Classe 2006, un’incredibile voglia di crescere e di migliorarsi, Giulia Dragoni si è fatta notare per le sue abilità eccezionali. Grazie alla sua costanza, ha raggiunto enormi traguardi in poco tempo.
Le origini di una giovane Messi
Giulia Dragoni si è formata nella scuola Franco Scarioni 1925, dove ha giocato a fianco dei maschi fino al 2015, anno della chiamata da parte del settore giovanile della Pro Sesto. Nel 2020, giunge nel settore giovanile dell’Inter, squadra che la promuove nella squadra Under 19 a soli 14 anni.
All’inizio della stagione 2022/2023 è stata più volte aggregata alla prima squadra, dove debutta ufficialmente in Serie A, a 16 anni, il 20 novembre 2022, nel corso della partita contro la Fiorentina.
La prima giocatrice straniera al Barcellona
Tappa decisiva e illustre è quella del suo ingresso alla Cantera del Barcellona, centro di formazione eccellente per i giovani del calcio. Successivamente, Giulia Dragoni entra ufficialmente nella squadra il 31 gennaio 2023. Perciò, ha giocato la seconda parte della stagione 2022/2023 con la squadra B del Barcellona, per poi esordire in prima squadra a soli 17 anni e 19 giorni. In quest’occasione, segna la storia del calcio, sia maschile che femminile, perché diventa la più giovane esordiente non spagnola in prima squadra nella storia del Barcellona, record precedentemente ottenuto da Lionel Messi. Egli, infatti, debuttò a 17 anni, 3 mesi e 22 giorni in un derby di Liga con l’Espanyol.
Il tecnico della squadra femminile del Barça ha espresso così il suo sostegno a Giulia Dragoni:
Si è integrata molto bene qui, porta molto ritmo all’azione, ha grande capacità di giocare fra le linee, ricevere il pallone e accelerare l’azione.
Jonatan Giraldez in un commento riportato da Il Giorno
La “piccola Messi”, definita così per le sue incredibili doti, dopo qualche tempo allo storico club commenta quanto appreso:
In campo ho sviluppato la capacità di giocare in profondità e propormi subito in avanti, senza andare sempre incontro alla palla ma aspettando il momento giusto. Questo è stato possibile grazie alla qualità incredibile delle compagne di squadra con cui ho giocato.
Giulia Dragoni in un’intervista a Tuttosport e riportata da Tuttomercatoweb.com
I Mondiali femminili
Ad arricchire la già densa carriera, la giovane Giulia Dragoni diventa la prima calciatrice nella storia del calcio femminile azzurro ad essere convocata a un Mondiale in così tenera età. Infatti, nel 2023 aveva appena 16 anni e, dopo la partita Italia-Argentina, ammette: “Onestamente è stata una sorpresa, non mi aspettavo di giocare subito”. C’è da dire come la giovane calciatrice abbia ricoperto le vesti da titolare meno di un mese dopo il suo esordio assoluto in Nazionale maggiore, nelle amichevoli di preparazione di inizio luglio.
Prima del suo avvento, lo storico primo era di Rita Guarino, che scese in campo a 20 anni, 9 mesi e 28 giorni.
La diciassettenne non si ferma: Giulia Dragoni in prestito alla Roma
Il 17 luglio 2024 con il Barcellona firma il contratto fino al 2027 e, in contemporanea, viene data in prestito alla Roma, in Serie A. In merito alla decisione di vestire questa maglia, Giulia Dragoni ha commentato così:
Appena ho terminato la telefonata ho detto: “Voglio andare lì”. È bastata una chiamata per farmi capire che era la scelta giusta. Mi hanno dimostrato subito grande interesse, e questo ha fatto la differenza. Ora posso dire di aver fatto bene: ho trovato un ambiente eccezionale. Questa non è una squadra qualunque, e non solo per i due scudetti consecutivi. Qui compagne, staff e tifosi ti fanno sentire un forte senso di appartenenza a questi colori. La squadra mi ha accolto benissimo e vorrei che anche le mie compagne sentissero un po’ loro questo premio.
Giulia Dragoni in un’intervista a Tuttosport e riportata da Tuttomercatoweb.com
Giulia Dragoni è questo: giovane età, dedizione, talento e forza di volontà. Non smette mai di stupirci, di regalarci emozioni, come dimostra la recente vincita del prestigioso trofeo organizzato da Tuttosport in qualità di “Best Italian Golden Girl 2024“.
Tuttavia, questo riconoscimento rappresenta solo uno dei tanti premi che costelleranno la formidabile carriera della “piccola Messi”, orgoglio del calcio italiano.
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