Filippo Timi ritorna al teatro Franco Parenti con Amleto², una riscrittura modernissima del celebre dramma shakespeariano. In scena fino al 31 dicembre, Timi ribalta la tragedia originale, trasformando il principe di Danimarca in un uomo annoiato e disilluso, privo di voglia di vendetta o amore. In questo spettacolo, la tragedia si fonde con la commedia, e il confine tra realtà e finzione si dissolve, dando vita a un’esperienza che riflette sul destino, sulla follia e sull’identità del personaggio stesso.
Un Amleto che rovescia la tragedia shakespeariana
Un Amleto spiazzante, comico, furibondo, colorato, dove la tragedia si trasforma in commedia, tra potere e oblio, tra frivolezza e pazzia. Quello di Timi è un Amleto annoiato, che non ha più voglia di interpretare la monotona storia familiare, non ha più voglia di amare Ofelia, non ha più voglia di niente.
Così lo spettacolo viene presentato dalla breve introduzione proposta sul sito del teatro Franco Parenti; Il principe di Danimarca interpretato da Timi non è più il tragico eroe che conosciamo, ma un uomo annoiato, stanco di recitare la sua parte in un dramma familiare che non ha più nulla da dire. La scena diventa una gabbia da circo dove follia, potere e disperazione si mescolano, dando vita a una comicità furiosa e a una riflessione sull’esistenza. Amleto² non è solo uno dei tanti Amleto, ma un gioco teatrale che sfida le convenzioni, con un Timi consapevole di recitare un ruolo, ma anche di essere conscio della sua stessa esistenza come personaggio nelle mani del pubblico.
Questa versione è segnata anche dalla consapevolezza della finzione teatrale. Non solo il protagonista si rende conto di interpretare una parte, ma anche il pubblico è parte di questo gioco metateatrale. La riscrittura di Timi stravolge il testo shakespeariano, portando in scena non solo il tema del dubbio e della vendetta, ma anche una riflessione sulla vanità del mondo e sull’autenticità della vita. Il risultato è un Amleto che, pur mantenendo il suo legame con il testo originale, ne ribalta le strutture, trasformando la tragedia in una riflessione sull’inutilità e la disperazione, ma anche sull’ironia della condizione umana.
Un cast eccezionale e una scenografia irreverente
Accanto a Filippo Timi, un cast straordinario composto da Elena Lietti, Lucia Mascino, Marina Rocco e Gabriele Brunelli. La Lietti, nel ruolo di Ofelia, non è solo la giovane innamorata, ma una donna travolta dai suoi sentimenti e dalle aspettative altrui. Lucia Mascino, che interpreta la Regina, sfida la tradizione con una figura ironica e struggente, mentre Marina Rocco, nei panni non facili di Marilyn Monroe, rende il suo personaggio il simbolo stesso della passione, forse del regista stesso, per il teatro e del rapporto malato che spesso gli attori hanno con la recitazione.
La scenografia particolarissima e colorata sembrava essere in perfetta sintonia con lo spirito della riscrittura, ed era sicuramente un altro elemento coerente e fondamentale per la costruzione dell’universo visivo di questa versione di Amleto². I costumi e il disegno luci, curato da Oscar Frosio, contribuiscono a creare un’atmosfera di costante metamorfosi, in cui le dinamiche dello spazio-tempo teatrale sembrano dissolversi.
Follia e metateatro: coraggioso liberazione
Timi, attraverso il suo Amleto, sembra esplorare l’essenza stessa della recitazione, la dualità tra l’essere e l’apparire, e la vanità del mondo. La follia che attraversa lo spettacolo non è solo distruttiva, ma diventa una forma di espressione autentica e quasi virale, un modo per fare i conti con la consapevolezza della finzione. Ricordando la prima versione del 2010, Timi sembra ritornare alle origini della sua fama, rivestendo ancora una volta i panni del suo personale Amleto.
Amleto² è quindi un’esperienza teatrale che celebra la follia, la libertà e l’autenticità, e che resterà nel cuore del pubblico per la sua intensità e la sua capacità di trasformare il dolore e la disperazione in uno spettacolo surreale di vitalità e ironia.
Per ulteriori informazioni: Amleto² • Filippo Timi • Teatro Franco Parenti • Milano
Immagine in evidenza: Amleto² • Filippo Timi • Teatro Franco Parenti • Milano