Gabrielloni, l’attaccante del Como in gol da Serie D a Serie A

Nella partita tra Como e Roma, giocata domenica 15 dicembre, nessun tifoso si sarebbe aspettato un finale così emozionante. Tra le varie star presenti allo stadio come Keira Knightley, Michael Fassbender e Adrien Brody è scoppiata una vera e propria festa al gol di Alessandro Gabrielloni segnato al 90’+3’. Rete che oltre a sancire la vittoria dei lariani sulla lupa, ha portato al raggiungimento di un record personale molto importante per l’attaccante comasco.

Quando Alessandro Gabrielloni ha messo piede in campo nella sfida contro la Roma probabilmente non avrebbe mai immaginato che la sera del 15 dicembre sarebbe diventata uno dei momenti più iconici della sua carriera. Non solo per il primo gol in Serie A ma anche per l’assist decisivo per la marcatura di Nico Paz per il 2 a 0. In un Como sempre più ambizioso e con acquisti molto prestigiosi, Gabrielloni rimane una delle poche favole romantiche che sono rimaste all’interno del panorama calcistico: dalla D alla A con una sola squadra.

Gli inizi e il percorso complicato

Nato a Jesi il 10 luglio 1994, Gabrielloni è cresciuto nel mito di Roberto Mancini, suo illustre concittadino. Ma il suo percorso calcistico ha seguito un sentiero diverso, fatto di sacrifici, studio e pazienza. Dopo un inizio tutt’altro che semplice il Bisceglie investe su di lui. In Puglia arrivano poche presenze e a metà stagione, nel gennaio 2018, arriva la chiamata del Como. Per ritrovare un po’ di continuità e per mettere minuti nelle gambe Gabrielloni decide di firmare per i lariani ripartendo dunque dalla Serie D. Da allora, non ha più lasciato il club, legando il suo nome alla straordinaria risalita dei comaschi fino alla Serie A.

Ma Gabrielloni non è solo calcio. Durante il lockdown ha completato la laurea in Economia all’Università di Macerata, dimostrando che con determinazione si può eccellere in più ambiti. Anche in questa occasione così importante, il Como è rimasto sempre dentro nel suo DNA: “Sotto al pc avevo i pantaloni del Como”, ha raccontato con ironia.

Gabrielloni e l’esultanza al gol contro la Roma, da Corriere della Sera

Un’impresa storica: gol in tutte le categorie italiane

L’attaccante marchigiano è uno dei pochi giocatori nella storia del calcio italiano a poter vantare di aver segnato in tutte le categorie, dalla Serie D alla Serie A, vestendo un’unica casacca. Nel gennaio 2018, mai scelta fu più azzeccata visto che da quel momento è sceso in campo in 225 partite segnando 65 gol e mettendo a referto 10 assist regalando momenti fantastici a tutti i tifosi comaschi. Con costanza e grinta ha dimostrato di essere sempre un giocatore affidabile, decisivo nei momenti chiave e un leader silenzioso in campo e fuori. 

I grandi sacrifici fatti sono stati tutti ripagati nel match contro la Roma; il traguardo raggiunto con la marcatura allo scadere dell’incontro è stato il culmine di un percorso fatto di resilienza e impegno. Inserito nel finale da Fabregas, Gabrielloni ha sfruttato un perfetto assist di Cutrone per battere Ndicka sul primo palo. “Una liberazione”, l’ha definita lui stesso a fine partita, sottolineando come il lavoro e la dedizione paghino sempre

Una gioia incredibile, è stata anche un po’ una liberazione. Lo aspettavo, non è facile stare fuori, finalmente è arrivato. Stavolta abbiamo avuto anche un po’ di fortuna in più. Sono contento di aver aiutato la squadra, ci mancava tanto la vittoria. Siamo felicissimi.

Le dichiarazioni di Gabrielloni a DAZN

Dalla D alla A: un simbolo per Como

Gabrielloni è sempre stato nel cuore dei tifosi che lo chiamano “Gabigol”, un soprannome che richiama l’attaccante brasiliano ma che a Como è sinonimo di gol pesanti e decisivi. Lui è simbolo di questa città, è il simbolo della rinascita dalle difficoltà della società fino al raggiungimento della massima serie calcistica italiana. Con il gol alla Roma, Gabrielloni è ufficialmente entrato nella storia unendosi al ristretto club di calciatori capaci di segnare in tutte le categorie del calcio italiano con lo stesso club: Alessandro Pasciuti con il Carpi, Alessandro Lucarelli con il Parma, Mario Alberto Santana con il Palermo e infine Andrea Luci con Livorno.

Il numero nove dei comaschi è un esempio per tutti i giovani calciatori: passione, lavoro e umiltà possono portarti a realizzare i sogni più grandi. A Como lui è molto più che un attaccante, è un eroe.

In quel momento ho pensato solo ad esultare, qualche anno fa non avrei mai immaginato di stare qua. Merito della società e di tutta la gente, Ho dato il mio contributo, per me è un motivo di orgoglio. Sapevo che questo momento sarebbe arrivato perché lavoro tanto. Erano due mesi che non vincevamo e sono felice sia arrivato stasera perché per la squadra ha un significato particolare.

Immagine in evidenza: GianlucadiMarzio.com

Autore

  • Alessandro Sangalli, studente di Comunicazione, media e pubblicità alla IULM, è collaboratore di Monza News e co-conduttore di una trasmissione streaming dedicata al calcio. Aspirante giornalista sportivo, cura una rubrica sportiva per il blog di Radio IULM. Amante della musica, ha appena pubblicato il suo primo singolo “STABILE”.

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