Dal 30 novembre 2024 al 23 marzo 2025, la Fabbrica del Vapore di Milano ospita Visions in Motion – Graffiti and Echoes of Futurism, un evento straordinario che mette a confronto due movimenti artistici apparentemente lontani: il Futurismo italiano e il Graffitismo americano. Curata da Carlo McCormick, la mostra esplora il dinamismo e la creatività condivisa di queste due correnti attraverso oltre 150 opere di 39 artisti.
La mostra: un dialogo tra Futurismo e Graffitismo
Con la collaborazione di Edoardo Falcioni e Maria Gregotti, e con un saggio critico di Elena Pontiggia, la mostra esplora in forma inedita il dinamismo e la creatività condivisa delle due correnti artistiche.
Visions in Motion dimostra come i percorsi di questi due movimenti viaggino su binari paralleli. Futurismo e Graffitismo vedono il futuro non come una meta finale, ma come un’energia in costante evoluzione, un flusso continuo che si traduce in un eterno presente. L’atto creativo diventa così lo strumento attraverso cui l’artista cattura e rappresenta il movimento, la velocità e il dinamismo della sua epoca, diventando testimone del proprio tempo.
Tra i protagonisti della mostra, spiccano i nomi di Giacomo Balla, Fortunato Depero, Umberto Boccioni, Jean-Michel Basquiat, Keith Haring e Lady Pink. Si uniscono così maestri storici a icone della street art.
Questo progetto dà anche molta importanza alle donne che già hanno avuto un ruolo significativo nel Graffitismo, come Lady Pink, e che continuano a influenzare la scena artistica contemporanea
Maria Gregotti, co-curatrice
Le sezioni in mostra
L’esposizione è organizzata in sezioni tematiche che esplorano la profonda connessione tra Futurismo e Graffitismo, guidando il visitatore in un percorso immersivo e coinvolgente.
La città tra dinamismo urbano ed espressività dei colori
La città, simbolo del dinamismo e dell’energia moderna, diventa il cuore pulsante della mostra con la sezione Metropolis, che analizza l’ambiente urbano come catalizzatore di cambiamento e come fonte d’ispirazione per entrambi i movimenti. I paesaggi urbani affollati, immortalati dai futuristi, si intrecciano con gli scenari metropolitani segnati dai graffiti, rivelando un dialogo costante con la realtà in trasformazione. Il movimento, elemento centrale del percorso, è celebrato e rappresentato attraverso forme dinamiche ed espressioni comuni, in cui la velocità e il dinamismo diventano protagonisti assoluti. La sezione Dinamismo indaga proprio questo aspetto: entrambe le correnti abbiano interpretato movimento e modernità con un linguaggio visivo audace e innovativo. Allo stesso tempo, il colore assume un ruolo chiave. È esplosivo e vibrante e viene utilizzato come mezzo espressivo per trasmettere energia ed emozioni, sia nelle tele dei futuristi che nei murales dei graffitisti.
L’individuo moderno tra ribellione e caos
L’individuo moderno, al centro della sezione La centralità dell’individuo, viene rappresentato come un protagonista immerso in un mondo in continuo cambiamento. L’arte diventa lo strumento per raccontare la sua condizione attraverso figure in movimento o figure ribelli. La ribellione, infatti, è un altro tema cardine: entrambi i movimenti nascono come una risposta provocatoria, rompendo con i canoni tradizionali e sperimentando nuove forme artistiche. Questo impulso rivoluzionario trova voce anche attraverso la forza evocativa delle parole. La sezione Il potere evocativo della parola esplora l’uso del testo, forte, diretto e provocatorio, dalla tipografia sperimentale dei manifesti futuristi ai tag e alle scritte del Graffitismo. La sezione Caos e guerra, poi, approfondisce i temi del conflitto e della violenza, riflessi nei tempi tumultuosi in cui i due movimenti sono emersi. Qui, le opere denunciano o reinterpretano la realtà attraverso una prospettiva critica, mostrando come l’arte possa essere anche una testimonianza storica.
Futurismo e Graffitismo in relazione agli altri linguaggi creativi
La relazione con altri linguaggi creativi emerge nella sezione dedicata alla moda e ai mezzi all’avanguardia, in cui vengono analizzate le collaborazioni tra artisti futuristi e graffitisti con il mondo della moda e l’innovazione artistica. Infine, la mostra include una sezione di documentazione storica e fotografica, che offrono al visitatore materiali d’archivio, manifesti e fotografie d’epoca.
Questo percorso espositivo racconta come Futurismo e Graffitismo, pur essendo separati da epoche e contesti culturali diversi, condividano una visione dell’arte come energia perpetua, come flusso continuo e strumento per interpretare la modernità.
La Fabbrica del Vapore: una cornice urbana ideale
La scelta della Fabbrica del Vapore come sede della mostra non è casuale. Il luogo, storicamente legato alla cultura urbana, riflette l’ambiente metropolitano in cui il Graffitismo e il Futurismo hanno preso forma. Qui, l’arte dialoga con lo spazio industriale, rafforzando il legame tra creatività artistica e contesto cittadino.
Immagine in evidenza: Mincio&Dintorni