
In pochi minuti, i social networks sono stati invasi dal medesimo titolo: Timothée Chalamet fa la storia come il più giovane Miglior attore protagonista vincitore ai SAG Awards. Il momento della premiazione sintetizza appieno lo stupore dei presenti: le immagini ci mostrano le presentatrici della categoria, Lily Gladstone e Michelle Yeoh, a bocca aperta al momento dell’apertura della busta. Anche l’espressione di Chalamet appare sbigottita: a seguito di qualche attimo di esitazione, poi, il vincitore avvolge la madre Nicole Flender in un affettuoso abbraccio e raggiunge finalmente il palco. Le sue parole di ringraziamento sorprendono, rivelando un professionista maturo, consapevole, riconoscente e al contempo ambizioso, senza tuttavia scadere nell’ovvietà o nell’arroganza. Nelle righe successive, riportiamo un passaggio del discorso.
“Non me l’aspettavo proprio. Sono consapevole del fatto che sarebbe più elegante minimizzare l’impegno profuso in questo ruolo e quanto esso rappresenti per me, ma la verità è che è rimasto con me per cinque anni e mezzo della mia vita. Ho dato tutto me stesso per interpretare l’incomparabile artista Bob Dylan, un vero eroe americano. È stato l’onore di una vita. Mi rendo conto che il nostro sia un business soggettivo, ma io sono alla ricerca della grandezza: so che, di solito, le persone non parlano in questa maniera, ma io desidero essere uno dei grandi, io mi ispiro ai grandi. Sono ispirato dalle grandi personalità qui presenti, questa sera: prendo ispirazione da Daniel Day-Lewis, Marlon Brando e Viola Davis, così come da Michael Jordan e Michael Phelps. E sono determinato a giungere lassù“.
Timothée Chalamet, durante il suo discorso ai SAG Awards.
Il fenomeno Timothée Chalamet sulle piattaforme social
La reazione alla notizia da parte della fanbase dell’attore è stata a dir poco festante. Questa, infatti, è considerata la prima vittoria di Chalamet nell’ambito dei major Awards cinematografici. A fronte di alcune sue clamorose “sconfitte” (basti citare le nominations a miglior attore protagonista per Chiamami col tuo nome rispettivamente ai Golden Globes, BAFTA, SAG Awards e agli Oscar nel 2018; oppure quella ai BAFTA per Beautiful boy l’anno successivo, nella medesima categoria), la carriera del ventinovenne è stata più volte paragonata a quella di Leonardo Di Caprio, aggiudicatosi il suo unico Academy Award nel 2016 per l’interpretazione in The revenant.
Il monologo a Saturday Night Live
Lo stesso Timothée, in un suo recente monologo andato in onda nel programma comico e di varietà statunitense Saturday Night Live, ha affermato scherzosamente: “A Complete Unknown ha da poco ottenuto ben otto nomination agli Oscar. […] È stato un grande onore partecipare a queste premiazioni, è davvero un’esperienza meravigliosa. Eppure, continuo a perdere! E, ogni volta, diventa più difficile fingere che non mi offenda“. Sulla piattaforma X, il tripudio di orgoglio e gioia dei suoi sostenitori si è riversato in commenti di ogni genere, dai toni commossi, spiritosi o persino pungenti. Non sono ovviamente mancate le frecciate al principale avversario di Timothée di questa stagione, Adrien Brody. Eccone alcuni esempi.
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L’ironia dell’attore
A qualche ora dalle premiazioni, inoltre, Chalamet stesso ha pubblicato lo screenshot di una GIF (un chiaro riferimento al primo film del ciclo di Dune, di cui è protagonista) di risposta a un post dell’account X di Film Updates.
Un’indiscutibile dedizione
Al di là delle singole opinioni, tuttavia, una cosa è certa: la vittoria di Timothée Chalamet è frutto di perizia, solerzia e passione per il proprio mestiere. La sua recitazione magnetica, nei panni di una leggenda “umanamente imperfetta” del panorama musicale folk-rock, e la cura per i dettagli sono ancora una volta conferme di straordinaria versatilità artistica. E questo sarà certamente solo il primo di innumerevoli riconoscimenti al suo indubbio talento.
Immagine in evidenza: GQ